Dopo il ritiro del decreto da parte del Tar in merito al trasferimento del mercato settimanale di Matera alla zona Paip 2 arriva il commento di Unimpresa Bat, che contesta un video spot in cui gli amministratori locali e dichiara: “Il 25 aprile non sarà il giorno della liberazione del mercato dal quartiere San Giacomo perchè gli ambulanti non hanno mai imprigionato nessuno in quanto non sono dei carcerieri.
Il giorno 25 aprile 2015 a Matera non sarà il giorno della “Liberazione”, al contrario di quanto affermato ironicamente gli amministratori comunali in un video spot. Quindi rimandiamo al mittente accuse secondo le quali gli Ambulanti del mercato di Matera vengono ancora oggi classificati come dei carcerieri che tengono in ostaggio la popolazione residente.
Non è affatto così ed esprimersi in questi termini è offensivo e fuori luogo quindi in futuro si astengano certi personaggi dal fare queste affermazioni strumentali e ridicole.
Se il mercato si dovesse realmente trasferire nella isolata e periferica oltre che pericolosa Zona Paip2 dal prossimo sabato 25 aprile questa a nostro avviso non sarà affatto una conquista né una vittoria a meno che per vittoria non si debba intendere quella di “altro genere”, fra qualche settimana.
La vittoria sarebbe stata la salvaguardia di alcuni fondamentali principi tutti elencati dettagliatamente nel ricorso degli Ambulanti e in base al quale già il Giudice, adottando adeguatamente il principio di precauzione e di prevenzione, decise la sospensione del trasferimento quindi la conseguente prosecuzione dell’attività mercatale nella vecchia area. Un ricorso annunciato che avrebbe dovuto mettere in guardia il comune di Matera che avrebbe dovuto avere la sensibilità e il senso di Giustizia evitando frettolose azioni ingiustificate come l’esecuzione di piccoli sommari lavori pubblici che, essendo programmati, non c’era motivo iniziassero proprio in quel momento. Abbiamo visitato i luoghi e quei lavori sembra che siano stati realizzati a macchia di leopardo per specifiche e precise finalità cioè non consentire il proseguimento dell’attività mercatale nel Rione San Giacomo a Matera, in spregio anche al legittimo Diritto al Lavoro.
Un decreto cautelare, quello del Giudice che si espresse a favore dei ricorrenti, che guardava ben oltre il semplicistico aspetto economico e commerciale quindi era rivolto ad accertare le reali condizioni di sicurezza della nuova area e di tutte le osservazioni presentate dal legale.
Tutto questo vanificato con un ulteriore atto i cui risultati pare fossero già in qualche modo noti quindi forse già attesi.
Nell’audizione del 23 aprile 2015, a Potenza, l’organo giudiziario ha ritenuto che “la continuazione del mercato nel rione San Giacomo produce maggiori inconvenienti rispetto al suo svolgimento nella zona Paip 2”, senza predisporre una verifica certa e tecnica sullo stato dei luoghi e limitandosi all’osservazione del materiale fotografico prodotto basando, inoltre, l’assenza di pericolo di inquinamento elettromagnetico su di un rapporto Arpab del 9 ottobre 2012, quindi vecchio di tre anni e comunque trattasi di rilievi effettuati in assenza della collocazione del mercato e delle enormi quantità di materiale ferroso che sarà ivi collocato in un ambito in grado di attrarre migliaia e migliaia di persone. Viene inoltre citata una documentazione fotografica del 22 aprile 2015 dalla quale si evince l’inizio dei lavori di rifacimento delle strade e dei marciapiedi del Rione San Giacomo, per cui deve ritenersi sussistente con effettivo pericolo per l’incolumità sia dei commercianti sia degli utenti del mercato”. Dalle immagini che noi alleghiamo alla presente si capisce molto bene quale tipo di lavori si stiano realizzando così come si notano le strade completamente libere e qualche mattoncino rimosso dai marciapiedi proprio in coincidenza con certi alcuni posteggi. Come dire, tutto predisposto proprio per evitare che il mercato potesse continuare a svolgersi in quel luogo e quindi procedere indisturbati con i “proclami”.
A nostro avviso tutto quanto sta accadendo a Matera ha il sapore di una grossa beffa con quel mercato perso lo scorso sabato 18 aprile quando l’area di San Giacomo era completamente libera ma non è stato consentito il regolare svolgimento del mercato, a dimostrazione di una preconcetta avversione vero i Lavoratori ambulanti, i quali non votano a Matera e che evidentemente nella città dell’Accoglienza vengono considerati solo ospiti scomodi da tenere sul posto il meno possibile.
Vogliamo continuare a credere che questa vicenda non sia ancora completamente e definitivamente conclusa così come vogliamo continuare a credere che la Cultura sia un concetto non solo filosofico e astratto ma la reale apertura al democratico e leale confronto e all’attenzione verso gli interessi generali e non particolari ma a guardare certi filmati e a sentire certe affermazioni pare proprio che certi Titoli invece di conquistarseli sul campo col merito qualcuno preferisce che gli vengano calati dal cielo.
Andria, 24 aprile 2015
rimanete a casa vostra! la liberazione è di tutti i cittadini materani!
il 25 Aprile 1945 è una cosa seria, rinacque l’italia.Mischiare la data della liberazione con quella del trasferimento del mercato del sabato è una offesa ai nostri padri. Certo il primo a collegare i due eventi è stato Adduce ma voi commercianti che volate un pò più in alto COMPRENDETELO: quello è
..anche strafottenti..
I materani amministrano Matera con i voti dei materani..
trasferite le vostre residenze qui, pagate le imposte in questa città e poi partecipate alla vita democratica di Matera. Poi ragioniamo.
intanto le cose fatte cosi sono ben fatte.
se non vi sta bene, cambiate aria, tanto a noi non ci frega assolutamente nulla di quello che pensate e dite.
MATERANI, DISERTARE IL MERCATO… SEMPRE!
andate a casa insieme a chi(con qualche interesse elettorale)vi ha fatto fare il ricorso