Si è svolto a Matera giovedì 16 aprile presso l’aula magna dell’Istituto Magistrale “T.Stigliani” di Matera, un incontro-dibattito promosso dal Centro Rham di Matera, inerente il tema dei DSA, disturbi specifici dell’apprendimento, e nello specifico, iniziare a informare i genitori su “cosa osservare – cosa fare – a chi rivolgersi”.
Sicuramente è necessario ed importante un intervento precoce, al fine di recuperare immediatamente alcune abilità che, altrimenti , con interventi tardivi o inappropriati possano diventare più importanti
L’incontro è stato realizzato a chiusura di alcune attività di informazione e confronto, realizzate nell’anno scolastico in corso nelle scuole primarie e secondarie di Matera, che ha visto la partecipazione di insegnanti ai quali sono stati consegnati dei questionari osservazionali, utili per ottenere prime indicazioni per individuare un sospetto DSA e rilevare la frequenza del fenomeno nella nostra città.
I disturbi specifici dell’apprendimento interessano nella maggior parte dei casi le attività di lettura, scrittura e calcolo. Sono presenti in bambini che non hanno deficit cognitivi, ma possono rendere loro difficile la vita a scuola, se non vengono aiutati nella maniera corretta. Possono quindi coinvolgere trasversalmente i servizi sanitari specialistici, sia pubblici che privati e soprattutto la scuola; entrambe queste istituzioni sono sollecitate a fornire risposte adeguate ai bisogni dei bambini con DSA. Pertanto, una gestione ottimale di questi disturbi richiede, necessariamente, una cornice comune di conoscenze condivise, declinate al ruolo delle varie figure professionali coinvolte e alle distinte fasi dell’intervento.
In Italia è in corso un diffuso dibattito culturale e scientifico sui disturbi specifici dell’apprendimento, stimolato ulteriormente dalla recente promulgazione della Legge n° 170 del 8 ottobre 2010 (Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico). La rilevanza dell’argomento è dovuta alla prevalenza dei DSA (oscillante tra il 2,5 e il 3,5 % della popolazione in età evolutiva per la lingua italiana) e alle conseguenze che questi disturbi determinano a livello individuale, traducendosi spesso in un abbassamento del livello scolastico conseguito (con frequenti abbandoni nel corso della scuola secondaria di secondo grado) e una conseguente riduzione della realizzazione delle proprie potenzialità sociali e lavorative.
Sul ruolo dei principali attori istituzionali coinvolti, sui bisogni educativi necessari, connessi alla natura stessa di un DSA e sull’ importanza di un percorso sinergico da condividere con le famiglie di appartenenza , si sono sviluppati gli interventi dei relatori intervenuti, che hanno coinvolto in un acceso dibattito un’attenta e numerosa platea.
Presenti, oltre che gli specialisti del settore e gli addetti ai lavori anche diversi insegnanti di ogni ordine e grado, i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi del materano e naturalmente le famiglie coinvolte.
Sono state le parole del Dr. Pizzulli, Neurologo nonché Direttore Sanitario del Centro Rham, a sottolineare la funzione primaria che ricoprono sia il docente che la famiglia, quali primi osservatori, sentinelle , nell’ambito di un intervento precoce, importantissimo nella determinazione e nella gestione ottimale dei casi di DSA, che si concretizza poi attraverso una richiesta di valutazione da parte di un team di specialisti.
“Sicuramente è importante, ai fini di una corretta diagnosi ed una successiva valutazione andamentale dei disturbi, un intervento multidisciplinare che verifichi il caso nella sua totalità e consenta di dare indicazioni mirate ed appropriate per il recupero delle abilità del bambino modulando e coordinando gli interventi di tipo sanitario, educativo ed assistenziale eseguito da professionisti, da insegnanti, educatori e soprattutto familiari secondo specifiche necessità avendo però un unico scopo ed obiettivo: il benessere psico-fisico del bambino ai fini del totale recupero delle criticità o sviluppo delle sue abilità.
Per una tale valutazione specialistica –ha evidenziato il dr. Pizzulli – ci si può rivolgere alla propria ASL di appartenenza – Servizio di Neuropsichiatria Infantile o Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile o di Neuropsicologia – oppure ai centri specialistici in regime di convenzione con il S.S.N., in entrambi i casi, sono chiamati a diagnosticare un Disturbo Specifico dell’Apprendimento solo in seguito ad una valutazione clinica multidisciplinare”.
Da contorno all’incontro, da sottolineare la presenze in sala di un cospicuo numero di alunni dell’Istituto ospitante, appartenenti alle classi del Liceo musicale che hanno impreziosito l’evento con frammenti musicali di ottimo profilo.
Infine da rimarcare i ringraziamenti che la Signora Cristiano Anna Maria, amministratrice del Centro Rham, ha voluto esprimere all’equipe del Centro che ha portato avanti il progetto, formata dal Dott. Pizzulli Francesco, Dott.ssa Notaristefano Patrizia, Dott. Rondinone Bruna, Dott. Cicchetti Costantino , Dott. Vizziello Tommaso. e dal Prof. Cernusco Nicola ai Presidi delle Scuole primarie e secondarie di Matera, agli insegnanti che hanno partecipato agli incontri, alle Professoresse Cosola Mariella e Capodilupo Elisabetta, che hanno contributo alla realizzazione degli eventi e a tutti i familiari e genitori che hanno voluto onorare l’incontro-seminario con la loro presenza.
“Queste collaborazioni – ha concluso la Sig.ra Cristiano – e la cospicua partecipazione hanno fornito un segnale tangibile dell’interesse per questa nostra iniziativa, che ci sprona a rilanciare le nostre attività di informazione e formazione ai fini della divulgazione, della cultura del benessere del bambino su cui il Centro Rham ha deciso di profondere i suoi sforzi, non solo nell’ambito della valutazione dei DSA, ma di tutte le problematiche nell’età pediatrica, dall’alimentazione, alle difficoltà neuro motorie del bambino, temi che siamo intenzionati ad approfondire con lo stesso sistema di informazione e formazione”.