Il Teatro Mercandante di Altamura accoglie l’Orchestra Lucana diretta dal maestro Vincenzo Perrone e regala al pubblico uno spettacolo di musica, teatro e gastronomia con “La cuisine fantasque” di Rossini e D’Ambrosio.
Al pubblico viene “servita” una elaborazione per orchestra da camera da “Quatre Hors d’oeuvres e Quatre Mendiants”. Voce recitante e autore del testo l’attore Nanni Coppola, che riproduce sulla scena i contenuti delle lettere di Gioacchino Rossini attraverso un’interpretazione brillante e divertente, sopratutto quando scherza sulla bonta del pane di Matera rispetto a quello di Altamura. Al pianoforte concertante Antonio Ippolito mentre l’Orchestra Lucana è composta dai violini di Michele Cataldo e Adriana Tonelli, Nikolina Metaraku alla viola, Antonio Di Marzio al violoncello, Angelo Raffaele Basile al contrabasso, Nataalia Bonello a flauso e Giuseppe Mongelli all’oboe, Vincenzo di Pede al clarinetto, Giuseppe Marcosano al fagotto, Michele Eletto al corno, Nunzio Emanuele Pietrocola alle percussioni.
In questo spettacolo l’Orchestra Lucana delle Province di Matera e Potenza propone una veste orchestrale a quelle rinomate ma poco conosciute opere che Rossini scrisse un po’ per gioco un po’ per parodia, negli ultimi anni della sua vita a Parigi “Tra uno scritto un risotto una composizione, una bagatella.”.cosi, per divertirsi…
Sta di fatto che questi lavori ancora oggi brillano per la loro freschezza e per il loro valore anticipatorio di estetiche che verranno alla luce in anni successivi (Offenbach, Bizet Massenet, Poulenc, Milhaud ecc).
Opere che contengono germi di grande inovazione per le future generazioni.Si tratta di quella raccolta di piccoli pezzi per pianoforte riuniti sotto il titolo” Pechè de Villesse”.
Apprezzabile l’ idea di dare a questi brani una veste orchestrale che, abbinata a un a serie di letture estratte dagli scritti dello stesso Rossini e lette da un recitante , danno luogo ad un’ ora di piacevolissimo ascolto. Sul proscenio un’orchestra leggermente spostata sulla destra lascia un spazio all’azione di un attore che, davanti a un tavolo metaforicamente imbandito, rappresenta lo stesso autore il quale in abiti casalinghi e pantofole rievoca momenti, incontri e fantasie della
sua vita trascorsa.
L’Orchestra intercala questi frammenti epistolari, vivificati da una divertente e avvincente interpretazione offerta dall’attore Nani Coppola, eseguendo una serie di questi brani e offrendo al pubblico una diversa e inedita visione del lavoro rossiniano che si arricchisce attraverso una bella, sensibile, accattivante strumentazione da parte del compositore D’Ambrosio. Uno spettacolo che dovrebbe circolare portando aria nuova nei programmi delle sale da concerto.
L’Orchestra Lucana, sotto la guida di un giovane direttore di talento come Vicenzo Perrone, ha segnato un momento di alto livello esecutivo.
Di seguito il programma dei brani di Rossini e la fotogallery di SassiLive
La Cuisine Fantasque
Tarantella (ouverture)
Quatre Hors d’oeuvres (antipasti)
Radis (ravanelli)
Anchois (acciughe) Thème et variations
Beurre (burro) Thème et variations
Cornichons (cetriolini) Introduction
Quatres Mendians (frutte secche)
Les figues sèches (fichi secchi) Me voilà – Bonjour madame
Les raisins (uva passa) A me petite perruche
Les noisettes (noccioline) A ma chère ninì
Les amandes (mandorle) Minuit sonne – Bon soir Madame
E per finire? Olio di ricino.
Rossini, si sa, era un grande cuoco e deliziava gli ospiti delle cene che offriva nella sua abitazione parigina, le cosiddette Soirées, a cui interveniva buona parte dell’alta società della capitale francese. Questi ricevimenti furono all’origine di composizioni brevi e argute, spesso scritte per pianoforte solo, battezzate dal loro autore con il titolo, un po’ ironico e un poco realistico, di Péchés de Vieillesse. In questo concerto del tutto particolare, sono state arrangiate per un ensemble cameristico le “portate” previste nel volume quarto di queste composizioni, che il Maestro iniziò a scrivere superati i sessantacinque anni di età e, nel caso del “menù” odierno (di incerta datazione), risalgono sicuramente a dopo il 1860. Così, questa cucina “estrosa”, come recita il titolo proposto dagli interpreti, non ci viene servita nella forma originale, ma trova nuova veste (e “sapori”) nella leggerezza del lavoro di elaborazione orchestrale svolto da Damiano D’Ambrosio, compositore Lucano, già docente di Composizione presso il Conservatorio “Rossini” di Pesaro e “Cherubini” di Firenze. Dalle sue stesse parole, apprendiamo che i criteri adottati per l’elaborazione di queste pagine sono in primo luogo rivolti a mantenere la freschezza e il brio di quelle originali (dallo stesso Rossini definite semi-comiche) attraverso la scelta di un
organico agile. L’impianto formale è stato quindi rispettato, ma ha subito una sorta di espansione motivica, grazie alla possibilità di disporre di numerosi colori strumentali. La presenza di una discreta parte di percussioni risponde, come altri elementi di questa riscrittura, alla necessità di rendere evidente ciò che nel loro autore era, fondamentalmente, rimasto latente. Per rendere ancor meglio il carattere di divertissement che in fondo la musica vuole comunicare, lo spettacolo si arricchisce della lettura di brani tratti dalle lettere di Rossini, in cui i riferimenti gastronomici vengono declinati per illustrare concetti musicali e motivare giudizi estetici. Protagonista della scelta e della lettura, l’attore Nanni Coppola, docente di arte scenica in numerosi conservatori italiani e attore che ha lavorato al fianco di registi quali, tra gli altri, Memè Perlini, Giancarlo
Sepe, Aldo Trionfo. La parte musicale viene invece affidata all’Orchestra Lucana delle province di Matera e Potenza, nata nel 2003 dalla trasformazione in Fondazione dell’Orchestra Sinfonica e Filarmonica della Provincia di Matera (costituitasi nel 1987), attualmente presieduta dal suo
fondatore, Francesco Lisanti. Si tratta di un’orchestra duttile, attiva sia nel repertorio classico, sia in quello contemporaneo, di cui segnaliamo anche le numerose collaborazioni con compagini corali, con le quali esegue repertori legati particolarmente all’ambito operistico e della musica
sacra. A dirigere questa brillante formazione, ideatore del progetto è il suo Direttore Artistico, ilclarinettista, compositore e direttore d’orchestra Vincenzo Perrone, già primo clarinetto e solista dell’Orchestra Giovanile Italiana, partner di grandi interpreti internazionali, che ha suonato con
compagini di tutto il mondo e diretto in prestigiosi teatri. Valgano, tra tutte, le dichiarazioni di Luciano Berio e di Piero Farulli su questo brillante musicista; il primo ha definito Perrone “magnifico musicista e strumentista”, mentre il secondo ha sottolineato che si tratta di una“figura di punta del panorama musicale italiano”.