Saverio Calia, Presidente Sezione Legno Arredo Confindustria Basilicata: “Tutto è cambiato. Siamo nuovamente competitivi.
Ma non ripetiamo gli errori del passato”.
Soddisfazione, fiducia, orgoglio, futuro. In questi termini è racchiuso il sentimento delle aziende lucane che hanno partecipato al Salone del Mobile di Milano,
svoltosi dal 14 al 19 aprile.
“Dopo anni di crisi profonda, finalmente si iniziano ad intravedere segnali positivi dal mercato internazionale. Soprattutto, si respira un rinnovato clima di
fiducia, che ci incoraggia a proseguire un percorso complesso che ha visto le nostre aziende modificare assetti e strategie, salvaguardando i principi inderogabili della innovazione e della qualità”.
È quanto ha detto Saverio Calia, Presidente della Sezione Legno Arredo di Confindustria Basilicata.
L’edizione 2015 del Salone del Mobile di Milano conferma la tendenza della ripresa: 310.840 visitatori, con un netto incremento rispetto alla precedentee edizione. Inoltre, è da registrare una forte vocazione internazionale: gli operatori
stranieri sono stati il 69% del totale, con un profilo alto e forte capacità di spesa. La Cina è il primo Paese di provenienza dei visitatori esteri, seguito dalla Germania. Buona la presenza di russi ed est-europei. Significativa affluenza
anche da Arabia Saudita, Libano ed Egitto. In crescita gli operatori da USA, Regno Unito e India.
Le aziende appartenenti al Distretto del Mobile Imbottito – ha aggiunto Saverio Calia – hanno proposto modelli molto apprezzati dal mercato, scegliendo di puntare sulla qualità, rinunciando ad una folle corsa al prezzo più basso,
che vedrebbe sicuramente soccombere le nostre imprese rispetto a concorrenti stranieri”.
“Abbiamo costruito la storia del distretto – ha aggiunto Calia – sulla qualità dei salotti “Made in Matera”: oggi, dopo il lungo e complesso processo che ha modificato la forma e la sostanza di questo comparto e gli equilibri delle singole aziende, siamo pronti a scrivere una nuova pagina. Le aziende del salotto
sono vive, producono eccellenza, danno lavoro, innovano, guardano al futuro.
E’ un patrimonio che merita di essere supportato con intelligenza e attenzione, perchè è parte integrante della identità culturale e sociale di una città e, più in generale, della Basilicata. Per questa ragione, occorre tenere alta
la guardia per valorizzare percorsi ed opportunità in grado di accrescere ulteriormente la competitività delle nostre aziende, ricominciando concretamente a parlare di distretto e di politiche distrettuali. Del resto, noi imprenditori non
abbiamo mai interrotto il rapporto di collaborazione e mutualità con i fornitori, neanche negli anni di crisi. E’ questo il vero senso del distretto”.
“La storia – ha concluso Saverio Calia – ci ha insegnato molto, lasciando segni profondi sulle aziende e sulle persone. E’ stato complesso superare il guado, è stato ancora più difficile resistere: oggi abbiamo maturato una nuova
consapevolezza per interpretare i tempi mutati, puntando decisamente su una produzione flessibile e vestita, con approccio sartoriale, su misura delle esigenze dei nostri clienti. Guai, dunque, a ripetere gli errori del passato. Se è vero che le aziende del salotto hanno sempre dato valore all’identità e all’appartenenza con questa terra, allo stesso modo vogliamo che le imprese del mobile imbottito siano realmente considerate come “patrimonio culturale”,
espressione di valori e saperi che hanno contribuito ad esportare nel mondo l’immagine di un territorio laborioso e unico nel suo genere”.