I risultati del tavolo tecnico con il commissario del Consorzio di Bonifica unico dimostrano la ragionevolezza e la fattibilità della nostra posizione rendendo possibile l’individuazione di criteri agevolati per il pagamento dei canoni irrigui stabiliti in precedenza, sempre secondo la logica di scaricare sul mondo agricolo i problemi finanziari degli enti consortili, per conduttori diretti ed affittuari ricadenti nel comprensorio del Consorzio Bradano-Metaponto.
E’ il commento del consigliere regionale Paolo Castelluccio (Fi) per il quale si pone comunque l’esigenza che l’assessore regionale all’Agricoltura Ottati, tra un viaggio e l’altro a Bruxelles ed una “lezione” e l’altra agli agricoltori lucani su come si conduce l’azienda, trovi il tempo per relazionare sulle problematiche irrigue senza delegare ogni responsabilità al commissario che – evidenzia il consigliere di Forza Italia – da tecnico deve rispondere alla Giunta e al Consiglio Regionali.
In attesa di un approfondimento delle risultanze del tavolo tecnico e prendendo atto delle prime dichiarazioni di soddisfazione che provengono dalla Coldiretti, è necessario – continua Castelluccio – garantire il pieno soddisfacimento delle richieste di acqua in vista delle grandi campagne estive per l’ortofrutta del Metapontino.
Purtroppo, nonostante le continue denunce da parte del gruppo di Forza Italia (ultima in ordine di tempo quella del capogruppo Michele Napoli sul rischio disimpegno fondi Psr di gran lunga superiore per entità ai 18milioni di euro già “sicuri”) la Giunta Pittella – afferma – non va oltre interventi-tampone a ripiano dei deficit accumulati da Alsia ed Arbea ai quali, insieme all’Apt, andrà oltre il 30% delle royalties sbloccate dal Patto di Stabilità senza tenere in alcun conto la situazione finanziaria dei Consorzi di Bonifica tra i quali il Bradano Metaponto che svolge il ruolo di esattore per conto dell’Eipli sempre addossando agli agricoltori le proprie responsabilità gestionali. Siamo in attesa di un chiarimento da parte del Governatore e soprattutto di conoscere in dettaglio la destinazione dei soldi ad Alsia ed Arbea che pure sono state da tempo riorganizzate e continuiamo a sollecitare la riforma della governance degli enti agricoli che per noi deve coincidere con l’abbattimento di spese superflue e di sprechi. Noi – conclude Castelluccio – ci rifiutiamo all’idea che l’agricoltura lucana sia destinata al fallimento. Se non fosse per il sacrificio quotidiano di piccoli imprenditori che, in mancanza di servizi di assistenza tecnica e di marketing, sostituendosi alla Regione e alle aziende e società partecipate, fanno tutto in proprio – aggiunge – non sarebbe possibile il miracolo dell’export dei prodotti agricoli di qualità specie dal Metapontino che grazie alle produzioni di qualità supera quello delle auto prodotte a Melfi. E’ una battaglia impari anche perchè – continua Castelluccio – i costi aziendali crescono continuamente al pari del peso fiscale rappresentato dall’Imu sui terreni agricoli che solo adesso il Premier Renzi considera “un errore”.