La lettura è pura poesia. Una suggestione in presa diretta che ha accomunato gli oltre 120 lettori e curiosi che hanno partecipato al reading condiviso “Con il cuore in mano” organizzato da Altrimedia edizioni con la collaborazione dell’Associazione Matera Poesia 1995 e CRAI Matera.
“Si parla spesso del valore della lettura, della sua capacità di cambiare gli orizzonti delle persone, di trasformarne gli umori, di cambiare la società. Leggere ti cambia la vita e non sai neanche il perché, si è soliti sentire. Invece – ha commentato l’editore di Altrimedia Edizioni, Vito Epifania – la vita te la cambia perché scopri di avere altre vite, altre possibilità di esprimere te stesso e “magicamente” realizzi che la tua esistenza non è la gabbia che pensavi, ma l’occasione di essere quello che sei. #Ioleggoperche sta fotografando la voglia di lettura di questo Paese, che non è poi così limitata come si crede. Lo dimostra anche l’evento che abbiamo realizzato: in tanti credono che leggere produca quei cambiamenti positivi che si chiamano conoscenza, sapere e cultura.”
Diverse le scelte letterarie presentate, da Alda Merini a Pablo Neruda, passando per Oscar Wilde, Giosuè Carducci, Kahlil Gibran, Nazim Hikmet, Konstantin Simonov, Rabindranarh Tagore, Jaques Prevert, Gabriele D’Annunzio, Rainer Maria Rilke, Paul Eluoard, Remigio Zena. Tanti modi per elaborare conflitti e passioni, tensioni e speranze. Una lettura condivisa che ha messo in comune, che ha generato confronto per sentirsi parte di un mondo di emozioni. Oltre il tempo e le generazioni una grammatica comune: i libri
“Numerosi i poeti dell’Associazione Matera Poesia 1995 che, “con il cuore in mano”, hanno contribuito al reading proponendo anche poesie di propria creazione. “L’Associazione Culturale ha come fine, infatti, – dichiara la presidente Maria Antonella D’Agostino – quello di valorizzare e sostenere gli autori locali, la loro creatività nel lungo e difficile percorso intrapreso e, nel contempo, quello di avvicinare la gente, soprattutto i giovani, alla poesia, alla narrativa e, più in generale, a ogni forma artistica ed espressiva: promuovere, insomma, la crescita culturale individuale e collettiva partendo dalla realtà del territorio materano e lucano, per proiettarsi poi verso i confini nazionali e oltre. Crescita che passa obbligatoriamente attraverso la lettura, il confronto, l’apertura e l’interazione.”
Tante sono state, infatti, anche le poesie che rappresentavano la fierezza della appartenenza a Matera e alla Lucania.
“La proposta di eventi a cui stiamo lavorando – ha concluso Vito Epifania – intende promuovere un approccio dove l’unicità, la condivisione e la contaminazione sono i motori della ricerca e dello sviluppo di cultura. Perché la nostra idea di cultura è artigianale, dove sono il fare e la non replicabilità a generare valore. Un laboratorio dove la “manualità” del sapere e la messa in comune di tanti saperi generano produzione culturale.”
Il tutto con lo straordinario sfondo di Casa Cava, che ancora una volta ha prestato la sua ricchezza di suggestioni, da gustare come un assaggio di eccellenza locale sostanziato dalla partnership con Rino Nicastro, in vista di un 2019 che sempre più comincia a prendere forma e sostanza.