Trattore day a Matera. La nuova giornata di mobilitazione promossa dal neonato movimento Riscatto, nato proprio nella città dei Sassi in seguito alla manifestazione del 24 marzo scorso, coinvolge circa 350 trattori e fa confluire in piazza Matteotti un migliaio di cittadini, tra agricoltori e operatori turistici. All’appello lanciato dal presidente Gianni Fabbris hanno risposto non solo dalle caompagne lucane e dalla vicina Puglia ma anche da Lazio, Molise, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna.
I mezzi agricoli si sono radunati all’alba al borgo Venusio, al borgo La Martella e sulle statali 175 e Bradananica e poi si sono diretti “in fila indiana” verso il centro di Matera, in piazza Matteotti. Il movimento Riscatto chiede al governo il ritiro del provvedimento con il quale si impone il pagamento dell’Imu, una tassa ritenuta ingiusta per il mondo agricolo e il rimboro di quanto già versato nei mesi scorsi al Governo centrale. La protesta contro l’Imu agricola in realtà diventa anche l’occasione per rinegoziare con il governo una serie di questioni che hanno messo in ginocchio il comparto agricolo nazionale.
Sulla vicenda Imu Fabbris ha puntato il dito contro la più importante organizzazione sindacale di categoria, colpevole a suo giudizio, di aver assistito inerme all’iter parlamentare che ha portato il Governo ad approvare il provvedimento sull’Imu agricola e ha dichiarato di essere pronto a denunciare alla Magistratura i dirigenti che continuano a utilizzare il telefono per condizionare le scelte degli agricoltori che vogliono aderire alle iniziative del movimento Riscatto. Poi Fabbris ha precisato: “Se il Governo non mostrerà un’apertura verso le problematiche sollevate da un movimento che in poche settimane è riuscito a organizzare questa grande manifestazione di Matera siamo pronti a partire per Roma, dove ci sarà un numero dieci volte superiore a quello registrato nella città dei Sassi”.
Michele Capolupo
Movimento 5 Stelle Matera sostiene la manifestazione contro l’IMU sui terreni agricoli.
Gli attivisti materani del M5S hanno appoggiato e sostenuto la manifestazione organizzata nella città di Matera dal movimento Riscatto e prevista per il 27 e il 28 aprile in contrasto con le decisioni di questo governo che punisce chi nutre il paese, l’agricoltura italiana.
Già in parlamento il M5S ha sostenuto la battaglia per impedire la tassazione dei terreni votando NO all’IMU agricola, ed è stata l’unica forza politica a farlo in modo netto e determinato.Quando in Parlamento si infatti è votata la tassazione, la maggior parte degli onorevoli lucani ha votato a favore, tra i quali i senatori Filippo Bubbico (PD), Emma Fattorini (PD), Salvatore Margiotta (PD), il deputato Vincenzo Folino (PD), invece risultavano assenti il sen. Guido Viceconte (PDL), la deputata Maria Antezza (PD), mentre Roberto Speranza (PD) era in missione.
L’unica forza parlamentare che ha votato con un netto NO è stata quella del Movimento 5 Stelle.
“E’ stato naturale per noi continuare questa lotta a livello locale – afferma il candidato sindaco del M5S Antonio Materdomini – e sostenere gli imprenditori agricoli presenziando in Provincia, dove due dei nostri parlamentari 5 stelle Mirella Liuzzi e Giuseppe L’Abbate hanno partecipato al dibattito nella sala consiliare dell’Ente, e con noi attivisti e candidati alle prossime comunali che eravamo in piazza a volantinare e parlare con le persone.
Siamo contrari all’IMU sui terreni perché è come fosse una patrimoniale al contrario, colpisce cioè i ceti medio-bassi. Serve solo a Renzi per coprire gli 80 euro che ha promesso in un triste gioco delle tre carte. Siamo contrari perché riteniamo che la terra è un bene strumentale e come tale non va tassato. Tassare i terreni come ha fatto Renzi, non è solo iniquo, perché i criteri di misurazione stabiliti sulle rendite catastali obsolete sono sbagliati e ingiusti, è anche incostituzionale dato che colpisce infatti la nuda terra e non la redditività. Siamo contrari perché per riuscire a pagare l’IMU sui propri terreni, molti imprenditori agricoli saranno costretti a svendere le proprietà alle multinazionali.
L’IMU sui terreni va solo a deprimere il settore agricolo in un anno in cui con l’expo 2015 dovrebbe essere protagonista.
Le proposte del M5S sull’IMU, già argomento di discussione in parlamento, sono: l’estensione dell’esenzione per i terreni dei comuni parzialmente montani, per i terreni colpiti da calamità naturali e fitopatie (come la mosca dell’olio, la cinipide la xylella ecc.); l’eliminazione delle incongruenze sulla classificazione ISTAT, sostituite con criteri equi; l’esenzione per gli agricoltori con redditi interiori a 15 mila euro e per i terreni concessi in comodato o in affitto agli agricoltori; il ripristino delle agevolazioni IRAP per gli agricoltori; infine l’aggiornamento del catasto agricolo, che tenga conto dell’evoluzione e della trasformazione del settore primario. Sono proposte riteniamo di buon senso ma purtroppo rimangono di una forza di opposizione quale è quella del MoVimento.
Sosteniamo queste battaglie, lo abbiamo sempre fatto dentro e fuori dal parlamento, ci rammarica solo che la legge sull’IMU ai terreni era assolutamente prevedibile dato che rientrava tra le volontà di questo governo. Governo che tutti hanno contribuito a creare, anche purtroppo gli agricoltori. E’ necessario fare uno sforzo in più e cercare di prevenire piuttosto che curare e la prevenzione può essere attuata solo con un voto consapevole e libero.
La fotogallery della manifestazione contro l’Imu agricola (foto www.SassiLive.it)