Gianni Perrino, consigliere regionale e capogruppo M5S in una nota torna ad occuparsi del concorso per infermieri dell’Asm e attacca: “Sotto la consunta foglia di fico di “Matera Capitale della Cultura Europea 2019” fa capolino il clientelismo?”
Avremmo voluto dare notizie positive ai 300 infermieri preselezionati ai quali l’ASM ha riservato una spiacevole sorpresa, riaprendo improvvisamente (e illegittimamente, ad avviso del M5S Basilicata) i termini del concorso ed aggiungendo ulteriori 20 posti ai 37 banditi già da oltre un anno: purtroppo, l’Assessore regionale alla Sanità, Flavia Franconi, ha gelato ogni aspettativa di resipiscenza operosa da parte dell’Azienda Sanitaria di Matera. Dobbiamo, nostro malgrado, prendere atto dell’ennesima ingiustizia.
Ci saremmo aspettati certamente maggiore sincerità, trasparenza e correttezza dall’Assessore, la quale si è limitata a leggere una pappardella in “giuridichese” scritta da qualche dirigente ASM ma che, in molti punti, non convince. L’Assessore si è più volte detta affascinata e affezionata alla nostra terra: e in questo modo avrà sicuramente segnato un punto a suo favore in vista del tanto chiacchierato rimpasto di giunta. Eppure, nonostante le enunciazioni di principio, alla prova dei fatti e dinanzi a domande precise sulla stranezza di bandire, a soli pochi mesi di distanza, due procedure concorsuali esattamente identiche (la prima per 37 posti e la seconda per 20 posti, per un totale di 57) la dottoressa Franconi – riproponendo in aula, di fatto, la nota dell’ASM già diffusa lo scorso 20 marzo – ha preferito eludere i dubbi sulla regolarità e imparzialità della procedura lasciando irrisolti i principali nodi della questione.
Per giustificare l’aumento a 57 dei posti a concorso e la riapertura della “preselezione”, come al solito, è stata tirata in ballo la vittoria del titolo di città europea della cultura 2019 da parte di Matera: l’aumento di 20 infermieri sarebbe dovuto al fine di “potenziare i servizi territoriali, anche in considerazione della necessità di migliorare l’offerta sanitaria del presidio di Matera in vista dell’appuntamento “Matera capitale europea della cultura 2019”. Ormai “Matera2019” viene utilizzata in Basilicata come consunta e lacera foglia di fico per coprire qualsiasi opera o spesa pubblica, anche (e soprattutto) quelle di (molto) dubbia utilità. La domanda è: Matera2019 è una piccola Expo2015? E’ l’alibi per sprechi, abusi e clientelismo?
Queste, come le altre domande poste alla Fraconi, difficilmente troveranno risposta. Nessuna risposta la Franconi ha dato sulla richiesta del dirigente che ha elaborato la proposta di ampliamento della procedura concorsuale. Nessuna risposta sull’ultimo quesito da noi proposto: per quali motivazioni e se risponda ai criteri di garantire “imparzialità, trasparenza, tempestività, economicità e celerità di espletamento” nonché uguaglianza di opportunità ex art. 3 della Costituzione, la determinazione dell’ASM di “duplicare” le procedure concorsuali per un identico profilo professionale, in tal modo determinando una “riapertura” dei termini anche nei confronti di chi aveva partecipato, con esito negativo, alle preselezioni al primo concorso e che adesso, dispone di una seconda opportunità (per giunta con un numero di posti da coprire superiore alla precedente procedura concorsuale – 57 contro 37 -: evidente la penalizzazione subita dai circa 300 aspiranti infermieri che hanno superato la prima preselezione, rispetto a chi è stato bocciato nella preselezione).
Comprendiamo pienamente la rabbia di chi ha fatto sacrifici per anni, studiando duramente per ottenere il famigerato ‘pezzo di carta’ e che oggi, nonostante la dura concorrenza presente in qualsiasi settore professionale, si trova ad essere beffato dall’azzeccagarbugli di turno.
Il Gruppo Consiliare M5S Basilicata si sta impegnando per riaffermare onestà e trasparenza all’interno della Regione Basilicata, della sanità lucana, e degli enti regionali (partecipati e non): missione non certo facile in un contesto ambientale caratterizzato da una quasi assente percezione del bene comune. Con Flaiano, il M5S di Basilicata crede che si possa “essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi governa”. Soprattutto, in una Regione “di santi, poeti, navigatori, di nipoti e di cognati…”
Gianni Perrino, consigliere regionale e capogruppo M5S