Il Movimento 5 Stelle di Miglionico in una nota affronta le vicende che riguardano l’Amministrazione comunale del Comune in provincia di Matera e si interroga: “In primavera la maggioranza si scongela?”
Continua senza sosta l’attività del Gruppo Consiliare M5S Miglionico.
Dopo le numerose proposte discusse negli ultimi mesi in Consiglio Comunale e solo raramente condivise e votate da una maggioranza sempre più arroccata sulla propria posizione di chiusura nei confronti dei cittadini e dell’opposizione, sembra che all’orizzonte qualcosa possa cambiare
Più volte abbiamo avanzato proposte finalizzate al miglioramento dei rapporti e della collaborazione tra i gruppi consiliari di maggioranza e opposizione, alla trasparenza e alla partecipazione popolare e tutte le volte ci siamo trovati di fronte ad una maggioranza poco incline al dialogo.
Abbiamo proposto un Regolamento per la Democrazia Partecipativa e l’introduzione del Bilancio Partecipativo per dare la possibilità ai cittadini di partecipare alle scelte del Comune e alla programmazione pluriennale delle stesse, ma la richiesta non è stata accolta.
Abbiamo proposto delle soluzioni per ottimizzare e tagliare alcune spese di gestione superflue o troppo onerose per l’Ente chiedendo a tutti i consiglieri confronto e collaborazione per migliorare le mozioni presentate ma purtroppo nessuna consigliere ha risposto.
Abbiamo chiesto che il Comune si schierasse dalla parte dei cittadini, presentando un esposto alla Procura in merito alla vicenda Clostridium nell’acqua potabile, ma nulla da fare.
Abbiamo chiesto l’istituzione di commissioni consiliari non restribuite che si occupassero, con il contributo di maggioranza ed opposizione, della risoluzione e del contrasto di problematiche quali l’ambiente, i rifiuti e il gioco d’azzardo, ma anche questa volta niente da fare.
Abbiamo chiesto di poter accedere in sola lettura al sistema informatico dell’ente, cosa che in altri comuni l’opposizione può fare già da tempo e per il momento non abbiamo ancora ricevuto risposta. Speriamo che i tempi non siano i soliti, visto che per ottenere risposta alle nostre interrogazioni abbiamo dovuto spesso attendere anche quattro cinque mesi.
L’elenco potrebbe andare avanti ancora a lungo , ma il nostro scopo ora non è la pubblicità, quella la lasciamo ad altri, e per questo preferiamo fermarci nella speranza che, con l’arrivo della “bella stagione”, la maggioranza guidata dal Sindaco Buono finalmente si “scongeli”, accettando il fatto che esiste anche un’opposizione e che, per il bene della comunità miglionichese, sarebbe meglio collaborare.
La prima occasione di dialogo potrebbe essere la mozione riguardante il riconoscimento delle Unioni Civili e l’istituzione di un apposito Registro che il nostro Gruppo Consiliare ha presentato nelle scorse settimane. Si tratta di un provvedimento già adottato in numerosi altri Comuni italiani e che permetterebbe alle coppie conviventi, di qualunque sesso, di poter essere equiparate, almeno per quanto concerne l’ambito comunale, alle coppie unite in matrimonio, sia per quanto concerne la fiscalità locale (quindi usufruire di eventuali agevolazioni ed esenzioni), sia dal punto di vista formale e sociale.
A tal proposito, grazie ad una nota ufficiale inviataci dall’assessore alle Politiche Sociali, siamo venuti a conoscenza dell’esistenza di un’altra proposta, riguardante il medesimo argomento, avanzata tempo fa da un altro movimento politico e che, a quanto pare, la Giunta sta esaminando per poterla poi sottoporre al Consiglio.
A questo punto ci chiediamo: se non avessimo presentato una nostra mozione saremmo mai venuti a conoscenza dell’altra proposta? Crediamo di no, se non tre giorni prima del Consiglio in cui verrebbe discussa. E’ mai possibile che questa debba essere la condizione in cui un consigliere comunale deve operare?
La nostra idea di collaborazione evidentemente è un pò diversa da quella della maggioranza e, proprio per questo, abbiamo chiesto ufficialmente di visionare la proposta antecedente alla nostra mozione, per poterla eventualmente integrare, emendare e discutere insieme, maggioranza e opposizione, prima dell’approdo in Consiglio.
Non ci interessa la “paternità” delle proposte; ci interessa invece che siano delle buone proposte, quindi aspettiamo con trepidazione che la nostra proposta di collaborazione riceva una risposta, nella speranza che non torni il “freddo” ad interrompere la primavera e che la maggioranza non si “ricongeli”.