Vincenzo Caldarulo, un giovane di 23 anni residente a Grottole, è scivolato mentre si trovava sulla parte superiore di un palazzo in via Don Minzoni, adiacente quello della Camera di Commercio, mentre cercava di individuare un punto sul quale installare uno striscione di protesta del movimento Riscatto, che aveva promosso dalle ore 9 un sit-in proprio nei pressi dell’Ente Camerale. Mentre si sporgeva il giovane é caduto sul terrazzo della Camera di Commercio. Un “volo” di circa sette metri che ha provocato diverse fatratture e un trauma cranico. Sul posto è intervenuta l’ambulanza del 118 e una squadra dei Vigili del Fuoco, che ha recuperato il giovane ferito utilizzando un’autoscala.
Michele Capolupo
Incidente a Vincenzo Caldarulo, nota del movimento Riscatto.
Stasera incontriamo i giovani di Matera in Piazza Vittorio Veneto, spiegheremo chi è Vincenzo Caldarulo, giovane agricoltore caduto stamattina da 8 metri di altezza mentre cercava il modo di issare uno striscione contro le multinazionali, i trattati di libero scambio e il TTIP. Ci stringiamo con affetto a Vincenzo ed alla famiglia sperando che si rimetta presto, torni a lottare con noi e intensificando per fare più grande e partecipata la manifestazione contro la crisi rurale e l’IMU sui terreni del 28 aprile.
Vincenzo Caldarulo è un giovane di 23 anni di Grottole. La sua famiglia si occupa di altro ma lui ha scelto e voluto con forza lavorare la terra.
Si è diplomato all’Istituto Agrario, ha comprato un’azienda in cui andava a lavorare a piedi prima di prendere la patente di guida tanto era il richiamo della terra e degli animali che alleva. Fra tutti un cavallo che ama e che accudisce “portandogli l’acqua fresca di sorgente tutti i giorni”.
Oggi doveva lavorare nell’uliveto ma ha voluto essere in mobilitazione a Matera davanti alla Camera di Commercio per unire la sua voce e la sua presenza con gli altri agricoltori nel giorno della mobilitazione internazionale contro le multinazionali e i trattati commerciali di libero scambio per tanta parte responsabili della crisi che sta distruggendo le economie agricole nel Nord come nel Sud del mondo.
Una crisi che Vincenzo, per quanto giovane, ha imparato a conoscere bene e cui non si vuole rassegnare. Una crisi che sta svuotando le campagne di uomini e donne al lavoro lasciando sempre più deboli e povere le comunità e i cittadini, oltre che gli agricoltori, e facendo sempre più ricchi gli sciacalli che approffitano della situazione per lucrare coperti da trattati internazionale che sottraggono ai popoli la Sovranità di poter decidere chi, cosa e come deve produrre e per chi.
Un crisi che avrebbe bisogno di risposte straordinarie e dello sforzo dell’intero Paese che se continua a perdere il suo patrimonio di lavoro e di produzione del cibo e cura del territorio, perdendo in Sovranità, si avviterà sempre di più nella crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui sta precipitando.
Una crisi che in effetti una risposta la ha avuta: quella del Governo Renzi che, con l’IMU sui terreni, per fare cassa ha imposto un’altra tassa ingiusta, incostituzionale ed illegittima, insopportabile per gli agricoltori che colpisce tutti i cittadini.
Vincenzo è arrivato con la determinazione di un giovane di 23 anni dicendo ai suoi colleghi anziani che era il momento di reagire, di lottare, di impegnarsi, di tornare a vincere e tutelare la terra per salvare il lavoro, l’ambiente e le comunità.
In questi giorni Vincenzo Caldarulo ha partecipato a tutte le assemblee che abbiamo tenuto nei paesi di Puglia e Basilicata in preparazione della manifestazione contro l’IMU sui terreni che abbiamo indetto per il 28 aprile ed ha scoperto di essere in buona compagnia: tanti giovani che stanno scendendo in campo forti e determinati nel volersi riprendere il diritto al lavoro della terra come scelta di vita.
Oggi, poco dopo il termine della manifestazione in cui Vincenzo e gli altri hanno distribuito un volantino contro il TTIP (il trattato commerciale USA-UE che se passasse affosserebbe definitivamente la nostra agricoltura), nel tentativo di issare uno striscione sulla Camera di Commercio è caduto da un’altezza di oltre 8 metri provocandosi gravi lesioni e danni. Ora, mentre scrivo, è in viaggio per Potenza dove lo terranno sotto osservazione e lo cureranno, mentre la sua famiglia, i suoi amici, i colleghi agricoltori, tutto il Comitato RISCATTO e Altragricoltura, si stringono a lui ed alla sua famiglia.
Amara la considerazione di diversi agricoltori: “In fin dei conti la Camera di Commercio dovrebbe essere la nostra casa, se per esporre uno striscione uno deve rischiare la vita, allora c’è qualcosa che non funziona in come siamo considerati”.
La giornata di oggi 17 aprile 2015, indetta dalla rete internazionale di Via Campesina contro le multinazionali e i trattati di libero scambio che si sostituiscono alle leggi democratiche degli stati e quella di domani contro il TTIP che vedrà migliaia di iniziative in tutto il mondo, ha conosciuto la sofferenza di un giovane lucano di 23 anni che, siamo certi, tornerà presto ad impegnarsi con noi per difendere la sua terra e i diritti di tutti.
Il programma della giornata a Matera prevedeva il presidio di stamattina ed un incontro con i giovani e le associazioni della città. Li manteniamo anche se non suoneremo la musica che altri giovani avevano preparato perchè dopo l’assemblea nella Piazza centrale di Matera si potesse vivere un momento di socialità.
Saremo nella splendida Piazza centrale della Città dei Sassi con i nostri due trattori, le bandiere, gli striscioni, facendo il volantinaggio e chiamando la città alla partecipazione alla manifestazione contro la crisi rurale del 28 aprile prossimo e racconteremo ai giovani di Materachi è Vincenzo, un giovane come loro che ha scelto di difendere la sua terra e le sue radici..
Lo faremo anche perchè Vincenzo, che ora sta soffrendo per le ferite, le fratture e le lesioni è stato uno dei protagonisti dell’atto fondativo che ha visto nascere il Movimento RISCATTO, quando il 24 marzo scorso, sempre a Matera, arrivammo in manifestazione con 144 trattori e oltre un migliaio di agricoltori.
Ci saremo per lavorare anche per lui che sarà in un letto d’ospedale e fare in modo che il 28 a Matera saremo molti di più con i trattori e con una forte manifestazione popolare in difesa della terra, dell’ambiente, del lavoro e delle comunità.
Forza Vincenzo, torna presto con noi.
“L’iniziativa prevista per questa sera dalle ore 20:00 alle ore 23:00 a Matera, in piazza Vittorio Veneto, in cui il movimento Riscatto incontrerà i giovani e le associazioni materane per discutere i temi della vertenza in corso contro la crisi agricola e per illustrare le modalità e i contenuti della mobilitazione del 27 e 28 aprile 2015 a Matera, si terrà come previsto. Sarà questa anche l’occasione per raccontare e spiegare quanto è accaduto a margine del presidio – conferenza stampa di questa mattina.”
Questo è quanto ci fa sapere Gianni Fabbris, raggiunto telefonicamente, che, insieme ai componenti del comitato, è in questo momento con i genitori di Vincenzo Caldarulo di Grottole, il quale avendo partecipato alle iniziative del comitato “Riscatto” ha avuto un importante incidente in mattinata.
L’intero comitato si stringe intorno a Vincenzo, uno dei tanti giovani di 23 anni che stanno animando con intelligenza, coraggio, forza e determinazione la mobilitazione di questi giorni contro la crisi rurale.Ancora Fabbris:
“Se gli agricoltori sono costretti a lasciare giornate di lavoro importanti per le proprie attività per poter manifestare contro un assurdo provvedimento del Governo nazionale com’è quello dell’Imu sui terreni, fino al punto di mettere a rischio la propria sicurezza, consideriamo questo Governo sordo e miope come il responsabile delle sofferenze loro e della comunità.”
Il movimento Riscatto rinnova l’invito a partecipare all’incontro previsto nella serata di venerdì 17 aprile tra le ore 20 e le ore 23 in piazza Vittorio Veneto a Matera.
La fotogallery dell’incidente
Un accorato messaggio a chi ha intenzione di fare proteste eclatanti contro questo sitema marcio. Vi parlo come uno di voi , sono andato sull’impalcatura della cattedrale con una tramontana che tagliava le carni , sono salito sui palazzi sulle rupi, cio uno striscione appeso notte e giorno sulla mia casa. Vi dico non rischiate la vita per protestare siate accorti, questi non aspettano altro che vi capiti un incidente durante una protesta o peggio che vi suicidate. NON glie la fate vincere , riflettete su quello che fate e fate solo quello ch ele vostre capacità fisiche vi permettono sempre in sicurezza. SE vi capità qualcosa questi la sera festeggiano e qualcuno altro il giorno dopo specula sulla vostra morte: NOn glie la diamo vinta, cosi facilmente facciomoli sentire il nostro fiato sul collo, anche se loro faranno gli indifferenti, piu saranno indifferenti piu aumentera la nostra determinazione. per consigli e contatti achi non si arrende che non vuole piaceri ma diritti mi potete contattare nei sassi,dove vivo è protesto ogni santo giorno ben visibile essendo solo io a protestare o sulla mia pagina FB, . Scalcione mario