L’associazione provinciale diabetici Matera onlus esprime forte preoccupazione circa le determinazioni contemplate nella legge regionale del 27/01/2015 n. 5 art. 22 e delibera regionale n. 307 del 27/03/2015 in cui, a proposito dei LEA aggiuntivi, si prevede che i livelli sanitari aggiunti vengono erogati ai soli assistiti con un reddito familiare inferiore a 14 mila euro. Di seguito la nota integrale inviata dal presidente Raffaele Tammone.
Questa infelice determinazione, se l’interpretazione è esatta, andrebbe a limitare una possibilità terapeutica oggi ritenuta fondamentale per i giovani con diabete insulinodipendente.
Molti recenti studi clinici hanno dimostrato l’efficacia dei microinfusori per la gestione della terapia insulinica e prevenzione delle complicanze acute e croniche.
La delusione è grande: altro che le ripetute promesse di una migliore assistenza per il diabete.
In aggiunta l’Associazione denuncia altre criticità presso la Diabetologia dell’Ospedale di Matera, per le quali il Direttore Generale Dr. Quinto ha assicurato la massima disponibilità.
Tuttavia, anche in un contesto di carenza di personale, risulta inaccettabile l’operato della posizione organizzativa infermieristica che, con una gestione inappropriata e irresponsabile, ha condizionato negativamente l’attività degli ambulatori di diabetologia già oltremodo congestionati. E’ inevitabile, di conseguenza, la riduzione delle prestazioni e allungamento delle liste di attesa.
Si subiscono tuttora logiche che non vogliono tenere nella giusta considerazione la malattia diabetica.
E’ l’ennesima volta che vengono denunciate le dimensioni del diabete e la scarsa attenzione delle Istituzioni a cominciare dalla Regione.
L’Associazione si augura che le nuove amministrazioni sanitarie regionali siano più attente protagoniste nei riguardi del diabete mellito e dei tanti giovani che ne sono affetti, ricordando che essi meritano le stesse attenzioni e le stesse politiche rivolte ad altre patologie. Questo documento è stato prodotto in una riuniore straordinaria a cui hanno partecipato molti giovani con microinfusori o in attesa di impianto.