I sindacati FIM-CISL e FIOM-CGIL regionali di Basilicata denunciano in una nota la vicenda che riguarda la mancata stabilizzazione di due ingegneri presso il centro Spaziale di Matera. Di seguito la nota integrale.
Fra pochi giorni due giovani laureati impiegati da anni con forme di collaborazione che in epoca pre jobs-act si sarebbero definite atipiche, dovranno lasciare il Centro Spaziale di Matera e provare a ricollocarsi sul mercato del lavoro. Dopo un’accuratissima formazione specialistica e l’inserimento in progetti cardini per il businnes di eGeos e quindi di Telespazio e Finmeccanica, sembra che non ci siano margini per la loro stabilizzazione nell’ambito di uno dei Centri di Osservazione della Terra più importanti d’Europa.
Ragioni riconducibili alle decisioni annunciate dai vertici Finmeccanica e Telespazio (blocco delle assunzioni) sarebbero alla base dell’interruzione della collaborazione con i 2 lavoratori senza i quali alcune fondamentali attività di sviluppo del Centro vengono messe a rischio.
Eppure solo alcuni mesi fa Finmeccanica ha annunciato con enfasi la volontà di assumere 1000 giovani laureati da inserire nelle sue aziende mentre solo alcune settimane fa l’A.D. Moretti ha manifestato nuovamente la volontà di incentivare l’ingresso e la crescita professionale di giovani ingegneri che rappresenteranno la nuova spina dorsale del gruppo. Alla luce di ciò risulta oltremodo inspiegabile la decisione di privarsi di esperienze acquisite e maturate in anni di impegno caratterizzati da livelli di qualità e produttività invidiabili.
Come OO.SS. riteniamo, oltre che stigmatizzare il comportamento di Finmeccanica, chiamare urgentemente in causa anche la Regione Basilicata, che pure ha mostrato in anni recenti la disponibilità a firmare accordi di programma oltre che con Finmeccanica anche con il Centro Spaziale di Matera.
Se il sito materano è considerato davvero, come i massimi responsabili del governo regionale hanno più volte dichiarato, uno dei baricentri per lo sviluppo attuale e futuro del nostro territorio, e se esso è, come ribadito nelle numerosissime occasioni pubbliche, elemento strategico e aggregante dal punto di vista economico e tecnologico per il progresso della nostra regione, allora forse è arrivato il momento di dimostrarlo con atti e fatti concreti affinchè i 2 lavoratori continuino a svolgere, a pieno titolo, il loro eccellente lavoro all’interno della realtà del Centro Spaziale di Matera
Richiamiamo Finmeccanica a tener fede alle sue stesse dichiarate determinazioni e la Regione Basilicata ad impegnarsi a creare tutte le condizioni affinché si eviti di segnare il nostro territorio di un altro piccolo, ma insieme a tanti altri, grande, depauperamento.