Centinaia di trattori e moltissimi agricoltori e cittadini provenienti dalla Puglia saranno presenti alla manifestazione interregionale contro lIMU sui terreni che si terrà a Matera il 28 aprile.
Diversi sindaci pugliesi insieme a quelli di altre regioni saranno presenti il 27 pomeriggio nella sala consigliare della Provincia di Matera per dare vita al Coordinamento nazionale contro l’IMU sui terreni e decidere le prossime iniziative di mobilitazione.
La mobilitazione del 27 e 28 aprile è stata decisa all’indomani della decisione del Parlamento di trasformare in legge il decreto del Governo sull’IMU sui terreni che sta riducendo al rischio di dissesto finanziario centinaia di comuni, oltre che i cittadini e gli agricoltori di diverse aree rurali di tutta Italia.
Particolarmente colpiti i comuni di Basilicata e della Puglia che, infatti, si sono mobilitati in diverse occasioni fin dal novembre scorso fino a segnare una significativa partecipazione alla mobilitazione del 24 marzo scorso che si è tenuta a Matera che ha visto la presenza di 144 trattori e un’assemblea di circa mille e duecento persone. Almeno quaranta di quei trattori si sono mossi dalla Puglia e in quella occasione fu decisa la nuova manifestazione che appunto si terrà fra il 27 e il 28 aprile prossimo sempre a Matera. Attesi diversi sindaci dalla Puglia per l’incontro del 27 pomeriggio ed una partecipazione molto maggiore di mezzi agricoli e cittadini per il giorno 28 aprile. Solo da Altamura sono attesi almeno un centinaio di trattori.
Per dare conto della manifestazione, degli obiettivi e della situazione in particolare della Puglia, è convocata una conferenza stampa a Gravina il 28 mattina fra le ore 9,30 e 10,30. Alla conferenza stampa sono stati invitati il Sindaco e l’Amministrazione comunale di Gravina e parteciperà a nome del movimento “Riscatto” che ha indetto la mobilitazione, Gianni Fabbris coordinatore nazionale di Altragricoltura.
Il programma completo della due giorni di Matera indetta dal Movimento Riscatto.
Attese diverse delegazioni extraregionali, rappresentanze istituzionali e politiche e centinaia di trattori in manifestazione.
Nella conferenza stampa che domenica 26 aprile a Gravina nella Fiera di San Giorgio il Movimento riscatto ha tenuto insieme al Sindaco di Gravina Alessio Valente (che ha annunciato la sua adesione e dell’Amministrazione alla manifestazione di Matera), Gianni Fabbris ha sottolineato i tre obiettivi della mobilitazione contro l’IMU sui terreni: l’abolizione del provvedimento per il futuro, il ripristino della condizione precedente allo sciagurato provvedimento emesso dal Governo e convertito in legge dal Parlamento, la resituzione a Comuni e cittadini di quanto è stato loro sottratto per l’anno in corso.
Stanno intanto arrivando le adesioni alla due giorni contro l’IMU sui terreni e per la dignità di chi lavora la Terra e vive nelle aree rurali e nei piccoli centri, che, indetta dal Movimento Riscatto inizia domani nella Sala del Consiglio Provinciale a Matera
(adesioni dalla Sardegna, Sicilia, Marche, Lazio, Liguria, Campania, Molise e Sicilia oltre che, naturalmente, dalla Puglia e Basilicata).
La mattinata di lunedi sarà dedicata all’accoglienza e ad alcuni incontri organizzativi e preliminari per redigere e condividere la proposte che saranno sottoposte alla discussione dalle 16 e poste a base della manifestazione di Martedi, mentre il clou degli incontri si concentrerà nel pomeriggio.
Alle ore 16 e fino alle ore 18 in una pubblica assemblea nella Sala Consigliare della Provincia si compiranno gli atti fondativi del Coordinamento Nazionale contro l’IMU sui terreni e per la salvezza delle aree rurali proposta dal Movimento Riscatto.
L’assemblea, fra l’altro discuterà (per adottarli) sia un documento sull’IMU sia una risoluzione con richieste al Governo ed al Parlamento (che saranno inviati nella stessa serata alla Presidenza del Consiglio, ai Presidente di Camera e Senato ed ai capigruppo al Parlamento) e un’agenda di iniziative che si annunciano, per alcuni aspetti, clamorose.
Al termine dell’assemblea e adottati i documenti e gli atti, fra le ore 18 e le 19 sono previsti interventi di forze parlamentari chiamate ad esprimersi sulle richieste anche in previsione della prossima seduta parlamentare in cui saranno discusse le diverse mozioni avanzate dalle forze politiche. Attesa la partecipazione di PD, Movimento Cinque Stelle, Forza Italia, Scelta Civica e SEL.
La giornata di Lunedi terminerà in P.zza V. Veneto per un incontro pubblico fra le ore 21 e le 23 con la partecipazione di giovani musicisti folk materani.
La mattina di martedi è prevista la manifestazione di agricoltori, cittadini, associazioni e istituzioni.
Alle ore 9 fra i duecento e i duecentocinquanta trattori entreranno a Matera dallo svincolo di Matera Centro per arrivare in P.zza Matteotti.
I trattori proverranno da quattro diversi concentramenti:
1) da La Martella (Matera e dintorni)
2) da Borgo Venusio (dove si concentreranno trattori provenienti da Altamura, Foggia, Gravina e le aree circostanti)
3) da San Marco sulla SS 175 Matera/Metaponto (dove si concentreranno mezzi agricoli di Ginosa, Montalbano, Pisticci, Montescaglioso e Pomarico)
4) dalla SS. Bradanica nei pressi del Ponte Bayles (con mezzi provenienti da Irsina, Grottole, Grassano, Miglionico).
Numerose le delegazioni di agricoltori provenienti da diversi paesi di Puglia e Basilicata che arriveranno anche senza mezzi agricoli a Matera che si troveranno in P.zza Matteotti per tenere la manifestazione.
Fra le organizzazioni agricole che hanno dato adesione all’iniziativa e di cui verrà dato conto durante la manifestazione vanno ricordate Altragricoltura, la Confagricoltura Basilicata, Liberi Agricoltori Nazionale, ANPA Associazione Nazionale Produttori Agricoli.
Alla manifestazione di martedi 28 aprile saranno anche presenti delegazioni diverse di cittadini e di vertenze territoriali per la difesa del territorio (studenti, associazioni di consumatori, diversi comitati).
“Stiamo per tornare a Matera scusandoci per il disturbo che porteremo ma sapendo di trovare una città solidale e consapevole” ha dichiarato Gianni Fabbris al termine della conferenza stampa di domenica mattina a Gravina “conscia del fatto che il riconoscimento come capitale della Cultura Europea è dovuto al lavoro di centinaia e migliaia di generazioni contadine che hanno prodotto lo straordinario patrimonio dei Sassi mentre ora le nostre campagne sono in una crisi mortale. Da qui riparta il Riscatto e la dignità di chi vive nelle aree rurali e chiede di essere rispettato nella dignità di un lavoro che è il pilastro del mantenimento delle nostre comunità”. Con questo spirito, dopo la manifestazione del 24 marzo, gli agricoltori chiamano tutti e tutte di nuovo a Matera dove porteranno un nuovo striscione, in cui si legge: Su la testa! Riconquistiamola dignità del lavoro e della cura della Terra.
IMU AGRICOLA: CASTELLUCCIO (FI), SOSTEGNO A MANIFESTAZIONE “TRATTORE DAY”
“Dopo aver distrutto il mercato del mattone con l’Imu e la Tasi, il Governo Renzi ha deciso di rivolgersi alla terra e agli agricoltori italiani, spremendoli con l’ennesima tassa sui terreni agricoli e che sommata alle altre imposte è peggiore delle altre, perché colpisce un bene strumentale che serve per lavorare e dare il contributo fondamentale al “made in Italy” che sarà protagonista di Expo Milano”. E’ quanto sottolinea il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Castelluccio esprimendo sostegno e condivisione al “Trattore day”, la manifestazione- mobilitazione nazionale No Imu agricola organizzata dal movimento popolare e che fa seguito alla manifestazione del 24 marzo scorso.
“Mi sembra inutile continuare ad insistere perché l’Assessore Ottati faccia sentire la sua voce perché – afferma – è sordo ad ogni sollecitazione che proviene dal mondo politico e da quello agricolo che continua a tenere lontano dal Tavolo Verde”.
Nel ricordare che numerosi sindaci del Materano di espressione del centrodestra e non solo sono protagonisti di raccolta di firme, l’esponente di Fi evidenzia che in provincia di Matera permane il rischio che aree rurali e agricole limitrofe abbiano un differente trattamento mentre a Pisticci, Bernalda, Matera, Policoro, Grassano e Irsina, per citare alcuni comuni, pagano tutti gli agricoltori. Grassano è considerato non montano perché a 576 metri, mentre i criteri di classificazione geomorfologici adottati dall’Istat, in attuazione di una legge del lontano 1952, indicano montano il Comune con l’80 per cento della superficie al di sopra dei 600 metri o un dislivello maggiore di 600 metri e di tipo reddituale dei terreni (reddito imponibile medio per ettaro calcolato ancora in lire, inferiore a 2.400 lire). Questa incredibile vicenda dell’Imu sui terreni agricoli, da parte nostra non finisce qui – aggiunge -. Con la mozione presentata dai nostri parlamentari, tra i firmatari l’on. Cosimo Latronico, chiederemo non soltanto di prevedere l’esenzione, ma anche la restituzione dell’imposta già pagata dai proprietari terrieri in precedenza, attraverso la compensazione in sede di dichiarazione dei redditi, finanziando tali interventi, attraverso una spending review sulla pubblica amministrazione, sempre rinviata dal Governo Renzi. Tutto questo, in attesa della sentenza del Tar Lazio prevista a giugno, che si pronuncerà sul pasticcio ancora irrisolto, legato all’applicazione dei criteri per il pagamento della tassa che permangono, iniqui e irragionevoli”.
IMU AGRICOLA: CASTELLUCCIO (FI), SOSTEGNO A MANIFESTAZIONE “TRATTORE DAY”
“Dopo aver distrutto il mercato del mattone con l’Imu e la Tasi, il Governo Renzi ha deciso di rivolgersi alla terra e agli agricoltori italiani, spremendoli con l’ennesima tassa sui terreni agricoli e che sommata alle altre imposte è peggiore delle altre, perché colpisce un bene strumentale che serve per lavorare e dare il contributo fondamentale al “made in Italy” che sarà protagonista di Expo Milano”. E’ quanto sottolinea il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Castelluccio esprimendo sostegno e condivisione al “Trattore day”, la manifestazione- mobilitazione nazionale No Imu agricola organizzata dal movimento popolare e che fa seguito alla manifestazione del 24 marzo scorso.
“Mi sembra inutile continuare ad insistere perché l’Assessore Ottati faccia sentire la sua voce perché – afferma – è sordo ad ogni sollecitazione che proviene dal mondo politico e da quello agricolo che continua a tenere lontano dal Tavolo Verde”.
Nel ricordare che numerosi sindaci del Materano di espressione del centrodestra e non solo sono protagonisti di raccolta di firme, l’esponente di Fi evidenzia che in provincia di Matera permane il rischio che aree rurali e agricole limitrofe abbiano un differente trattamento mentre a Pisticci, Bernalda, Matera, Policoro, Grassano e Irsina, per citare alcuni comuni, pagano tutti gli agricoltori. Grassano è considerato non montano perché a 576 metri, mentre i criteri di classificazione geomorfologici adottati dall’Istat, in attuazione di una legge del lontano 1952, indicano montano il Comune con l’80 per cento della superficie al di sopra dei 600 metri o un dislivello maggiore di 600 metri e di tipo reddituale dei terreni (reddito imponibile medio per ettaro calcolato ancora in lire, inferiore a 2.400 lire). Questa incredibile vicenda dell’Imu sui terreni agricoli, da parte nostra non finisce qui – aggiunge -. Con la mozione presentata dai nostri parlamentari, tra i firmatari l’on. Cosimo Latronico, chiederemo non soltanto di prevedere l’esenzione, ma anche la restituzione dell’imposta già pagata dai proprietari terrieri in precedenza, attraverso la compensazione in sede di dichiarazione dei redditi, finanziando tali interventi, attraverso una spending review sulla pubblica amministrazione, sempre rinviata dal Governo Renzi. Tutto questo, in attesa della sentenza del Tar Lazio prevista a giugno, che si pronuncerà sul pasticcio ancora irrisolto, legato all’applicazione dei criteri per il pagamento della tassa che permangono, iniqui e irragionevoli”.