Giovedì 14 maggio 2015 alle 12, nella Biblioteca “Vanni Scheiwiller” del MUSMA si terrà la conferenza stampa di presentazione della Notte europea dei Musei 2015 alla presenza dell’avv. Raffaello De Ruggieri, Presidente della Fondazione Zetema, del Maestro Piero Romano, Direttore del Conservatorio “E.R. Duni” di Matera, del Maestro Fabrizio Festa, Docente di Composizione Musicale Elettroacustica del Conservatorio “E.R. Duni” di Matera, e di Mariella Larato, presidente dell’Impresa culturale Synchronos.
Il 16 maggio 2015 torna la Notte europea dei Musei e il MUSMA apre gratuitamente i suoi cancelli ai visitatori, dalle 20 alle 24, per trascorrere una notte illuminata dalle arti.
Iniziativa promossa a partire dal 2005, la Notte dei Musei è l’unica manifestazione europea che si tiene contemporaneamente nei quaranta paesi firmatari della convenzione culturale del Consiglio d’Europa e permette di visitare gratuitamente circa 3400 musei europei in un orario insolito, dal tramonto alle prime ore della notte, per scoprirli e (ri)scoprirli attraverso mostre, serate a tema, concerti, proiezioni, spettacoli teatrali.
Protagonista della Notte 2015 del MUSMA sarà uno dei principali linguaggi artistici del nostro tempo: la video arte, accompagnata, per l’occasione, da performance musicali dal vivo.
Il linguaggio del video e quello della musica sono, oggi, le forme più interessanti della contemporaneità, proprio perché danno vita a nuove forme sperimentali e sinergiche capaci di raggiungere direttamente il pubblico.
All’ormai consolidato sodalizio tra il MUSMA e MaterElettrica, l’ensemble della scuola di Musica elettronica e applicata del Conservatorio “E. Duni” di Matera, diretta dal maestro Fabrizio Festa, si unisce quest’anno il DAR, il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna con i video selezionati dalla Professoressa Silvia Grandi.
Le installazioni video e le composizioni musicali trarranno forza dalle opere e dagli spazi del seicentesco Palazzo Pomarici, trasmettendo, a propria volta, nuova linfa ad un Museo in costante crescita.
Dalle 20 alle 24 i visitatori avranno la possibilità di aggirarsi, accompagnati dalla luce della luna e delle stelle di primavera, tra le opere della collezione permanente e di addentrarsi nel percorso della mostra temporanea “¡Mira! Ortega a Matera”, un viaggio alla scoperta degli anni in cui l’artista spagnolo José Ortega visse nella città dei Sassi.
Negli ipogei, nei cortili, nelle sale del Palazzo al potente impatto delle opere di scultura si uniranno immagini e suoni: un connubio di diversi linguaggi artistici per costruire una nuova visione del museo, non più struttura statica e immutabile ma organismo vivo perché in continuo movimento e trasformazione.
Il primo ipogeo di Palazzo Pomarici si accenderà con immagini e suoni, grazie a DRAFT 02, un progetto di Silvia Grandi, docente di Fenomenologia dell’arte contemporanea presso il DAR Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e Fabrizio Festa, Docente di composizione musicale elettroacustica presso il conservatorio “E. Duni” di Matera.
DRAFT è un progetto nato nel 2010, che, riprendendo il significato letterale inglese di “bozza”, indica qualcosa di variabile, improvvisato e soprattutto inedito, come le musiche appunto composte di volta in volta da musicisti diversi sulle immagini di video d’arte.
DRAFT 02. Performing Videoart & Music si presenta per la seconda edizione con un nuovo gruppo di video artisti selezionati da Silvia Grandi – Michele Bernardi, Silvia Camporesi, Rita Casdia, Audrey Coïaniz, Patrizia Giambi, Marcantonio Lunardi, Marco Morandi, Christian Niccoli, Giovanna Ricotta, Saul Saguatti – che propongono altrettanti video d’arte sui quali i musicisti selezionati da Fabrizio Festa, – Massimo Bonuccelli, Raffaele Bonuccelli, Marco Carmentano, Gianpaolo Cassano, Antonio Colangelo, Roberto Di Bello, Fabrizio Festa, Maria Vincenza Franco, Bruno Friolo, Marcello Laquale, Gianpaolo Lomurno, Mirko Macina, Davide Pantaleo, Lucia Patrono, Francesco Rondinone, Andrea Salvato, Costantino Temerario, Donato Tranquillino, Manuel Tricarico – hanno creato per l’occasione sonorità e musiche inedite, adatte ad interpretarne le immagini arricchendole di spessore emotivo. La regia del suono è affidata ad Antonio Colangelo.
I video scelti rappresentano diverse modalità e linguaggi espressivi della frontiera del video, al fine di non creare un tappeto visivo omogeneo, ma una compagine di video spesso dissimili tra loro: dal genere filmico-narrativo alla reinterpretazione del documentario, dall’animazione digitale e in stop motion alla gestualità performativa.
DRAFT 02 è incluso nel Festival, con il quale il Conservatorio “Duni” celebra i cinquant’anni dalla sua fondazione.
A partire dalla Notte dei Musei e fino al 21 giugno 2015, il VII ipogeo e la sala 7 del MUSMA ospiteranno ARType. Archetipi della videoart, una rassegna di video, curata da Guido Bartorelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Stefania Portinari, docenti nelle università di Bologna, Padova e Venezia.
Il progetto nasce dall’esplorazione, attraverso lo sguardo dell’arte, di alcuni archetipi, elementi primordiali della cultura umana. Il neologismo a cui si ispira il titolo di questa mostra è dato infatti dall’accostamento dei termini “arte” e “archetipi”, nella loro variante anglofona, e si lega alla convinzione che il linguaggio sperimentale del video d’artista rappresenti una via d’accesso privilegiata per osservare la complessità del mondo d’oggi.
I curatori hanno selezionato le opere di diciotto artisti italiani contemporanei – Rebecca Agnes, Sergia Avveduti, Basmati, Filippo Berta, Bianco Valente, Botto & Bruno, Silvia Camporesi, Luca Coclite, Audrey Coïaniz, Michael Fliri, Kensuke Koike Marcantonio Lunardi, Virginia Mori, Bruno Muzzolini, Christian Niccoli, Giovanna Ricotta, Natalia Saurin, Danilo Torre – raggruppandole in sei archetipi, divisi in due ambienti immersivi di proiezione che saranno allestiti negli spazi di Palazzo Pomarici: il rito, il gioco, il territorio, il gesto, il viaggio, il sé.
Un avvenimento, quello del 16 maggio, deciso dal Consiglio d’Europa, esattamente dieci anni fa, per sensibilizzare un pubblico sempre più vasto alla conoscenza della ricchezza di un patrimonio culturale «così vicino, ma che appare spesso lontano ed estraneo».
Aprire simultaneamente le porte dei musei europei, per contribuire, insieme, alla costruzione di un’Europa della cultura, un’Europa che sia ogni giorno più consapevole delle proprie potenzialità di migliorare la realtà, è questo lo scopo principale della Notte europea dei Musei.