Raccogliendo l’invito di Legambiente il movimento civico Osiamo per Matera ha scelto il boschetto di via Lucana, parco storico di via Lucana dedicato a Giovanni Paolo II per presentare i candidati consiglieri. Sulle gradinate che si affacciano sul campo dove una volta si giocava a basket in prima fila non è passata inosservata la presenza del consigliere regionale pittelliano Luigi Bradascio, schierato al fianco dell’imprenditore Nicola Benedetto, pronto a rinunciare alla sua candidatura a sindaco di Matera per sostenere con due liste civiche, Lavoro e Sviluppo e Matera al centro le altre tre che supportano Angelo Tortorelli: Osiamo per Matera, Cambiamo Matera e Ci piace Matera. “Vogliamo che il sindaco di Matera sia scelto dai materani e non da Potenza e siamo qui perchè vogliamo rivoltare la città come un calzino. Con lo tzunami positivo rappresentato dal flusso notevole di visitatori in arrivo grazie al successo di Matera 2019 abbiamo la necessità di migliorare la ricettività turistica e di avviare la formazione degli imprenditori. I nostri avversari ci accusano del fatto che pensiamo il lunedì e facciamo il martedì, questa è la nostra forza. Devo dire che per questa campagna elettorale la città è completamente spaccata, noi proveremo ad unirla. C’è chi pensa che la quantità delle liste sia determinante per vincere, se fosse così ne faremmo anche 18 aprendo l’elenco telefonico. Devo dire anche che Adduce mi ha chiesto un incontro per provare a trovare punti in comune con la nostra coalizione e fare un patto per la città di Matera ma nel giro di due ore ho chiamato il sindaco e ho dato una risposta negativa. Se mi avesse chiamato il giorno dell’Immacolata probabilmente avremmo potuto trovare il tempo per lavorare insieme ma a due giorni dalla presentazione delle liste non si poteva certamente trovare un’intesa anche perchè non c’è un comune denominatore tra questo centrosinistra e la nostra coalizione. Purtroppo la “potentinità” presente all’interno del partito principale che sostiene Adduce ci impedisce di avviare un dialogo”. Poi arriva una domanda maliziosa: “Cosa farebbe la sua coalizione se al ballottaggio andassero il centro sinistra con Adduce e le civiche di De Ruggieri. Tortorelli sarebbe pronto a soccorrere Adduce? La risposta non arriva e non potrebbe essere diversamente: “Vedremo intanto il risultato al primo turno, poi valuteremo cosa fare”. Anche sulla presenza di Bradascio il sindaco è stato molto chiaro: “So che Adduce ha chiesto chiarezza politica visto che c’è un consigliere regionale come Bradascio che ci sostiene ma nella vita il rapporto familiare e personale spesso prevale sulla politica e con Bradascio mi lega un’amicizia che dura da oltre 50 anni”.
Poi Tortorelli ha spiegato la presenza al boschetto per la presentazione ufficiale dei candidati consiglieri: “Il Boschetto rappresenta un simbolo storico del “verde” della città, sebbene necessiti di interventi di ordinaria manutenzione che, nel nostro piccolo, proveremo a risolvere la prossima domenica. Ovviamente si tratta solo di un intervento simbolico. Ciò che conta è avere un progetto di città che dimostri di saper rispettare i suoi cittadini rispettando la vivibilità degli spazi. La “colata di verde” che abbiamo posto come uno dei cardini del nostro programma rappresenta una promessa e, al contempo, una garanzia sulla serietà di un progetto lungimirante e serio”.
In questa occasione i protagonisti dell’incontro con il candidato sindaco Angelo Tortorelli sono stati i bambini. “I parchi, infatti, oltre a dover essere opportunamente gestiti per assicurare servizi adeguati, devono essere “abitati”, devono pulsare dell’energia e della vitalità dei più piccoli. Dobbiamo assicurare, dunque, una fruibilità dei parchi che sia in linea con le attese dei più piccoli, insegnando loro a prendersi cura della natura con gesti concreti: ogni famiglia pianterà un albero per ogni bimbo nato, dando lo stesso nome e prendendosene cura con la stessa attenzione con cui si crescono i figli”.
Ai bambini è stato illustrato in particolare il progetto della raccolta differenzata, spiegando cos’e’ e perche’ e’ importante riciclare. Sono stati organizzati giochi con la plastica e creati dei gadget con bottigliette di plastica e spago. Previsti anche giochi con spugne di scarto raccolte dai salottifici, la guerra di spugnette, la torre di spugne, giochi con la carta, il gioco del bowling. Inoltre ai bambini è stato chiesto di realizzare un vasetto e di piantare un fiorellino. Prevista anche la corsa ecologica, la settimana bianca e il gioco del paracadute.
Michele Capolupo
La fotogallery della preentazione dei candidati del movimento Osiamo per Matera (foto www.SassiLive.it)
Programma elettorale del candidato sindaco Angelo Tortorelli
Il presente programma del candidato sindaco Angelo Tortelli rappresenta una sintesi delle proposte provenienti dalle diverse componenti associative, laiche e religiose, culturali e in generale della società civile operanti a Matera. E’ il frutto di una concertazione dal basso e di una programmazione realizzata con il contributo dei candidati delle liste che sostengono il candidato a sindaco.
Il programma prende lo spunto dalle nove linee guida presentate nella conferenza stampa del 17 aprile scorso che sono state integrate arricchite progressivamente dalle idee, suggerimenti e proposte giunte dall’intera comunità. Il nostro obiettivo è quello di “fare”, di realizzare soluzioni condivise partendo dai problemi rilevati dal basso. Questa è la nostra visione del concetto di civicità: siamo una libera aggregazione di cittadini che vogliono offrire un’alternativa alla gestione politica e clientelare della nostra città.
La nostra azione sarà improntata ai criteri della trasparenza e dell’efficacia. Trasparenza è la garanzia che offriamo ai cittadini di poter verificare sempre il nostro operato misurandolo in obiettivi e risultati concreti. Le azioni previste dal presente programma infatti, saranno oggetto del piano della performance che costruiremo ogni anno per impegnare sia l’amministrazione che i singoli dipendenti dell’ente a realizzare ciò che la collettività ed il corpo elettorale ha deciso.
I valori di riferimento sui quali si fonda la nostra candidatura sono quelli del servizio, del fare, della trasparenza, della essenzialità, dell’identità materana, della fiducia, della legalità, dello sviluppo e dell’innovazione.
Il valore guida che proponiamo di recuperare è la fiducia tra i cittadini ed il Comune, fiducia che sta alla base del Capitale Sociale presente nei Sassi di Matera e nella stessa memoria storica dell’insediamento umano, cioè quel “Rapporto natura-cultura” che la rende unica, anche perché questo valore è presente nelle sue pratiche tradizionali. Riteniamo che questo valore guida possa sostenere la trasformazione di questa antica città di transizione in una smart city, senza disperderne l’identità.
Matera Capitale Europea della cultura 2019 è una opportunità importante ed irripetibile che deve, indiscutibilmente, essere al centro dell’azione dell’Amministrazione Comunale per i prossimi 5 anni e, auspicabilmente, anche oltre.
Il dossier di candidatura è il punto di partenza per fare in modo che questo grande risultato si trasformi in una opportunità accessibile a tutti i cittadini di Matera.
E’ proprio dal concetto di cittadino, che supera quello di “abitante culturale”, arricchendolo, che è necessario partire per sviluppare l’esperienza del dossier, attribuendo a ciascun materano il ruolo di protagonista che gli spetta.
Il ruolo che Matera avrà nel contesto europeo in virtù del proprio status di città capitale apre interessantissime prospettive. Una città “open”, e per giunta capitale, è una città che facilita la contaminazione e lo sviluppo del patrimonio, grazie all’applicazione di un’accelerazione esponenziale dei processi di comunicazione, di marketing e di sviluppo.
In questo contesto la Politica deve farsi garante dell’accessibilità di queste opportunità, facendo in modo che i processi di crescita che derivano dallo stato di ECOC non interessino solo una ristretta élite di partecipanti, ma siano, pur nel rispetto dei ruoli, strutturati in modo da coinvolgere l’intera popolazione.
1 Un affascinante cammino verso il futuro
Vogliamo rendere Matera sempre più intelligente, Smart come si dice oggi. Ma lo vogliamo fare mettendo il cittadino al centro del processo di innovazione e non le soluzioni tecniche e tecnologiche . Dobbiamo promuovere e favorire la messa in atto di buone pratiche quotidiane, l’adozione volontaria di stili di vita sostenibili e la cooperazione fra persone, anche estranee fra loro, attraverso la creazione di reti di solidarietà che si attivano per il bene della città.
Vogliamo recuperare, nel progetto e nelle buone pratiche le possibilità di integrazione tra la dimensione di Transition Town e quella di Smart City e ridare ai Sassi un futuro sostenibile di città, estendendo, anzi, l’la loro unicità dei Sassi all’intera città.
Questa è la scommessa che vogliamo vincere realizzando la Capitale Europea della Cultura. In questo entusiasmante contesto, fortemente voluto e perseguito dall’intera città, riteniamo di dover operare con la Regione e collaborare con tutti gli attori presenti sul territorio, senza escludere nessuno, coinvolgendo le università, i centri di ricerca pubblici, il sistema delle imprese artigianali, commerciali, agricole ed industriali, il mondo della cooperazione sociale ed associativo, che dispone di un importante patrimonio di buone prassi e di risorse intellettuali di altissimo livello.
L’applicazione del paradigma Smart City al contesto di Matera non è solo un’esigenza funzionale che ha lo scopo di rendere più efficienti e sostenibili i diversi sottosistemi di cui si compone l’infrastruttura della città, ma è un concetto di fondamentale importanza per riattivare le connessioni tra i cittadini.
Il concetto di “cittadinanza”, infatti, supera quello di “utenza” che comunemente contraddistingue i partecipanti ad una community, in quanto il cittadino è strutturalmente legato all’ambiente in cui vive, non solo perché occupa spazi, utilizza servizi e sostiene la propria “community” (ad esempio, banalmente, pagando le tasse), ma è caratterizzato dalla città ed egli stesso contribuisce a caratterizzarla, in un rapporto bidirezionale continuo che avviene durante l’intera esistenza dell’individuo e, in molti casi, gli sopravvive.
Le tecnologie IT sono, potenzialmente, in grado di rafforzare enormemente questi legami, evolvendo il cittadino ad uno stadio superiore e rendendo, di fatto, il cittadino uno smart citizen.
L’idea di riapplicare il concetto di SmartObject, superandolo, al cittadino piuttosto che alla città, nasce dall’esigenza di riportare il cittadino al centro dell’attenzione della politica proprio dove, per troppo tempo, sono state applicate politiche oligarchiche derivanti più dall’interesse di parte che dell’intera comunità.
1.1 La Partecipazione dei cittadini
Intendiamo promuovere momenti di coinvolgimento attivo di ogni cittadino nella vita pubblica perché nella dimensione partecipativa si realizza il concetto della città di Transizione (Transition Town). Come nei vecchi vicinati, i cittadini devono avere la possibilità di partecipare alle discussioni pubbliche, di far sentire la propria voce nelle decisioni comuni. Per questa ci aiuterà la tecnologia. Intendiamo adottare lo strumento delle consultazioni pubbliche per consentire ai cittadini, alle imprese e alle associazioni di partecipare in maniera diretta ai processi decisionali della Amministrazione esprimendo pareri, punti di vista e di opinioni.
Intendiamo favorire e sostenere anche le aggregazioni e le formazioni attraverso le quali i cittadini esprimono compiutamente la propria partecipazione alla vita della comunità: per questo sosterremo e daremo nuova vita a centri anziani e giovanili e sosterremo le attività di associazioni, parrocchie e alle tante altre forme di aggregazioni.
1.2 Agenda Digitale
Vogliamo fare di Matera una città intelligente (Smart City) con servizi di WIFI, Banda larga, Open data. Smartcitizenship: identità connesse in una città intelligente (ma anche servizi in rete senza escludere fasce di cittadini che non hanno accesso al web).
L’avvicinamento del cittadino ai nuovi media va al pari passo con l’estensione dei servizi telematici offerti dal Comune, preparando la strada verso un futuro da smart city, ovvero città intelligente, che l’Agenda Digitale indica come città in grado di migliorare attivamente la qualità della vita dei cittadini, affidandosi in particolare all’utilizzo delle tecnologie informatiche.
Si tratta di una sfida decisiva anche per il sistema delle imprese. Non è solo una questione di progresso tecnologico, ma di una vera e propria sfida culturale che deve raggiungere e trasformare ogni livello della società. Dobbiamo rimuovere le barriere di accesso alla rete, quelle fisiche portando banda larga e ultralarga in ogni angolo della nostra città e nei luoghi pubblici insieme al sistema Wi-Fi di accessi pubblici e gratuito alla rete, e quelle intellettuali con un piano di formazione per i cittadini che devono diventare cittadini digitali, coinvolgendo il mondo associativo e i giovani nativi digitali.
La piena attuazione dell’agenda digitale permetterà di portare a compimento ls Smartcitizenship: identità connesse in una città intelligente.
1.3 Piano di comunicazione
C’è una nuova idea di Matera nel mondo: dobbiamo promuoverla. C’è una Matera dinamica, giovane, pronta al cambiamento, in grado di attrarre nuovi talenti e nuovi investimenti. La visibilità di Matera va alimentata inserendo sui mass media informazioni utili alla conoscenza del sistema culturale, architettonico e produttivo della città (una diversa e più operativa I-DEA vedi DOSSIER) e ad una accoglienza intelligente e turismo accessibile
1.4 Matera Città della pace e dei Diritti
Matera Città della pace e dei Diritti in cui vivono e lavorano cittadini di diverse culture .
Va dato Sostegno alle associazioni interculturali ed interreligiose per la promozione dei diritti umani.
1.5 Matera Città amica degli animali
Il Comune, al fine di favorire la corretta convivenza fra persone e animali e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente, promuove e sostiene iniziative e interventi rivolti alla conservazione e al rispetto degli ecosistemi e degli equilibri ecologici che interessano le popolazioni animali.
2 Uscire dall’emergenza creando lavoro
Difendere il lavoro e crearne di nuovo attraverso lo sviluppo economico, queste le priorità della nostra proposta di governo per Matera.
In questi anni gli artigiani, gli imprenditori, i liberi professionisti e i lavoratori sono stati lasciati soli dalla totale assenza politica del Comune. Oggi è necessario imprimere una svolta e rimettere al centro il lavoro e l’impresa. Il tempo delle parole è finito. Sono necessari fatti concreti, immediati ed efficaci.
Il Sindaco non può creare direttamente posti di lavoro, ma ha il dovere di difendere le vocazioni della nostra città, tutelare e valorizzare il patrimonio di conoscenza e impresa e creare la cornice affinché i giovani possano far nascere nuove imprese.
Daremo nuovo impulso ad azioni nell’ottica di un’economia contemporanea basata sulla “conoscenza”, sui nuovi processi di innovazione, sulle interazioni e interdipendenze multiple tra ricerca, invenzione, sviluppo e produzione. Mettere a sistema le competenze distintive della città (educazione, green economy, economia dei servizi) nel realizzare i mille progetti descritti nel Dossier con capacità di Innovazione e Creatività. Aumentare attrattività e competitività, semplificare il lavoro delle imprese e creare nuove opportunità di sviluppo economico e sociale.
Rafforzare la promozione del territorio, anche in chiave di servizi al turismo ma non solo.
Vivere in una città che guarda al futuro rigenerando il territorio secondo criteri di equilibrio e sostenibilità. Incoraggiare innovazione e sviluppo al servizio della propria identità, ponendo le relazioni tra persone e luoghi come obiettivo prioritario ed indispensabile per coesione sociale e qualità del vivere. Determinare strategie di sviluppo e competizione, guardando a territorio, paesaggio, infrastrutture e beni culturali, in stretto legame con la memoria e le tradizioni, ma guardando sempre avanti.
Il Comune attiverà progetti di stage, voucher e altre forme che permetteranno a giovani disoccupati di svolgere una esperienza lavorativa e all’ente di assicurare servizi aggiuntivi. Si chiederanno deroghe ai limiti nazionali per assicurare servizi nell’anno della Capitale della cultura.
2.1 Un Piano per il turismo
Serve un Progetto Turismo di medio periodo accelerato dall’anno della cultura. Il turismo deve essere affrontato come opportunità anche dal punto di vista collaborativo tra le varie associazioni di categoria necessarie per completare il disegno di turismo diffuso di cui si tratta.
2.2 La città delle start-up
Rilanciare la città come un centro di produzione di alto livello e di creatività contemporanea per attrarre quel popolo di “creativi” (istituti di ricerca, design, moda) che riconoscono il valore estetico, spaziale e testimoniale del patrimonio in disuso sviluppando un vero e proprio mercato per la nuova generazione dei Digital Makers. Parliamo di coloro che uniscono le tradizionali produzioni manifatturiere artigiane e industriali potenziate dai nuovi linguaggi creativi e tecnologici.
Matera deve diventare un incubatore di creatività, innovazione e bellezza e dei nuovi bisogni umani. Senza dimenticare il sostegno allo sviluppo delle Start-up Sociali
Stimolare le start up finalizzate:
– alla gestione del patrimonio urbano come bene culturale, come luogo per lo sviluppo che mette a sistema i principali fattori produttivi e di crescita della città ECOC.
– a rigenerare la città storica, i Borghi tutelare il paesaggio naturalistico, il parco delle chiese rupestri.
– ad investire nella qualità degli spazi pubblici urbani, rinnovando e riqualificando.
– a promuovere e incentivare la sostenibilità ambientale (risparmio delle risorse). Curare gli spazi pubblici (valorizzazione di accessibilità e fruibilità). Permettere ai cittadini di vivere in un ambiente protetto, dove le risorse naturali siano monitorate e tutelate;
– a risparmiare risorse e contenere l’inquinamento, grazie all’impiego di sistemi e strumenti di gestione innovativi e funzionali.
– a considerare spazi e i luoghi pubblici come beni collettivi, vivibili e fruibili, soddisfacenti le aspettative di chi li abita e li vive, luoghi dello scambio, delle relazioni sociali, del vivere comune.
2.3 Spazio Fieristico espositivo e congressuale
Matera ha bisogno di infrastrutture e spazi polifunzionali per rispondere alla sua vocazione ricettiva e commerciale. Proporremo di realizzare un centro multifunzionale nel quale sviluppare fiere tematiche collegate anche ai valori, alle caratteristiche e agli interessi del territorio e che consentano di utilizzare lo spazio fieristico per tutto l’anno con conseguenti ritorni economici, occupazionali e di immagine. Il Contenitore multifunzionale potrà essere utilizzato anche per attività congressuale, come supporto alle attività cinematografica o come spazio per spettacoli vari(area ex Barilla) e servizi per l’area vasta di Matera, Taranto e Bari
2.4 Casa della creazione artistica, della danza, della musica e del teatro
Promuoveremo la costituzione di uno spazio dedicato principalmente alla creatività indipendente capace di comprendere forme espressive ed estetiche differenti: dalla danza pura al teatro sociale, dalla divulgazione scientifica espressa in forma scenica agli aspiranti scrittori, dalla sperimentazione teatrale d’avanguardia all’arte di strada, dal cinema d’autore al cortometraggio. Un laboratorio culturale attivo e un’officina sempre aperta che mette in pratica un nuovo modo di gestire uno spazio e un modello alternativo di produzione culturale basato sulla condivisione delle esperienze. Uno spazio dove i protagonisti del mondo dello spettacolo e della cultura internazionale possano dedicarsi volontariamente per forme di espressioni teatrali più disparate rivolte a un pubblico di appassionati e di curiosi, laboratori e seminari pensati per gli studenti del Conservatorio che si aprono alla danza. Uno spazio dove il tessuto urbano si ritrova e si misura se lo desidera, con la propria voglia di creazione artistica.
Il centro verrà creato non nei sassi, ma utilizzando uno tra i seguenti edifici: ex centrale del latte punto 1.1 o, Edificio della Provincia destinata alla Formazione professionale e Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Leonardo Da Vinci” della zona PAIP, Centro espositivo via S Giovanni, nell’area del Carcere di via Cererie contigua alla area ex Barilla e Teatro La Martella
2.5 Made in Matera
Dobbiamo collegare l’attivazione dell’Artigianato e della piccola impresa, con il richiamo alla tradizione e alla tipicità. Committenza da parte dei produttori che stimolano i designer, ad esempio, a progettare contenitori unici, irrepetibili e riutilizzabili (tipo cestino di vimini, contenitore frigo o scalda cibo ) per l’asporto di prodotti da forno e le loro ricette, formaggi con latte podolico, vini, ortofrutta e promuovono e valorizzano il territorio e vanno incontro a diversi gusti, culture e religioni (orto di lucania). Adeguare la qualità tecnologica che è determinata da una serie di fattori (specialmente produttivi), spesso estremamente diversi tra loro, che conferiscono al prodotto specifiche caratteristiche (sensoriali, nutrizionali nonché sulla sicurezza), Conservabilità, Comodità d’uso e Tipo di confezionamento
3 La Rigenerazione Urbana per una Rigenerazione Umana
La visione che abbiamo della città ci obbliga a mettere in valore ed in sicurezza gli edifici dei quartieri storici legati allo sfollamento dei Sassi, ma anche quelli sorti successivamente. Questa edilizia “nuova” richiede una vera e propria Rigenerazione Urbana, che è appunto tra le nostre priorità. Anzi, la rigenerazione urbana diventa un nostro vero e proprio “modus operandi”. Uno stile amministrativo nuovo proiettato al miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini.
Il crollo di Vico Piave e la previsione della ricostruzione della Scuola Bramante testimoniano la notevole fragilità di una parte degli edifici pubblici e privati della nostra città. Se, da un lato, non si devono creare inutili allarmismi, d’altro canto il problema non può essere ignorato.
Per quanto attiene agli edifici pubblici occorrerà prestare particolare attenzione alle scuole, di ogni ordine e grado, compresi gli asili – dove i nostri figli passano buona parte della loro giornata – senza però dimenticare anche la stessa casa comunale, l’ospedale, le caserme e tutte le strutture pubbliche in cui si riscontrano affollamenti significativi.
In via preliminare si deve sottolineare che, negli ultimi anni, fondi regionali hanno finanziato i cosiddetti studi di “vulnerabilità” degli edifici pubblici; l’esito di questi studi è stato in molti casi tenuto nel “cassetto”, come – per esempio – quello della Scuola Bramante, ove un “occhio” attento avrebbe immediatamente percepito la precarietà della struttura portante, prima di destinarvi ingenti risorse per l’adeguamento degli impianti anche antincendio, che con la demolizione e ricostruzione andranno perdute.
Per quanto invece attiene agli edifici privati si conosce molto poco, ma la tragica esperienza di Vico Piave ci ha insegnato che la manutenzione strutturale degli edifici si rende quasi obbligatoria per garantire la sicurezza dei cittadini che vi abitano.
Ma, insieme agli edifici in muratura a più piani – senza assolutamente dimenticare le stratificazioni dei nostri Sassi – occorre prestare attenzione anche agli edifici in cemento armato realizzati sino agli anni ’70, i cui i materiali (calcestruzzo ed acciaio), di durata assolutamente non infinita e di non elevata qualità (rispetto a quelli che si usano oggi), hanno sicuramente visto diminuire le loro capacità portanti per il naturale degrado connesso con il passare del tempo, per l’attacco chimico anche degli agenti atmosferici, senza dimenticare le attività antropiche ed i successivi riadattamenti.
3.1 Colata Verde
Matera ha bisogno di realizzare una Rigenerazione Urbana che vada oltre la stessa riqualificazione e messa in sicurezza dell’edilizia esistente e che sia finalizzata a realizzare gli orti urbani e rivivificare l’antico bosco urbano come mezzo di ricucitura delle periferie storiche di pregio della nostra città che oggi, purtroppo, si presentano trascurate e a volte generalmente degradate.
Occorre da subito emendare e fare osservazioni al regolamento urbanistico per garantire il ripristino delle regole, la salvaguardia dell’ecosistema urbano e garantire l’obiettivo volumi zero. Occorre finalizzare gli strumenti urbanistici in modo evidente alla Rigenerazione Ambientale e ad una seria applicazione del Piano Ambientale Energia Sostenibile – PAES a partire dai Borghi La Martella e Venusio.
La nostra Comunità affonda le radici nella civiltà rupestre, diffusa nella nostra Gravina, territorio di struggente bellezza, meraviglioso e fragile ecosistema, martoriato dal diffuso inquinamento ambientale. Il nostro progetto interverrà sui fattori di inquinamento ambientale proveniente anche da altre regioni, definendo priorità, risorse, tempi e modalità d’intervento, coinvolgendo nei processi Enti ed Associazioni, e soprattutto la nostra comunità, che vuole e deve essere protagonista del suo presente e del suo futuro, consapevole e custode del passato.
3.2 Edifici intelligenti
Grazie all’implementazione di sistemi domotici interconnessi ed interoperabili sarà possibile monitorare e gestire il patrimonio immobiliare del Comune con un approccio olistico, ottenendo un risparmio sui costi di gestione grazie all’efficientamento energetico, un maggiore confort per gli utenti delle strutture ed una visione completa sullo stato del patrimonio immobiliare che conterrà informazioni necessarie a gestirlo efficacemente.
3.3 Borghi e Periferie
Pruomoveremo la realizzazione di edilizia popolare di pregio garantendo una continua rispettosa manutenzione. Le periferie e i Borghi devono diventare un luogo-laboratorio per la facoltà di architettura, per i suoi professori e per i suoi studenti dove crescere culturalmente e professionalmente.
Una committenza sociale continua della città alle risorse universitarie che assicura un futuro alla stessa UNIBAS .
a) La Martella Teatro finalmente a disposizione della creatività e della programmazione artistico culturale di tutta la città vedi punto 2.4
b) Riqualificazione Piccianello Il RU prevede la risistemazione dell’area campo sportivo ed il conferimento al quartiere di una maggiore qualità urbana pur mantenendo la sua caratteristica di Rione con edilizia, sostenibile e di lieve impatto ambientale, destinata storicamente a famiglie di modeste condizioni economiche. In quest’area va creata una maggiore diffusione di strutture di servizio al cittadino adeguando lo stesso quartiere storico ai migliori standard europei e al suo ruolo di porta d’ingresso di Matera città di area vasta tra Potenza, Bari e Taranto.
c) Agna: ausilio teca nel Casino Padula e centro sociale a disposizione del quartiere dei suoi anziani e dei suoi bambini.
d) Acquarium (sistemazione collegamenti con la viabilità principale e creazione di parcheggi pubblici)
e) Matera 2000
3.4 Dare vita ai Sassi
L’organizzazione della vita nei Sassi deve consentire ai residenti di convivere con le attività commerciali recuperando per intero tratti salienti dello stile di vita sociale che lo ha storicamente connotto. Manca quindi un sistema di servizi essenziali che riducano fortemente il bisogno dell’uso dell’automobile che è estranea allo sviluppo dei due antichi rioni. Far vivere lo spazio comune tra le abitazioni significa liberare le piazze e piazzette ed i vicinati.
I servizi sociali che consentono di riprendere i contatti umani e la frequentazione anche nell’utilizzare un forno laboratorio per apprendere l’arte della panificazione, ecc…. Insomma riprendere l’idea progettuale spontanea che ci ha consegnato una organizzazione urbana corrispondente all’organizzazione sociale e al rapporto tra gli abitanti ed i servizi collettivi.
3.5 Ufficio sicurezza
Per garantire la sicurezza degli edifici proponiamo di creare un UFFICIO SICUREZZA, costituito da tecnici esperti nel settore strutturale, aggiornati sia sulle Nuove norme tecniche sulle costruzioni del 2008 – non solo quelle sismiche (non bisogna dimenticare che il Comune di Matera, dal 2003, è classificato sismico, sia pure di non elevata sismicità) sia sulle moderne tecniche di intervento per il recupero ed il consolidamento dell’esistente.
Questo ufficio dovrà svolgere i seguenti compiti:
a) essere a disposizione del cittadino, come un FRONT OFFICE, attento a tutte le segnalazioni che possano far temere della pubblica e/o privata incolumità, con il compito di intervenire prontamente sul sito interessato e di diagnosticare, senza equivoci, la situazione strutturale, assumendosene la responsabilità;
b) esaminare tutti i risultati degli studi di “vulnerabilità” degli edifici pubblici – non solo quelli comunali – acquisendo anche quelli della Provincia ( le scuole medie superiori), della Regione (le strutture anche sanitarie) e del Provveditorato opere pubbliche (le caserme) – eventualmente integrandoli ove carenti, riassumendo in schede sintetiche gli indicatori di rischio, sia in caso di sisma ma, soprattutto, in condizioni di normale esercizio della struttura;definire un programma organico d’intervento, da finanziare con le risorse che saranno messe a disposizione del Governo “Renzi” e/o dalla Comunità europea (ricordiamo che la Basilicata è rientrata nei finanziamenti del cosiddetto “ex obiettivo 1” e da attivare non solo nell’ambito di “Matera 2019”;
c) redigere (o, preferibilmente, far redigere all’esterno) progetti esecutivi, eseguendo in tempi brevi i relativi interventi, privilegiando – ove economicamente conveniente – il recupero al rifacimento ex novo, cercando di utilizzare i tecnici e le imprese locali (ovviamente nel rispetto delle norme vigenti);
d) promuovere, soprattutto nel caso di interventi su edifici privati, il ricorso ad agevolazioni fiscali, eventualmente incentivando l’imprenditoria (soprattutto quella locale) al recupero di zone e/o quartieri degradati della città, concedendo loro una serie di premialità, preferibilmente non di tipo volumetrico (di cui la città è sovraccarica), ma che potrebbero invece indirizzarsi verso gestioni dell’ambiente, del verde e dei servizi pubblici.
3.6 Matera città dello sport
Vogliamo che Matera arrivi tra i primi posti delle 110 città italiane prese in esame ogni anno in fatto di sportività nazionale.
Pertanto punteremo ad una pratica sportiva inclusiva, dinamica e innovativa con il coinvolgimento diretto delle Federazioni Sportive, degli Enti di Promozione Sportiva, delle Associazioni Benemerite e delle Associazioni Sportive presenti sul territorio materano.
Il nostro obiettivo è quello di offrire una nuova CITTADINANZA SPORTIVA come modello di benessere cittadino in grado di conoscere e far conosce a tutti la reale dimensione dell’offerta sportiva dalla nostra città.
Per le infrastrutture si rinvia al punto 5.5
3.7 Federalismo demaniale
Il Comune di Matera possiede un notevole patrimonio edilizio a cui si sono aggiunte di recente le 70 proprietà acquisite al Comune. Dobbiamo razionalizzare tale ingente patrimonio e rivedere il regolamento dell’ uso civico, con l’obiettivo di ridurre al minimo il carico volumetrico come è previsto dal regolamento urbanistico adottato, non solo per ragioni di carattere tecnico, ma anche per migliorare la qualità urbana delle aree e dei quartieri in cui si trovano a partire da Borgo La Martella, Borgo Picciano, Borgo Venusio, Rione Agna, Rione S. Giacomo e così via comprese le aree di pertinenze delle ferrovia Appulo Lucana.
3.8 Arredo urbano
E’ necessario continuare a lavorare sulle nostre radici, sull’appartenenza al territorio, offrendo ai cittadini iniziative culturali che valorizzino l’identità e riqualificando l’arredo urbano e sistemando i luoghi di ritrovo in tutti i Borghi e Rioni.
4 Rifiuti zero
Il territorio che lasceremo ai nostri figli dipende anche dalle scelte che stiamo facendo e faremo sulla gestione dei rifiuti. L’unico obiettivo valido di una comunità oggi è l’autosufficienza. E noi su questo ci impegneremo a fondo. Prima di tutto con l’obiettivo di produrre meno rifiuti, spingere al massimo la raccolta differenziata e investire sulla fase del riciclo, la vera sfida da vincere.
Lavoreremo con la forza della progettualità e dell’organizzazione su un Piano di smaltimento dei rifiuti efficace, che dia soluzione al problema del massiccio conferimento dei rifiuti in discarica. Porteremo la raccolta dei rifiuti porta a porta al 60% già dal primo anno, perché il problema della raccolta dei rifiuti non è tecnologico, ma organizzativo.
Entro il 2020, motivando e coinvolgendo la nostra comunità in un vero progetto di sostenibilità ambientale, faremo della Capitale Europea della Cultura una città a Rifiuti Zero, riutilizzando e trasformando i rifiuti in merce da vendere, senza ricorrere all’incenerimento, non essendo più una zavorra per i bilanci comunali.
Una rete di isole ecologiche e di “cassonetti intelligenti” renderà efficiente e proficua per i cittadini la raccolta differenziata, mentre l’amministrazione e gli altri soggetti coinvolti nella gestione del ciclo dei rifiuti in città potranno monitorare costantemente l’organizzazione e l’efficacia delle politiche adottate nella gestione dei rifiuti ed applicare azioni correttive nel caso in cui se ne ravvisi la necessità.
Inoltre promuoveremo la produzione di imballi compostabili o biodegradabili. Il nostro obiettivo sarà un piano che porti la città ad abbassare i costi del servizio di raccolta, introducendo sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere.
4.1 Ciclo dei rifiuti
Aggiorneremo il piano contenuto nell’Accordo di Programma sottoscritto il 31 Marzo 2011 tra la Regione Basilicata, il Ministero dell’Ambiente ed il CONAI per favorire lo sviluppo di una corretta gestione dei rifiuti, dei rifiuti di imballaggio e delle frazioni merceologiche similari su tutto il territorio regionale, finalizzato al riuso nelle filiere produttive, promuovendo buone pratiche di acquisto, produzione e consumo, in un percorso concreto di sostenibilità ambientale.
4.2 Discarica
La discarica di Matera è un luogo emblematico dell’inerzia e della cattiva amministrazione, nonché la conseguenza dei ritardi nell’adozione di giuste politiche ambientali.
Il programma rifiuti ZERO renderà del tutto inutile il ricorso alla discarica che dovrà essere messa in sicurezza e manutenuta.
Il rione La Martella ha sofferto per questo e quindi occorre chiudere questa fabbrica di miasmi.
4.3 Politiche tariffarie
Introdurremo la tariffazione puntuale. Adotteremo un sistema che fa pagare la singola famiglia non in base ai metri quadri degli appartamenti ma la tassa sui rifiuti viene calcolata su quanto la famiglia effettivamente differenzia. Più differenziata viene fatta bene dalla singola famiglia meno paga. Questo è previsto sia dal Decreto Ronchi e sia dal D.Lgs. 152/2006
4.4 Smart environment
La gestione efficiente delle infrastrutture tecnologiche della città, coniugata all’innovazione tecnologica e ad un Piano per la pubblica illuminazione di sostituzione progressiva di sorgenti luminose di vecchia generazione con quelle tipo a LED, permetterà di ottenere un risparmio sostanziale della spesa energetica comunale e della manutenzione, che, unito ad altre azioni di efficientamento energetico, derivante anche da un utilizzo più consapevole e cosciente, porterà a rispettare i parametri fissati dal Piano 20 20 20
5 Il territorio e gli strumenti di gestione
Matera è un capoluogo che accoglie migliaia di persone che ogni giorno arrivano in città – da centri delle regioni limitrofe – per motivi di studio, di lavoro o per accedere ai servizi. Ed è un capoluogo che a sua volta non può prescindere dalle relazioni di area vasta, esaltando la sua centralità territoriale: con la collina materana, con Potenza, con la regione urbana di Bari e con la nuova città di Taranto, nella quale il Governo ha investito in azioni di risanamento e bonifica e per il rilancio della nuova ILVA. E’ inoltre previsto un incontro fra governo, terminal e Autorità portuale per l’approvazione di un piano che faccia ripartire investimenti, traffici intercontinentali ed il distretto del retro porto per la rottura del carico e l’assemblaggio dei macchinari.
Siamo e saremo sempre più collocati all’interno di questo ampio bacino di lavoro e di relazioni economiche. Per Matera è vitale migliorare le connessioni di trasporto con l’area vasta per aprirsi ancora di più all’Italia, all’Europa e al mondo; così come è cruciale una maggiore integrazione con le città del territorio provinciale e regionale ed un convinto inserimento nel sistema di governance dei territori più vicini. In questo modo Matera può interpretare uno dei ruoli chiave delle piccole e medie città europee: fare da cerniera tra i poli principali della regione urbana e i centri più piccoli, sparsi sul territorio, in cerca di migliori connessioni
5.1 Il concorso dei Concorsi.
Matera è un Iperluogo con un patrimonio di progettualità stratificata. Come uomini del fare riteniamo che non sia opportuno sviluppare a carico della collettività ulteriore progettualità perché è più economico ed efficace procedere aduna rivisitazione dei i vari progetti per cercare di capire perché sono stati abbandonati e come possono essere riattualizzati. I materiali prodotti in ogni caso costituiscono elaborati messi a disposizione degli studenti universitari per arricchire le biblioteche e le emeroteche a loro disposizione.
5.2 Le infrastrutture e i rapporti con la programmazione interregionale e di area vasta
Matera è uno dei vertici del triangolo Bari, Taranto Matera: tre citta con diverse vocazioni ma che possono concorrere alla creazione di un sistema territoriale integrato. In questo schema la città di Matera può compiutamente assolvere il suo ruolo (storicamente e geograficamente consolidato), di “cerniera” tra territorio pugliese e territorio lucano: terminal in entrata ed in uscita sia per le utenze civili provinciali, che per le utenze turistiche, in particolare per quelle destinate al raggiungimento degli “hub” portuali, aeroportuali e ferroviari del corridoio adriatico (Bari, Brindisi); terminal affiancato da una “piattaforma logistica” per merci e prodotti delle aree produttive del comprensorio murgiano e lucano, destinati agli stessi “hub” pugliesi (Bari, Taranto).
5.3 Ufficio Europa per il Marketing territoriale
Attiveremo un ufficio di progettazione comunitaria, attraverso la istituzione di un apposita unità organizzativa – Ufficio Europa – collocata all’interno della struttura organica del Comune ma dotata della necessaria autonomia funzionale e flessibilità operativa, propria dei team di progetto, con i compiti di individuare i bandi, progettare secondo gli schemi comunitari e gestire i progetti sia dal punto di vista operativo che finanziario.
Il risultato più rilevante è la disponibilità di risorse finanziarie aggiuntive per la realizzazione dei progetti, indipendenti ed autonome da quelle ordinariamente disponibili per il bilancio comunale, di poter accedere a percorsi di scambio con realtà europee distanti dalla nostra, di avere al termine dei progetti un pacchetto di soluzioni ai problemi della città, oltre alla opportunità di diffondere all’interno della struttura organizzativa comunale le esperienze necessarie alla gestione di questi progetti.
Complementare alla istituzione di questo Ufficio è la apertura di un Spazio Informagiovani, utile per le attività di orientamento e informazioni sulle iniziative e attività della UE e del Comune in questo ambito.
Oltre alle risorse rese disponibili dalla Unione Europea nella forma di Fondi Strutturali, che prevedono la attribuzione della responsabilità gestionale alle Amministrazioni Regionali o Centrali attraverso i diversi Programmi Operativi , c’è la possibilità di accedere a numerose opportunità, attraverso la partecipazione a bandi per l’utilizzo di fondi a Gestione Diretta.
5.4 Gli strumenti di Pianificazione
E’ necessario riprendere in mano l’intero governo delle politiche di pianificazione territoriale, guardando in particolare alla meta del dell’ECOC 2019. Non è più possibile improvvisare qualsiasi tipo di azione senza avere una idea strategica che impatti sulla condizione socio-economica dei cittadini di Matera.
L’Europa attraverso la designazione di Matera a Capitale Europea della Cultura per il 2019, ci ha chiamati a svolgere un ruolo determinante per l’intero territorio comunale e sovra comunale. Esso deve essere necessariamente fronteggiato con politiche urbanistiche di qualità, organiche, programmate, univoche, nel solco del rispetto ambientale e della rigenerazione urbana a cui il mondo moderno è teso.
Pertanto l’azione del governo delle politiche di Pianificazione urbanistiche prevederà in primis la definitiva approvazione del Regolamento Urbanistico, tenendo conto delle reali esigenze che l’essere divenuti Capitale Culturale ci richiede. Il RU quale strumento di pianificazione dal valore attuativo per l’intera città, ci consentirà di apporre tutte le migliorie necessarie perché la qualità della vita dei cittadini materani, e la qualità del soggiorno degl’ospiti che dovremo accogliere in questi anni, sia degna di una città moderna, Europea, intelligente, rispettosa della natura che ci ospita.
E’ necessario in tempi rapidi mettere mano al Piano strategico della città, facendo in modo che esso diventi “faro” per il Piano Strutturale Comunale, cosi come la Legge Urbanistica Regionale richiede nella sua ratio.
L’Adozione degli strumenti urbanistici richiede maggiore conoscenza da parte della città, dei Borghi e dei rioni. Per questo si propone una fase conclusiva di deliberazione non affrettata ma condivisa.
5.5 Impianti sportivi ed area campo sportivo
Al punto 3.5 abbiamo esplicitato le azioni a sostegno dello sviluppo della cultura sportiva. Per rendere fattiva tale progettualità occorre garantire che in ogni borgo/quartiere vi sia un impianto sportivo funzionale e fruibile.
Per l’area campo sportivo, promuoveremo un partenariato pubblico privato per garantire un migliore utilizzo anche polifunzionale.
5.6 La salute
Partecipare come Comune all’attività di prevenzione d’intesa con il CCM (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie), coordinato dall’Istituto superiore di sanità, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, le Regioni e le Aziende Sanitarie Locali. Aggiornare il quadro epidemiologico della distribuzione dell’eccesso ponderale e dei comportamenti a rischio nei bambini della scuola primaria, con un dettaglio nazionale, regionale e aziendale, favorendo la pianificazione e la valutazione di interventi efficaci, in attuazione del programma “Guadagnare salute” e nell’ambito del Piano Nazionale della Prevenzione.
Campagna di prevenzione Oncologica tumori della donna. Campagne contro il fumo e la ludopatia, potenziare le occasioni e le attività per l’integrazione lavorativa dei soggetti portatori di disagio mentale. Istituire e formare personale pubblico per l’uso degli strumenti di prevenzione come il defibrillatore etc.
Coinvolgere i centri anziani e le altre associazioni dell’attivazione del progetto “Matera Cardiosicura” per la capillare diffusione dei defibrillatori
6 Un’amministrazione tarata sullo sviluppo
Matera deve affrontare le nuove sfide del mondo del lavoro e dell’innovazione, combattendo l’abusivismo, l’illecito, l’illegalità in ogni forma e ad ogni livello o settore economico, per garantire un futuro come città della Pace e della legalità.
Lo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune avrà il compito di agevolare i processi di creazione d’impresa fornendo assistenza tecnica di qualità.
Un sistema che cresce chiede una migliore dotazione di servizi; ma allo stesso tempo un’economia decolla più facilmente se aiutata da servizi collettivi che funzionano. Ecco una delle sfide principali: creare la partnership vincente tra pubblico e privato per produrre, in una situazione di risorse scarse, alta qualità urbana in una città che vuole organizzarsi meglio nel segno della sostenibilità ambientale e della rigenerazione urbana (foresta urbana e sistema del verde, al consumo zero di suolo, dai trasporti e dalle infrastrutture, alla sanità e ai servizi all’impresa)..
Il buon funzionamento dei servizi comunali per la manutenzione, la valorizzazione dell’arredo urbano e per la gestione della viabilità sono essenziali.
L’accordo tra il MISE e la Regione Basilicata sulle royalty del petrolio prevede diverse linee di intervento per lo sviluppo economico della regione, che includono:
– incentivi a favore del sistema produttivo lucano;
– interventi nel settore del risparmio e dell’efficienza energetica;
– misure di sostegno al reddito mediante strumenti di incentivazione per l’accesso ad iniziative di inserimento occupazionale e sociale per i soggetti più deboli;
– ampliamento dei servizi offerti dagli enti locali;
– risorse per promuovere l’occupazione stabile e i progetti di utilità sociali.
6.1 Il Comune alleato delle imprese
In una città con una forte vocazione turistica e culturale i servizi locali di base producono ricchezza se integrati in un tessuto economico dinamico in grado di rigenerarsi e sono di sostegno all’economia se non dipendono solo dai trasferimenti regionali in costante diminuzione.
Un ruolo determinante è affidato allo Sportello Unico delle Attività Produttive che dovrà essere riorganizzato e rafforzato anche in collaborazione con altri enti.
6.2 Fondi comunitari e all’attrazione di capitale pubblico/privato:
L’ufficio Europa si occuperà della ricerca di finanziamenti europei a sostegno dello sviluppo di specifiche progettualità.
Ma non bisogna solo attendere finanziamenti a fondo perduto: il vero problema delle imprese è l’accesso al credito, soprattutto se si vogliono sostenere investimenti che andranno a reddito in un periodo deferito di tempo. Il Comune deve attivarsi per rendere più facile l’accesso al credito e per sostenere lo sforzo dell’imprenditoria privata per l’appuntamento del 2019.
Ci attiveremo con la Bei per costituire un apposito fondo territoriale a sostegno delle imprese materano o di coloro che vorranno investire sul nostro territorio creando occupazione.
Il fondo, messo a disposizione dalla Banca Europea e gestito dagli istituti di credito locali, finanzierà i progetti di investimento coerenti con il patto territoriale che verrà siglato tra amministrazione comunale, banche ed imprese; si tratta di finanziamenti a tasso agevolato, supportati da garanzia del Fondo centrale e restituibili a medio lungo termine.
6.3 Smart mobility
Nella sua vocazione di città accogliente e votata all’innovazione, Matera ha bisogno di reinventare il proprio sistema di trasporto e renderlo intelligente.
Il paradigma della IoT (Internet delle cose) potrà essere applicato ai parcheggi disponibili nelle diverse aree della città ed alla segnaletica, in modo da fornire in tempo reale a cittadini e turisti la situazione della disponibilità dei posti auto ed i tempi di percorrenza necessari per raggiungerli a partire dalla propria posizione.
Una rete di mezzi interconnessi potrà garantire percorsi di mobilità alternativa compatibili anche con il centro storico e le aree interessate da frequenti episodi di congestione del traffico automobilistico. Alcuni esempi di queste tipologie di soluzione sono:
– Noleggio e/o sharing di auto elettriche
– Noleggio e/o sharing di biciclette a pedalata assistita
Il sistema di gestione di questi mezzi sarà controllato da un servizio centralizzato e fruibile tramite un APP per dispositivi mobile, che consentirà a cittadini e turisti di conoscere la disponibilità dei mezzi nei diversi hub, di prenotare il proprio mezzo, di richiedere la consegna presso la propria posizione di un mezzo e di richiedere assistenza in caso di problemi o esigenze.
Una particolare attenzione sarà applicata alla definizione di servizi dedicati a persone portatrici di disabilità motorie e/o sensoriali.
L’informatizzazione del trasporto pubblico urbano renderà più efficiente e praticabile l’impiego dei mezzi di trasporto pubblici come gli autobus e la metropolitana.
Inoltre, l’installazione di una postazione interattiva all’interno di ciascun autobus urbano connesso con la sede comunale permetterà ai cittadini di interagire con l’amministrazione durante l’utilizzo dei mezzi pubblici (es. per richiedere un certificato o fissare un appuntamento in un ufficio). Grazie a questa tecnologia i mezzi di trasporto pubblico riguadagneranno quote di appeal e saranno riqualificati da mezzi di trasporto “lento” a strumenti di problem solving veloci. Lo stesso strumento potrà essere utilizzato dai turisti che volessero scegliere di visitare la città utilizzando la rete del trasporto pubblico urbano.
Occorre ridefinire gli accessi al Piano ed ai sassi valorizzando i lavori di rinnovo binario sulla tratta Venusio – Matera Sud della linea FAL Bari –Matera e prevedendo l’acquisto di nuovi treni coerenti con la metodologia di trasporto integrato ed intelligente
6.4 Sostegno della nuova impresa
Vogliamo agire sulla tassazione locale per abbassare i costi delle imprese che investono nella nostra città, in particolare vogliamo da una parte prevedere canali speciali per le nuove imprese in modo da trasformare Matera in un territorio in cui sia conveniente fare impresa, e dall’altra parte vogliamo abbattere significativamente i costi per le imprese già presenti, attraverso la razionalizzazione delle tariffe.
7 Una città a misura di bambino, inclusiva e solidale
Investire sulla infanzia è una priorità. Infatti da una parte investiamo nel primo vero momento formativo dei bambini, dall’altra aumentiamo le opportunità lavorative dei loro genitori.
La scuola è il momento fondamentale della formazione e della crescita, il laboratorio dove si crea e si forma il futuro. La nostra idea di scuola è quella di un luogo inclusivo, aperto a tutti, dove si sta bene, che offre opportunità uguali per tutti, non lasciando indietro nessuno.
La scuola è una priorità, una finestra sul domani. E a Matera la sfida è forte. Una scuola bella, aperta a tutti, dove si sta bene, si cresce con gli altri, si superano differenze e disuguaglianze e si impara a essere cittadini autonomi e consapevoli di essere membri di una comunità, è ancora l’obiettivo che dobbiamo inseguire, tutti insieme.
Modifichiamo il regolamento di iscrizione, prevedendo la possibilità di iscrivere e accogliere i figli fuori dal comune di residenza, più vicino a nonni o luoghi di lavoro. Prevediamo una revisione flessibile dello stradario, in base al quale si assegnano le scuole di riferimento, considerando le diverse classi di leva anagrafica e la modifica della composizione numerica e sociale della città.
7.1 Sostegno ai servizi all’infanzia, da zero a sei anni
I posti negli asili nido comunali di Matera sono 200 su una popolazione potenziale di circa 1.500 bambini tra 0 e 3 anni (siamo intorno al 15%). A questi, negli ultimi 3 anni, si sono aggiunti i circa 30 posti annui assicurati dalla sperimentazione del sistema del voucher presso strutture private accreditate.
Nel 2014, forse a causa dell’alta quota di partecipazione delle famiglie, si è proceduto alla riapertura della possibilità per le famiglie di fare domanda in corso d’anno perché alcuni dei 200 posti erano vacanti. Sulla base di questi dati di tendenza la nostra città non sarebbe in grado di approcciare il raggiungimento degli obiettivi del 33% neanche nel 2020!
Proponiamo di sviluppare l’economia sociale anche ottimizzando il grado di copertura a carico delle famiglie, potenziando le politiche a favore delle associazioni e del volontariato e costruendo un nuovo welfare locale che si pone come leva per affrontare le questioni aperte della povertà, della marginalità, della disoccupazione giovanile, della bassa partecipazione delle donne al mondo del lavoro.
A Matera la crisi viene gestita da una rete di solidarietà familiare che affonda le radici nella cultura del vicinato e del rispetto reciproco. Si tratta di principi che possono aiutarci a costruire una città a misura d’uomo e di bambino, ma che non possono essere, se non adeguatamente supportati, in condizioni di resistere per sempre all’onda d’urto di una crisi sistemica e strutturale che non ha più nessuna caratteristica congiunturale, anzi tende, inesorabilmente, a diventare endemica.
Il nostro impegno è quello di aumentare l’offerta dei posti negli asilo nido da 0-3 anni anche attraverso una integrazione dell’azione formativa con Università e Conservatorio.
Gli orari degli asili nido devono adeguarsi alla crescente varietà degli orari di lavoro; l’attuale offerta non è più adeguata a sopperire alle esigenze di tutte le famiglie. Le strutture esistenti potrebbero poi essere utilizzate anche per creare centri gioco aperti durante i giorni festivi e con personale qualificato.
7.2 Integrazione delle diverse abilità
Per realizzare concretamente ed efficacemente la piena integrazione delle persone disabili nell’ambito della vita familiare, sociale, scolastica e lavorativa è necessaria una maggiore e più efficace integrazione fra gli interventi di tipo sanitario e gli interventi di tipo sociale.
La rete di servizi deve disporre di strumenti, professionalità e strutture in grado di garantire efficaci interventi di supporto, a livello domiciliare, semiresidenziale e/o residenziale, con l’attivazione e l’utilizzazione delle risorse disponibili sul territorio (pubbliche, private, del volontariato) in un’ottica comunitaria.
L’azione sarà realizzata con la partecipazione ed il coinvolgimento delle associazioni cittadine (v. punto 7.3)
7.3 Associazioni e tempo libero
Le aggregazioni di cittadini sono luoghi privilegiati di socializzazione e partecipazione in cui si realizza pienamente la cittadinanza. Sono una ricchezza su cui il Comune investirà per rendere più ricco, completo e partecipato
Sostenere le associazioni di promozione sociale nell’accesso ai finanziamenti dei Fondo sociale europeo, ai fine di ottenere finanziamenti comunitari per il raggiungimento dei propri obiettivi istituzionali perciò la Regione, Provincia ed il Comuni devono stipulare apposite convenzioni con le associazioni di promozione sociale per lo svolgimento delle attività previste dallo statuto, anche nei confronti dei terzi. Cooperare in parteship con le associazioni a progetti che possono venire finanziati da appositi fondi in tutto o in parte.
Una attenzione maggiore ai bandi della Fondazione per il Sud per estendere cooperative sociali utili all’integrazione dei disabili e alla creazione di lavoro qualificato.
7.4 Matera città universitaria
Il polo universitario è una risorsa preziosa che offre già percorsi di studi strategici per lo sviluppo della nostra città. Occorre sviluppare nuovi assi su cui innestare rapporti strategici tra didattica, ricerca e innovazione, stage aziendali territoriali e sbocchi lavorativi concreti. Per questo lavoreremo per l’attivazione immediata della scuola di restauro e per la dislocazione a Matera della facoltà di medicina in lingua Inglese.
E grande attenzione merita la presenza degli studenti. Nella nostra città molti ragazzi che frequentano l’Università vengono da fuori. I servizi che dobbiamo offrire loro sono un’opportunità per Matera: alloggi, mensa universitaria, casa dello studente, spazi di studio e di socialità, laboratori di ricerca e spazi per il coworking rappresentano anche un segmento economico importante che attende il completamento del campus universitario.
7.5 Tavolo permanente di condivisione e progettazione con il mondo della formazione e dell’educazione
L’offerta educativa e formativa delle scuole va sostenuta, è una ricchezza per tutta la comunità. Siamo convinti che la tipicità della nostra città debba essere conosciuta e studiata soprattutto dai nostri ragazzi in maniera integrata con i programmi scolastici. Per questo il Comune terrà aperto un tavolo con insegnanti, dirigenti scolastici, personale che vive e lavora nella scuola per integrare i programmi con le specificità della nostra città, fino alla autoproduzione di materiali didattici. Anche qui sarà forte l’impegno per intercettare risorse da investire, e la successiva progettazione degli interventi avverrà in collegamento con insegnanti e dirigenti scolastici.
Prevediamo nuovi interventi per il rafforzamento delle competenze di base (italiano, matematica, inglese), il recupero della motivazione, la prevenzione del disagio, l’integrazione degli alunni stranieri. Lavoriamo alla prevenzione della dispersione attraverso un progetto di rete sull’orientamento fin dalla prima media e sul delicato passaggio tra la scuola media e la scuola superiore, ponendo grande attenzione ai casi a rischio. Ampliamo il tempo scuola, per permettere a tutti di viverla non solo come luogo delle conoscenze disciplinari, ma soprattutto della formazione, delle competenze, dell’inclusione.
Nelle scuole superiori occorre poi lavorare alla riduzione degli abbandoni non formalizzati in corso d’anno e nel passaggio tra biennio e triennio, elaborando percorsi didattici personalizzati, lavoro per piccoli gruppi, attività integrative e ampliamento dell’orario scolastico. E, soprattutto nell’area professionale e tecnica, intensifichiamo i collegamenti con il mondo imprenditoriale cittadino.
7.6 Invecchiamento attivo
L’attuale offerta dei servizi risulta complessivamente insufficiente e non rispondente in maniera adeguata ai reali bisogni della popolazione anziana. La scarsa presenza di luoghi di aggregazione, di spazi verdi, di contenitori culturali e di svago, di servizi diversificati, non rende l’anziano protagonista e soggetto attivo nella vita sociale e non ne favorisce né l’autonomia né la valorizzazione.
La mancanza una rete adeguata di interventi di cura e di assistenza per situazioni di non autosufficienza personale e familiare sono spesso causa di istituzionalizzazioni improprie.
I servizi offerti sono standardizzati, poco flessibili rispetto ai bisogni. Tuttavia, accanto ad un discorso quantitativo dei servizi e delle prestazioni, si riscontra da parte degli stessi cittadini una forte richiesta di qualità dei servizi, dei programmi, dei contenuti e delle prestazioni offerte.
Obiettivo prioritario è la tutela della qualità della vita della persona anziana, che si traduce in primo luogo nella tutela dal rischio della dipendenza funzionale attraverso la promozione di
• Politiche che valorizzino il ruolo sociale della persona anziana
• Politiche di integrazione e partecipazione alla vita della comunità al fine di sostenere e sviluppare l’autonomia della persona anziana
• Politiche sociali volte a riconoscere il diritto dell’anziano nella scelta del proprio luogo di vita
• Politiche di sostegno alle famiglie con anziani non autosufficienti bisognosi di assistenza a domicilio e in generale quelle che assumono compiti di cura
• Sistema di Servizi ed Interventi innovativi e diversificati
• Politiche integrate ed interdisciplinari (sanitaria, culturale e tempo libero, trasporto, abitative, fiscali etc.)
• Integrazione socio-sanitaria dei servizi domiciliari, residenziali e semiresidenziali
• Sportelli unici di accesso alle prestazioni
L’era del digitale nella quale stiamo vivendo sta creando la nuova categoria di analfabeti digitali soprattutto tra la popolazione anziana. In collegamento stretto con sistema scolastico, formazione professionale, servizi per l’impiego, reti civiche delle iniziative per l’educazione permanente degli adulti, infrastrutture culturali, imprese, associazioni (culturali, del volontariato sociale, del tempo libero, delle famiglie) e università, proporremo dei percorsi per la cittadinanza digitale rivolti ai centri anziani.
7.7 Addizionale Irpef
Riporteremo la soglia di esenzione dell’addizionale IRPEF allo scaglio di 15.000 €.
7.8 Integrazione e formazione badanti
Presenza in Matera città di almeno 1500 immigrate provenienti da Romania, Albania, Bulgaria, Ucraina e Polonia che accudiscono i nostri anziani. Per loro si impone una attività sui propri diritti sulla conoscenza minima della lingua e sulle norme igieniche a protezione della salute loro e della persona accudita.
8 Un inestimabile patrimonio a disposizione di tutti
L’identità locale di Matera è intimamente legata ai Sassi che costituiscono uno straordinario patrimonio storico-culturale non solo per la comunità locale, ma per l’intera umanità , e sono l’anima stessa della città, in grado di esprimere la propria influenza e capacità testimoniale in un orizzonte globale, che travalica i confini nazionali. Tale condizione costituisce la grande opportunità di Matera che valorizzando i Sassi, e cioè la propria intima identità, ha l’opportunità di promuovere l’immagine della città e l’internazionalizzazione dell’economia locale.
L’azione dell’amministrazione sarà quella di togliere la cultura di Matera dal preteso primato intellettuale di pochi e restituirlo alla collettività dei cittadini.
8.1 La Cultura è di tutti
L’Unesco definisce la cultura “come l’insieme degli aspetti spirituali, materiali, intellettuali ed emozionali unici nel loro genere che contraddistinguono una società o un gruppo sociale. Essa non comprende solo l’arte e la letteratura, ma anche i modi di vita, i diritti fondamentali degli esseri umani, i sistemi di valori, le tradizioni e le credenze”
Noi siamo pienamente d’accordo con tale definizione tanto più perché la cultura di Matera è quella dell’autenticità e dell’essenzialità.
Vogliamo che questo tipo di cultura che ha affascinato i commissari sia alla base della Capitale Europea del 2019. Vogliamo coinvolgere tutti i materani in un percorso di condivisione e compartecipazione all’evento.
Pertanto procederemo ad una riflessione attenta dei progetti previsti nel Dossier di candidatura e alla sua integrazione da parte di coloro che hanno costruito la città ed i suoi saperi di base. Ma anche di coloro che amano cimentarsi con la promozione sociale ed economica della città.
8.2 Arrivare al 2019
In questi anni occorre attivare con efficacia le azioni previste dal Dossier, essendo anche pronti a rivederle in funzione di un maggiore coinvolgimento dei cittadini.
E’ importante attivare da subito le progettualità previste e finanziate nel dossier che ancora sono ai blocchi di partenza e per le quali vi è una concreta possibilità di disimpegno delle risorse.
Bisogna porsi il problema nella gestione delle attività culturali presenti nel dossier al rapporto tra lavoro e cultura, al profilo culturale delle professioni che saranno promosse nel e dal programma attuativo perchè il tema centrale è sia difenderlo, ma, soprattutto qualificare il lavoro. Dall’artigiano all’imprenditore del salotto, all’agricoltore e così via.
Il Dossier quando propone scuole di desing non può ignorare quel che dice la Rettora dell’UNIBAS
quando parla di volontà dell’università di stare nella sfida per l’uscita dalla crisi di e per lo sviluppo del Mezzogiorno e della Basilicata. Per queste ragioni accetta di essere il referente di una qualificata committenza sociale e ovviamente culturale da parte della ECOC.
In questo modo si difende il rapporto tra sapere e lavoro, perché nessuno può ignorare che la cultura permea il lavoro oggi e soprattutto di domani.
Ecco perché proponiamo una scuola ed una Università in cui, sapere e lavoro devono alternarsi molto più di prima. Basta con una visione riduttiva della visione crociana e gentiliana della scuola che porta ad escludere il lavoro, a lasciarlo fuori dall’interesse educativo generale.
Nel Dossier la città si deve mobilitare perchè il tema cultura e lavoro ridiventi un tema centrale nella società lucana e questo rapporto trovi una nuova base culturale e strutturale nei suoi progetti da piegare a questa imprescindibile esigenza che decide da che parte ci dirigiamo nel futuro aperto di cui parliamo.
Le azioni infrastrutturali e quelle sulle risorse umane per essere efficaci, debbono essere necessariamente attivate per tempo: noi ci impegneremo da subito per dare all’evento del 2019 la giusta preparazione in termini di infrastrutture e di risorse umane, lavorando con la Fondazione, la Regione e tutti gli altri enti.
Andrà rivisto il rapporto tra la fondazione ed il Comune, in termini di dotazione umana, di governance e di autonomia.
8.3 Riscoperta dei Mestieri e valorizzazione delle tradizioni
La cultura è soprattutto trasformazione dei saperi e delle competenze. Matera ha un giacimento di competenze legato ai mestieri e ai prodotti tradizionali.
– produzioni di saperi locali: quali le tecniche del restauro, saperi artigianali, produzioni tipiche, ecc.;
– produzioni artistiche: attraverso esposizioni d’arte stabili (museo diffuso) ed esposizioni temporanee ed eventi con ricorrenze cicliche (festival, rassegne, ecc.);
– produzioni nel campo dell’entertainment, dello spettacolo e della comunicazione: teatrali, cinematografiche, e audiovisive.
Vogliamo procedere ad una riqualificazione dei mestieri per renderli uno degli elementi di promozione qualificante per il futuro di Matera e, al tempo stesso, una concreta opportunità di lavoro e di sviluppo. Per fare ciò bisogna puntare sulla Qualità.
L’enogastronomia lucana, insieme alle emergenze architettoniche e paesaggistiche spesso uniche al mondo, ci hanno portato l’anno scorso, 579mila turisti, tanti quanti erano gli abitanti al 31 dicembre 2013, possiamo ormai dire che, per la prima volta, ad ogni residente corrisponde più di un visitatore che si ferma per un giorno e mezzo. Quest’anno anche grazie alla visibilità offerta dall’essere scenografia il cineturismo ha incrementato i visitatori, forse più escursionisti che turisti. Naturalmente le ricadute immediate sulla filiera dell’ospitalità sarebbero altre se solo le 808 strutture ricettive di cui la Basilicata dispone facessero un balzo in avanti, ad esempio, nel settore dell’agriturismo di qualità, quello a cinque soli, nel quale siamo appena all’inizio. Ampliare il turismo rurale e quello delle aree interne, oltre all’industria balneare, che richiama il 63% delle presenze turistiche regionali, e lo sviluppo di diverse attività di svago e sportive, a partire dalla qualificata presenza dei centri velici. Con una maggiore ricettività di qualità ed accessibile la cifra dei turisti e non degli escursionisti, potrebbe superare il milione già nel prossimo triennio!
9 Sinergia, trasparenza ed onestà per realizzare azioni concrete
Per realizzare un programma di mandato che renda effettivamente disponibili per i cittadini gli obiettivi indicati è necessaria una pubblica amministrazione all’altezza della sfida: efficace, efficiente, trasparente. Per questo il Comune di Matera deve darsi obiettivi da perseguire in parallelo ai programmi e alle singole politiche e che sono, al tempo stesso, obiettivi di efficienza ed efficacia per l’Ente e prerequisiti fondamentali affinché i cittadini possano “toccare con mano” i risultati conseguiti dall’azione amministrativa, non solo in termini di numeri ma come impatto concreto e tangibile nella propria vita quotidiana intesa anche come relazione con un Comune amico.
Lavorare cioé nella direzione dell’efficacia, dell’efficienza e della trasparenza significa, per noi, metter mano alle risorse e all’organizzazione dell’Amministrazione rendendola una struttura snella e performante, capace di affrontare le sfide che provengono dall’esterno, risolvere le criticità e i problemi e raccogliere le professionalità, le competenze e le opportunità per trasformarle in risorse a favore dei progetti e dei programmi che OSIAMO presentare.
Per fare questo è fondamentale agire all’interno, ma anche verso l’esterno, generando un circuito virtuoso di sinergie e di relazioni professionali che facilitino il passaggio di informazioni, competenze e know how tra interno ed esterno dell’organizzazione comunale.
Occorre costruire un’Amministrazione capace
– di osservare e ascoltare I bisogni della collettività per essere in grado di dare risposte tempestive e coerenti;
– di proporre opportunità e di cogliere occasioni secondo una visione che guarda al sistema città come obiettivo di lungo periodo prima e dopo il 2019;
– di guardare avanti e dare concretezza alla progettazione del DOSSIER “Open Future” attraverso sperimentazioni e scambi con altre realtà e altri territori;
– di essere al servizio del cittadino mantenendo e consolidando la propria autorevolezza ed aumentando il grado di civicità e consenso.
Un’amministrazione, cioè che guarda con empatia alla situazione in cui vivono i propri cittadini, le imprese, le associazioni di rappresentanza ed il volontariato diffuso, facendo proprie le problematiche delle famiglie ed affrontando le sfide e la complessità in modo costruttivo e con la capacità di impiegare le risorse dei Fondi Europei in modo più produttivo e trasparente.
9.1 Un rapporto sinergico con la Regione
L’adozione del ciclo delle performance anche da parte del Comune di Matera consentirà una maggiore EFFICIENZA nella spesa dei fondi europei e nella individuazione delle eventuali responsabilità quando una parte di esse vanno restituite. L’attuale rapporto non ben strutturato tra gli apparati amministrativi ha comportato la necessità di rimodulare LE RISORSE COMUNITARIE 2007-2013.
Si sono dovute spostare risorse da tre Assi che avevano maggiore ritardo ad altri Assi che invece hanno, ad oggi, realizzato una migliore performance realizzativa. La riprogrammazione proposta prevede, infatti, spostamenti di risorse tra Assi, che ammontano a complessivi 67,6 meuro pari a poco meno del 10% dell’intero importo.
La rimodulazione è avvenuta attraverso tre manovre: a) un incremento molto sostanzioso dell’Asse I – Accessibilità (+29,8%) e dell’Asse Inclusione Sociale (21,7%); b) un incremento meno sostanzioso degli Assi IV (Beni culturali e naturali) e VII Energia e sviluppo sostenibile; c) un decremento molto forte dell’Asse V°.
Sono questioni di primaria importanza per lo sviluppo perché ad esempio l’asse Accessibilità che incrementa il finanziamento del + 29,8% riguarda l’asse Adriatico-Ionico Statale Bradanica e collegamento alla SS 106 in direzione Matera Taranto-Gioia Tauro.
Per l’accessibilità su ferro si tratta dei lavori di rinnovo binari sulla tratta Venusio – Matera Sud della linea FAL Bari-Matera in fase di completamento. Acquisto treni e autobus FAL. Le maggiori criticità si realizzano sulla Qualificazione delle strutture e dei servizi logistici regionali. Nuovi Bandi a sportello per il sostegno allo start up e allo spin off e Bando Pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a fallimento di mercato finalizzato al superamento del digital divide” (cofinanziato sia da fondi FESR che FEASR. Vi sno poi i Pacchetti integrati di Offerta Turistica” (PIOT) che sono stati candidati da parte di imprese del settore turistico per un totale di 296 progetti di investimento, per una richiesta di contributo complessiva pari a circa 59 milioni di euro. I progetti istruiti rientranti nella dotazione finanziaria ammontavano a 163, per un importo finanziabile pari a circa 34 milioni di euro. Al tempo stesso a marzo 2015 si registrano notevoli “economie”, a fronte di revoche o rinunce; infatti risultano attuabili e/o in corso progetti per circa 24,8 milioni di euro per cui è stata attivata un’ulteriore procedura negoziata che ha consentito di selezionare ed ammettere a finanziamento ulteriori 43 operazioni di cui 9 progetti del PIOT Matera e collina Materana (per un totale di circa 5 milioni di euro) nell’ambito dell’Accordi di Programma dei “Pacchetti integrati di Offerta Turistica” (PIOT) in grado di consolidare l’offerta turistica delle risorse naturali e lucane. Il progetto su cui spendere i Fondi Europei è importante tanto quanto gli strumenti per realizzarlo. Formare la P.A. e i nuovi quadri
amministrativi. Altro elemento culturalmente sensibile in questa fase di crisi è costituito dai Trasferimenti Regione-Comune relativi alla spesa Sociale e al welfare.
9.2 Snellire le procedure
Ridefinire i regolamenti comunali spostando i controlli dalla fase ex ante a quella ex post, ritardando anche dal punto di vista organizzativo la macchina amministrativa dove la legge lo consente. L’Amministrazione Comunale si impegnerà a coordinare e non duplicare controlli che oggi vengono fatti da uffici diversi (Collegamento con la Smart city)
9.3 Ristrutturazione
Avvicinare l’Amministrazione ai cittadini e alle imprese significa anche stabilire un patto sulla qualità.
Implementare il progetto qualità secondo uno schema che preveda una correlazione logico-sinergica fra tutti gli strumenti in campo. Fissare un piano di lavoro in tempi capaci di assicurare un ‘ciclo continuo della qualità’ nella gestione delle attività e per consentire miglioramenti progressivi della qualità dei servizi nei tempi previsti dalla carta dei servizi.
Un modo per mettere a valore l’ascolto degli utenti e il loro contributo al miglioramento delle performance organizzative.
Per quanto riguarda l’accesso fisico e telefonico l’obiettivo individuabile è relativo al solo mantenimento degli standard quantitativi di servizio. Miglioramento negli standard di qualità e nel livello di soddisfazione dei cittadini.
Per quanto riguarda invece lo sviluppo del canale telematico l’obiettivo è un progressivo spostamento del baricentro dell’accesso alle informazioni e ai servizi garantendo maggiore efficienza, semplificazione, trasparenza e riduzione ulteriore dei costi delle transazioni.
Inoltre, con lo scopo di favorire le imprese nella loro attività, si lavorerà per ridurre gli oneri amministrativi ed i tempi a loro carico.
Riduciamo gli sprechi: vogliamo introdurre gradualmente, dove possibile, l’utilizzo di sistemi liberi per le attrezzature informatiche comunali, in particolare programmi open source gratuiti che sostituiscano le costose licenze Microsoft e affini per programmi di cui nella maggior parte dei casi si può fare a meno. Una licenza d’uso per Word costa circa 300 euro, Windows 120 euro, ma si possono utilizzare senza problemi programmi gratuiti come ad esempio OpenOffice e Linux.
Si istituirà l’Ufficio Sassi e si procederà ad una revisione della dotazione organica per poter gestire al meglio l’evento del 2019
9.4 Ciclo di gestione della performance,
Il Comune rappresenta una comunità cioè l’insieme dei cittadini e delle cittadine che abitano sul suo territorio, all’interno quindi dei suoi confini si definisce Ente Locale perché decide come organizzarsi, agire e cosa fare per rispondere alle richieste e agli interessi della popolazione. Naturalmente le decisioni vengono prese nel rispetto delle leggi e degli interessi nazionali, in linea con i principi costituzionali. Per descrivere la sua missione ogni triennio costruisce un Piano delle Performance come ambito in cui l’Ente esplicita gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e, quindi, i relativi indicatori e valori programmati per la misurazione e la valutazione dei risultati da conseguire.
Se ad esempio si pone l’obiettivo di rafforzare la dimensione di comunità per far vivere ai suoi cittadini una vita serena allora dovrà investire in welfare e protezione sociale. Sostenere l’autosufficienza di anziani e disabili. Aiutare le famiglie nella cura dei propri cari. Tutelare le fragilità e prevenire le devianze. Creare una comunità integrata che valorizzi diversità, multiculturalismo, rispetto reciproco, osservanza di regole, luogo per relazioni di convivenza civili, pacifiche e rispettose. Investire nelle politiche per l’integrazione e la coesione sociale, per la sicurezza urbana e sociale.
Se poi pensiamo al ruolo di Capitale Europea della Cultura deve:
– mantenere un livello di proposte e di iniziative volte alla promozione e diffusione delle pratiche sportive;
-consolidarsi come città vivace e attrattiva, che offre molteplici opportunità per vivere il tempo libero;
– promuovere, attraverso cultura e sport, benessere, educazione e integrazione, la valorizzazione del proprio capitale umano;
– offrire un sistema culturale di alto livello, costituito da eventi e manifestazioni per i cittadini materani. Investire sulla formazione precoce (nidi) e sull’istruzione lungo l’intero arco della vita e sulla ricerca.
Questi obbiettivi insieme ad altri di competenza del Comune sono misurati ogni anno sia in termini personali e sia in termini organizzativi e su questa base ciascun dipendente viene riconosciuta la retribuzione di risultato.
Questo programma è il frutto di una sostanziale convergenza delle attività politiche che in fase preelettorale hanno caratterizzato le iniziative di Nicola Benedetto e Angelo Tortorelli. Considerato che i contenuti del programma successivamente validato con il contributo della cittadinanza, sono stati ritenuti esaustivi, si precisa sin d’ora, che lo stesso sarà confermato in caso di ballottaggio. Pertanto tutte le liste appartenenti alla coalizione si impegnano a non porre in essere alcun apparentamento.