“L’annuncio del Ministro del Tesoro Padoan sulla necessità di un “cambio di strategia” sulle operazioni finanziarie dei “derivati”, con l’indicazione della strada della “ristrutturazione“, ovvero la rinegoziazione dei contratti con le banche d’affari, dimostra la giustezza della battaglia intrapresa da Forza Italia in Consiglio regionale su di un tema scottante rispetto al quale il Governo Regionale non può perdere altro tempo”.
Ad affermarlo è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Michele Napoli, il quale ha poi aggiunto “il Direttore generale del Servizio Debito Pubblico del Ministero dell’Economia, Maria Cannata, nel corso della recente audizione in Commissione Finanze alla Camera dei Deputati, ha riferito sulle azioni messe in campo e sulla estinzione da parte di pubbliche amministrazioni di ben 16 contratti in derivati, per complessivi 1 miliardo e 253 milioni di euro”.
“Dal momento in cui è scattato il divieto di sottoscrivere nuovi contratti per regioni ed enti locali, ovvero dal 2008, – ha sottolineato Napoli – sono stati chiusi anticipatamente o scaduti 947 contratti di swap, con la cancellazione di circa 16 miliardi di euro di debiti e contrariamente alla scelta di effettuata dal 9 Regioni che hanno avviato le procedure “taglia-derivati” la Giunta regionale lucana rappresenta una eccezione ingiustificabile”.
Il capogruppo di Forza Italia ha poi ricordato che “per i derivati” la perdita per il solo 2014 è stata di ben 5.141.095 euro, mentre dal 2006 ad oggi la perdita complessivamente fatta registrare dalla Basilicata è stata di oltre 32 milioni di euro.
“Una perdita gravissima – ha precisato l’esponente di Forza Italia – sulla scorta di una banale considerazione: col passare degli anni diminuisce la quota di capitale del mutuo a copertura del quale furono originariamente stipulati dalla regione i contratti in derivati”.
“Attendiamo di conoscere – ha concluso Napoli – l’esito della consulenza cui ha fatto ricorso la Giunta per l’accertamento di violazioni di legge, di anomalie, di costi occulti e di commissioni in danno della Regione per poi conoscere quali saranno le decisioni che la Giunta dovrà assumere nei confronti degli artefici di una operazione finanziaria che, numeri alla mano, passerà negli annali della storia politica lucana come una vera iattura per i conti pubblici regionali”.