La trasmissione Gentes del 04 agosto scorso ha fornito una immagine della Festa non corrispondente alla realtà. Ha volutamente dimenticato ed omesso che la Festa è prima di tutto un evento di grande religiosità popolare e di evangelizzazione pur attualmente raggiungendo il suo apice di interesse e di comunicabilità, anche perchè dai media amplificato a dismisura, nello strappo del Carro. Ciò dipende anche dal fatto che lo strappo ha un luogo, un tempo ed un esclusivo momento in cui avviene mentre l´evento di fede non ha un solo luogo, tempo e momento in cui coglie e accoglie l´uomo nella sua interezza. Ma Gentes ha fatto ancor di più: ha concentrato la sua attenzione e le sue immagini sullo strappo anticipato dell´edizione 2007 ed, ancor più grave, ha posto in primo piano il momento post-distruzione carro di quell'anno mandando in onda, evidenziandole, le scene di violenza avvenute.
Pur non potendo negare la sbavatura avvenuta nell´edizione 2007 a causa della distruzione anticipata del Carro e per gli inammissibili atti di violenza successivi, La Festa del 2 luglio non è assolutamente quella proposta da Gentes e da materano provo a raccontarla:
la Festa si sblocca verso un fiume di fede, pietà popolare ed euforia contagiosa nel momento in cui c´è la Benedizione del Carro e l´inizio della novena in onore della Madonna quando troviamo la Chiesa gremita da un devotissimo popolo così come è gremito il piazzale antistante il deposito dove trova collocazione il Carro in attesa della Benedizione da parte del nostro amatissimo Vescovo e del successivo suggestivo spettacolo pirotecnico che ricorda a tutta la città che siamo in Festa. Nei giorni successivi è un continuo pensiero rivolto alla Madonna sia che si partecipa alle celebrazioni liturgiche della novena che nel continuo flusso di gente intento ad ammirare il Carro fino a trovare il loro fulcro di contatto tra i cittadini e il Carro nel giorno particolare del 29 giugno quando inoltre si assiste all´emozionante sospiro di stupore e gioia al momento dell´accensione delle luminarie in piazza. Quest´anno poi in particolare si è moltiplicata la grazia spirituale
concessa al popolo materano grazie alla coincidenza con l´apertura dell´anno paolino. Quindi si giunge alla vigilia quando finalmente si può ammirare la Madre di Dio in tutto il suo splendore fuori dalla Chiesa che raggiunge con il suo sguardo materno tutti i presenti e non. Mentre la cittadinanza durante la sera della vigilia attende il grande giorno rilassandosi in lunghe passeggiate e portando un po´ di gioia ai tanti operatori del commercio che nel frattempo hanno invaso la città di Matera, ecco che da alcuni anni un nutrito gruppo di devoti e amanti della Festa si riuniscono attorno al Vescovo per un momento di intensa preghiera per la veglia mariana delle 22,00. Ormai manca pochissimo al grande giorno, le forze paiono moltiplicarsi, sveglia al mattino all´alba, S.Messa e via lungo il percorso della Processione dei Pastori diviso in due tronconi: i più giovani e più entusiasti formano un lungo serpentone dinanzi al Quadro della Madonna e i più devoti si raccolgono attorno al Quadro e lo seguono in processione con i fuochi che elettrizzano il passaggio della processione svegliando e ricordando a tutti che è una giornata speciale in cui ognuno, a proprio modo e scelta, è partecipe e protagonista. Al termine della processione ecco una grande emozione: il Quadro entra nella Chiesa di S.Francesco da Paola stracolma di gente con gli occhi lucidi e pieni di profonda devozione che canta con il cuore e partecipa alla S.Messa. A questo punto ci si divide ancora: una parte al rione Pini per la vestizione del Generale e in attesa degli altri Cavalieri che cominciano a distribuirsi lungo le strade mostrandosi disponibili verso tutti ed un´altra nutrita parte nella Cattedrale (attualmente in S.Francesco d´Assisi per la temporanea chiusura al culto della Cattedrale a causa di lavori) e piazza antistante per la partecipazione alla S.Messa solenne presieduta dall´Arcivescovo.
Al termine della Messa le campane a festa accompagnano l´uscita della Madonna e del Bambinello per la processione del mattino richiamando coloro che sono ancora a casa e che si "accontentano" di attendere lungo il tragitto esclusivamente per il passaggio della Madonna. Processione del mattino non ancora "contaminata" con la Cavalcata in tutto il suo splendore di scorta e che permette il libero transito del popolo tra i Cavalieri stessi e lungo tutta la processione che culmina in un´altra grande emozione di fede al momento in cui il Bambinello e la Madonna fanno il loro ingresso nella Chiesa di Piccianello, ovviamente anch´essa stracolma, e con la Benedizione del Vescovo si conclude la prima parte della giornata. Per la stragrande maggioranza dei materani il pomeriggio è un momento di riposo in attesa del gran finale, per altri è l´occasione per partecipare ad una parte di Festa più silenziosa e più intima (S.Rosario a Piccianello, processione del Bambinello e
della Madonna dalla Chiesa al Carro Trionfale che nel frattempo è portato fuori dal deposito, traino a mano del Carro sino al piazzale di partenza della processione serale, preparazione dei muli e poi attesa per l´arrivo dei Cavalieri e del Clero). Quando la Processione si avvia è ormai sera e 50-70-100 mila persone è riversata lungo i tre km del percorso con le auto parcheggiate nelle vie limitrofe sin quasi sugli alberi. Solitamente tutto secondo tradizione sino al primo passaggio in Piazza Vittorio Veneto, poi le cose cambiano secondo le direttive di quell´anno dipendenti da motivi di sicurezza e ordine pubblico, dal comitato, dai timori della vigilia, dall´amministrazione comunale che governa, dall´esperienza dell´anno precedente e da tanti altri fattori sicuramente non trascurabili che condizionano la fase finale della Processione e le condizioni per lo straccio e/o strappo finale del Carro. La tradizione vuole che il Carro Trionfale sia intoccabile, e non potrebbe
essere altrimenti, sino a che, effettuati i minimo tre giri in Cattedrale, la Madonna viene riaccompagnata in Chiesa. Dal momento in cui riparte verso la Piazza Vittorio Veneto, luogo per tradizione adibito alla distruzione, il Carro va difeso strenuamente ed erano i Cavalieri in particolare i difensori che accerchiavano il carro e, con l´aiuto di frustini e di gruppi incaricati della difesa, non permettevano incauti tentativi di straccio anticipato e conducevano il Carro in piazza dove la popolazione trepidamente attendeva (ed attende) con la speranza che il Carro vi giungesse integro ed esultava (ed esulta ancora oggi) in un crescendo di emozioni al momento in cui si avvicinava alla soglia della Piazza scoppiando in un boato di stupore e meraviglia nel momento concitato dell´assalto e strappo finale, solitamente nei pressi della Chiesa di S.Lucia ed ingresso della Piazza tranne annate particolari come l´edizione 2007 quando lo strappo è avvenuto davanti all´ex Upim con il
carro stranamente fermo e inerme, come quando avvenne nei pressi della Cattedrale e come avvenne intorno al 1970 quando il Carro fu vergognosamente assalito durante i 3 giri in piazza S.Francesco, tra la Chiesa e la Banca d´Italia con la Madonna sul Carro in un gesto inqualificabile e condannabile sotto ogni aspetto ed irripetibile, ci auguriamo.
Dopo lo strappo finale del Carro, verso le 22,30-23,00, passeggiata sotto le luminarie o veloce spuntino in pizzeria o bar e via a sistemarsi nel punto panoramico più propizio per incantarsi nel gustare i fuochi pirotecnici (spesso era una gara tra ditte) della notte. La Festa si conclude poi con l´importante e partecipata processione domenicale nell´Ottavario, i fuochi della sera e la S. Messa conclusiva al mattino del giorno successivo.
Tutta la Festa quindi sancisce senza ombra di dubbio la grande e profonda devozione alla Madonna da parte di tutta la città di Matera che non a caso è Civitas Mariae.
La Festa è pertanto un momento di grande aggregazione sociale e di grande fede religiosa e pietà popolare con spunti profondi e ampi di evangelizzazione e così credo ci auguriamo tutti che continui ad esserlo in futuro.
Ritengo che è questa la Festa del 2 luglio che va proposta nelle immagini televisive così come è avvenuto nell´ultima edizione e nel 95% delle edizioni passate e penso che è doveroso da parte delle istituzioni (Amministrazione comunale in primis) prendere una posizione netta ed intervenire di conseguenza nei confronti di Gentes per la tutela di tutti i cittadini materani.
Evviva Maria, evviva la Festa del 2 luglio!
Michele Di Lecce – componente segreteria provinciale IDV Matera