“Come era prevedibile in materia energetica il governo Renzi conferma la scelta verticistica che cancella nella sostanza le competenze delle Regioni. E’ quello che appare di tutta evidenza dalle lettura del decreto ministeriale del 25 marzo 2015 che attua le previsioni dell’articolo 38 dello ‘sblocca Italia’”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (FI), componente della Commissione Bilancio della Camera. “ In sostanza se non ci sarà l’intesa tra Stato e Regioni in materia di rilascio di titoli concessori unici (art. 17 del ‘dm’ del 25 marzo 2015) si darà corso ad un procedimento sostitutivo che può travalicare le posizioni delle Regioni. Uguale sostituzione delle competenze regionali si realizza con la previsione del comma 3 dell’art.7 del decreto richiamato, laddove si prevede che l’ufficio minerario (UNMIG) potrà autorizzare le attività finalizzate a migliorare le prestazioni degli impianti di coltivazione di idrocarburi ,compresa la perforazione, la reiniezione di acque di strato, se effettuate a partire da opere esistenti e nell’ambito dei limiti di produzione dei programmi già approvati. Si potranno dunque aumentare le capacità produttive degli impianti esistenti senza altri atti autorizzatori da parte delle autorità locali, Regione compresa. Il decreto attuativo e’ solo la conferma dell’impianto centralistico che il governo Renzi ha voluto costituire in materia energetica travalicando le competenze delle Regioni e delle autorità locali. Chi aveva continuato a raccontare la centralità della Regione sia in materia di rilascio di autorizzazioni minerarie che in materia di limiti quantitativi degli impianti esistenti – conclude Latronico – se ne deve fare una ragione”.