Rimodulare le risorse degli assi comunitari per potenziare il sistema delle infrastrutture, incrementare l’offerta turistica, promuovere l’inclusione sociale e lo sviluppo sostenibile. Sono i punti cardine della riprogrammazione dei fondi comunitari presentata oggi al Consiglio dal presidente della Regione, Marcello Pittella, con un lungo intervento in apertura della seduta.
“Il Po Fesr – ha detto il presidente – ha una dotazione complessiva di poco più di 752 milioni di euro. Al 31 dicembre 2014 la spesa certificata sul Po Fesr 2007-2013 ha consentito di raggiungere l’obiettivo di spesa stabilito dal regolamento comunitario scongiurando così il disimpegno automatico delle risorse”. Nel riferirsi alla proposta di riprogrammazione, il presidente Pittella ha precisato che “il 2015 è l’ultimo esercizio della programmazione Fesr 2007-2013, in quanto le operazioni e i pagamenti devono essere effettuati entro la data ultima del 31 dicembre 2015. In tale contesto la principale finalità della proposta di rimodulazione finanziaria del Por Fesr è quella di «mettere in sicurezza» il Programma operativo ed assicurare il pieno utilizzo del risorse entro la data ultima di ammissibilità delle spese del 31 dicembre 2015 spostando risorse dai 3 Assi che presentano un minore “tiraggio” a quelli con una migliore performance realizzativa”. Nel contempo, le modifiche proposte hanno anche un fondamento nella lettura dei fabbisogni e delle priorità più urgenti del quadro socio economico lucano. “La proposta di riprogrammazione – ha aggiunto il presidente – sarà sottoposta nell’arco della settimana all’approvazione del Comitato di Sorveglianza, che si esprimerà entro i successivi 5 giorni. Dopodiché la stessa sarà trasmessa alla Commissione europea per avviare l’iter di approvazione con decisione. La riprogrammazione – ha detto ancora il governatore – prevede spostamenti di risorse tra Assi, che ammontano a complessivi 67,6 milioni di euro. Sintetizzando, le modifiche prevedono: un decremento molto forte dell’Asse V (Città) e degli Assi II (Società della conoscenza) e III (Competitività produttiva); un incremento molto sostanzioso dell’Asse I Accessibilità (+26,2 per cento) e dell’Asse Inclusione Sociale (15,4%); un incremento meno sostanzioso degli Assi IV (Beni culturali e naturali) e VII Energia e sviluppo sostenibile”.
Per quanto riguarda “la riduzione dotazione dell’Asse II – Società della Conoscenza”, il presidente Pittella ha ricordato che “la spesa certificata alla Commissione Europea al 31 marzo 2015 è pari a 72,248 milioni di euro”. “Ad agosto 2012, a seguito dell’approvazione del Piano di azione e coesione (Pac) – ha detto il presidente – la Regione è stata indotta a modificare il Por Fesr 2007-2013 per spostare risorse sull’Asse II. La Regione ha individuato il Ministero dello Sviluppo Economico come organismo intermedio all’attuazione del “grande progetto” Agenda digitale” (circa 54 milioni di euro di contributo pubblico) finalizzato all’implementazione sul territorio regionale della Banda Ultra Larga. Non è stato possibile attuare il Grande progetto in quanto il Bando di gara gestito dal Mise per il tramite della società Infratel SpA è andato deserto”. Per quanto concerne la riprogrammazione “si prevede di ridurre la dotazione dell’Asse di 31,834 milioni di euro. La mancata attuazione del Grande Progetto “Agenda digitale” – ha evidenziato il presidente – sarà in parte compensata dall’attuazione di ulteriori operazioni nel corso del 2014 e 2015”.
Il presidente ha poi illustrato la riduzione della dotazione dell’Asse III – Competitività Produttiva. La spesa certificata alla Commissione Europea al 31 marzo 2015 è pari a 93,386 milioni di euro. “Nonostante il notevole interesse rilevato a valere su tutti bandi di incentivazione dell’Asse – ha detto Pittella – si registrano elevate e impreviste economie dovute a revoche o rinunce legate alla prolungata situazione di crisi economica e finanziaria che le imprese beneficiarie sono state costrette ad affrontare. In tale scenario, si prevede di ridurre la dotazione dell’Asse di 23,938 milioni di euro. Nel contempo, per scongiurare una ulteriore riduzione della dotazione dell’Asse a metà aprile si è provveduto ad autorizzare gli scorrimenti del Bando di aiuti agli investimenti in ricerca e sviluppo per 2,350 milioni di euro”.
A seguire il presidente ha illustrato la riduzione della dotazione dell’Asse V – Sistemi Urbani (PISUS). “E’ opportuno ricordare – ha sottolineato il presidente – che l’Asse V sconta i ritardi derivanti dalla fase di pianificazione e selezione degli interventi da ammettere a finanziamento. E’ stata riscontrata l’impossibilità da parte delle FAL di completare entro il 31 dicembre 2015 l’intero progetto “Servizio Ferroviario Metropolitano Hinterland Potentino”, avente un costo complessivo di 9,850 milioni di euro finalizzato alla realizzazione del terminal del Gallitello e di 3 sottopassi. Alla luce dei recenti incontri tra i miei uffici, il Comune di Potenza e le FAL si stima di completare entro il 31 dicembre 2015 una parte funzionale del progetto per un valore di 5 milioni di euro; stiamo valutando la possibilità di finanziare la restante parte dell’operazione sul POR FESR 2014-2020. La proposta di riprogrammazione prevede una riduzione dell’Asse di 11,853 milioni di euro”.
Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, è passato poi ad illustrare le motivazioni dell’incremento della dotazione finanziaria degli Assi I, IV, VI e VII, partendo dall’Asse I – “Accessibilità”. “L’Asse in questione – ha spiegato il presidente – non ha presentato particolari criticità: per quanto riguarda la riprogrammazione si prevede di incrementare la dotazione dell’Asse di 26,220 milioni di euro (da 87,948 a 114,168 milioni di euro)”. La proposta di riprogrammazione intende dare “copertura finanziaria” con risorse FESR ad un progetto di collegamento tra la Ssv Candela-Potenza e la Ss 655 Bradanica (da svincolo Ginestra a Venosa Sud). Si sta valutando la possibilità di acquistare un nuovo treno da utilizzare sulla tratta ferroviaria nazionale Potenza-Battipaglia e Potenza-Melfi-Foggia al fine di migliorare la qualità del servizio e rafforzare uno degli obiettivi del programma, ovvero la mobilità sostenibile dei passeggeri. Il potenziamento finanziario dell’Asse I (che contribuisce al completamento della Oraziana) è giustificato con il modesto indice di accessibilità dei sistemi locali del lavoro del Vulture, sui quali insiste l’Oraziana, che dovrebbe collegare in modo migliore Venosa e Ginestra con Rionero e quindi con la Basentana e la Potenza-Melfi”.
Sull’incremento della dotazione dell’Asse IV – “Valorizzazione dei Beni Culturali e Naturali”, la cui “spesa certificata alla Commissione europea al 31 marzo 2015, è pari a 92,936 milioni di euro”, Pittella ha spiegato che “la scelta di attivare i Pacchetti Integrati di Offerta turistica (PIOT) ha determinato un rallentamento delle fasi di selezione e attivazione degli interventi a carattere infrastrutturale, criticità ad oggi superata”. “Sul fronte della promozione dei regimi di aiuto a favore delle imprese turistiche – ha proseguito il governatore lucano – si è registrano un ritardo attuativo a causa della complessità della procedura di selezione rispetto ad un territorio che ha, nella ridotta propensione agli investimenti e, soprattutto, per la difficoltà di accesso al credito una risposta più lenta e condizionata”.
Con la riprogrammazione “si prevede di incrementare la dotazione dell’Asse di 11,365 milioni di euro”. In particolare si prevede “il finanziamento del Piano Marketing APT per l’annualità 2015 (0,6 milioni di euro); la copertura finanziaria degli eventi estivi già realizzati nel 2014 (3,8 milioni di euro); il cofinanziamento con risorse FESR di alcune iniziative previste per EXPO 2015 (circa 1 milioni di euro)”. “Si ritiene – ha continuato il presidente – che la variazione della dotazione dell’Asse IV sia giustificata dalla necessità di accompagnare la crescita dei flussi turistici, e soprattutto di alimentare l’incremento di quelli degli stranieri, che mediamente esprimono una permanenza media (e quindi una capacità di spesa) più alta rispetto agli italiani. Tuttavia, nonostante un turismo internazionale in crescita particolarmente rapida occorre operare per aumentare maggiormente la componente straniera. Peraltro, tale crescente turismo mostra, oltre al tradizionale pacchetto balneare, un interesse spiccato per la cultura (le presenze riferite a Matera2019 ma anche, ad esempio, Melfi o Lagopesole, sono infatti la seconda più importante categoria) e per un turismo ambientale e rurale”.
Il presidente ha parlato successivamente “dell’incremento della dotazione dell’Asse VI – Inclusione Sociale”, la cui spesa certificata alla Commissione europea al 31 marzo 2015 è pari a 61,391 milioni di euro. Con la riprogrammazione “si prevede di incrementare la dotazione dell’Asse di 15,452 milioni di euro (da 71,129 a 86,581 milioni di euro), per progetti “di edilizia scolastica finanziati inizialmente sul POR 2000-2006 e trascinati in quota parte o del tutto sul POR FESR 2007-2013 nel 2010”. Si prevede inoltre di “assicurare il finanziamento di nuovi progetti cantierabili delle Aziende Sanitarie locali di Potenza e Matera (circa 3 milioni di euro”.
Sull’incremento dell’Asse VII – Energia e Sviluppo Sostenibile, che persegue l’obiettivo di “promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso la valorizzazione delle risorse energetiche ed il miglioramento degli standard dei servizi ambientali anche a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini e delle imprese”, e la cui spesa certificata alla Commissione europea al 31 marzo 2015 è pari a 108,666 milioni di euro, il presidente ha detto che “per quanto riguarda la riprogrammazione si prevede di incrementare l’asse di 14,588 milioni di euro (da 146,371 a 160,959 milioni di euro)”. “La Basilicata – ha evidenziato Pittella – necessita di interventi sistematici di efficientamento energetico. Nello specifico, particolarmente critico è il consumo elettrico degli impianti di illuminazione pubblica dei Comuni lucani”. Tra gli interventi previsti, “la realizzazione di un progetto di telecontrollo e telerilevamento delle risorse nel settore idrico mediante Accordo tra la Regione e la società Acqua SpA (circa 1,3 milioni di euro)”.
Pittella su crisi finanziaria Comune Potenza
Per il governatore lucano “la Regione Basilicata non ha la possibilità di mettere a disposizione i 42 milioni di euro per evitare il dissesto dell’ente capoluogo, ma troverà il modo garantire il mantenimento dei servizi essenziali”.
La Regione Basilicata non è nelle condizioni di poter coprire il debito di 42 milioni di euro nel biennio 2015-2016 per evitare il dissesto del Comune di Potenza. Ma il massimo ente locale non trascurerà interventi di natura economica per garantire il mantenimento dei servizi essenziali alla cittadinanza. E’ questo, il senso della comunicazione – sul problema della crisi finanziaria e del possibile dissesto del Comune capoluogo di regione – che il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha tenuto oggi nel corso della seduta del Consiglio regionale della Basilicata.
“L’esigenza del Comune di Potenza per evitare il dissesto – ha evidenziato il governatore – si sostanzia sul piano squisitamente economico in una somma pari a 42 milioni di euro (32 milioni di debito e 10 milioni di penalità per lo sforamento dal patto di stabilità) da coprire per il biennio di esercizio 2015-2016. Ad oggi, in vista di una scadenza prevista per legge il 29 aprile prossimo, la Regione Basilicata, non avendone la disponibilità, non è in condizione di poter assicurare questa somma. A fronte del dibattito che tutto questo genererà – ha detto ancora – ho chiesto di anticipare ad oggi tale comunicazione, ed ho chiesto di farlo nella sede più qualificata. Non possiamo consegnare ai cittadini una sorta di bluff, ma dobbiamo assumerci la nostra responsabilità. E’ chiaro, però – ha evidenziato Pittella – che ci spingeremo al massimo per riuscire a garantire ai cittadini del capoluogo di regione le risorse per il mantenimento dei servizi essenziali, in base ai bisogni che di volta in volta ci saranno rappresentati”.
Il presidente ha ricordato che “la Regione in questi ultimi anni ha già riservato al Comune capoluogo un’attenzione particolare. Dal 2010 ad oggi, solo di fondi correnti, abbiamo consegnato circa 50 milioni di euro. Nel 2014, anno complicato e difficile, abbiamo provveduto ad elargire una somma significativa di circa 11 milioni e 600 mila euro. In questo momento non siamo nelle condizioni materiali – ha ribadito Pittella – per garantire 42 milioni di euro in due anni. Abbiamo anche provato a trovare, nelle pieghe di un atto di legge, la possibilità di spalmare questa contribuzione nell’arco di quattro anni, e non di due, per risolvere il problema del dissesto e del debito del Comune di Potenza. Ma ad oggi questo non è stato possibile, a fronte della scadenza del 29 aprile, al momento insuperabile”.