Mezz’ora dopo la mezzanotte nell’ospedale di Larino, in provincia di Campobasso, il cuore di Vincenzo Cosco si è fermato. Un nuovo giorno sta per cominciare ma il 9 maggio 2015 comincia con una brutta notizia anche per gli appassionati di calcio della città dei Sassi. E’ morto all’età di 51 anni Vincenzo Cosco, il tecnico che nella stagione 2013-2014 ha guidato il Matera calcio in serie D conquistando la storica promozione in Lega Pro. Cosco si è spento dopo aver lottato a lungo con un cancro. Vincenzo Cosco lascia la moglie Silvana e due figli, Luigi e Gaia. Era stato lo stesso Cosco ad annunciare ai media il ritorno della terribile malattia che lo aveva già costretto ad abbandonare il mondo del calcio nella stagione 95-96. Diciotto anni fa era riuscito a vincere la partita più difficile, nell’ultimo Natale era stato costretto a fermarsi mentre guidava la Torres, club che lo aveva scelto dopo la nuova impresa ottenuta con il Matera calcio.
Nato a Santa Croce di Magliano il 12 gennaio 1964, Cosco ha disputato una buona carriera da calciatore giocando anche in serie C2 con la Vastese e disputando campionati con Campobasso, Termoli, Castel di Sangro, Turris Santa Croce ed Aurora Ururi. Il primo stop per motivi di salute arriva nella stagione 1995-96: Cosco deve fermarsi per sconfiggere il cancro. Vince la sua sfida più difficile e comincia la carriera da allenatore. Parte con la Turris e poi allena Bojano, Termoli, Isernia, Pro Vasto, Val di Sangro, Gela, Paganese, gli ungheresi del Sopron, Pro Patria, Campobasso, Andria, Matera e Torres, conquistando diverse promozioni tra cui anche quella dalla D alla Lega Pro con la squadra del patron Saverio Columella. Nell’ultimo periodo natalizio Cosco annuncia che dovrà fare i conti di nuovo con la terribile malattia. Lascia la Torres a metà campionato e torna a curarsi per tentare di ripetere l’impresa di diciotto anni fa. Il Matera calcio scende in campo con la maglia “Cossco non mollare”, il tecnico ci prova, lotta con tutte le sue forze ma dopo quattro mesi il cancro prevale. Cosco vola in Paradiso, ciao Special Wolf! I funerali si terranno domenica 10 maggio a Santa Croce di Magliano.
Michele Capolupo
Alla famiglia di mister Cosco vanno le condoglianze del direttore responsabile di SassiLive.it Michele Capolupo, del collega Carlo Abbatino e della redazione del portale di informazione www.SassiLive.it.
Per ricordare Vincenzo Cosco riportiamo di seguito lettera aperta inviata dall’allenatore molisano alla città e ai tifosi del Matera calcio il 16 giugno 2014, dopo aver concluso la sua esperienza nella città dei Sassi con la promozione dalla D alla Lega Pro
Ho contribuito a scrivere una pagina importante del Matera Calcio e di questo ne vado fiero. Ricorderò per sempre l’annata alla guida del club biancoazzurro. Sono orgoglioso di aver reso felice una città intera, la gloriosa Matera, che è un vanto per tutta l’Italia, vista la sua preziosa storia e cultura, che si respirano nel suo centro storico.
Ho vissuto per poco meno di un anno a Matera, dove mi sono trovato benissimo. Sono arrivato lo scorso mese di luglio in punta di piedi, all’inizio c’è stata un po’ di incomprensione e, forse, anche di scetticismo nei miei confronti e, con molta probabilità, il periodo in cui sono stato lontano è stato utile a tutti.
Sono tornato il 7 gennaio 2014 alla guida del Matera, in una situazione peraltro molto difficile. Nei cinque mesi della seconda parte del campionato abbiamo raggiunto dei risultati sorprendenti (12 vittorie, un pareggio e due sole sconfitte per un totale di 37 punti in 15 gare nel girone di ritorno, per un totale di 55 punti nelle 25 partite della mia gestione), che ci hanno consentito di chiudere al primo posto il difficilissimo girone H della serie D, anche e soprattutto grazie alla maturità dei tifosi biancazzurri.
Abbiamo remato tutti nella stessa direzione, si è creata una forte sinergia tra squadra e tifoseria, che non ha fatto mai mancare il proprio supporto. In tantissimi hanno deciso di seguirci nella partita della svolta, a Marcianise, e ho ancora negli occhi lo spettacolo della partita contro il Manfredonia, quando oltre diecimila spettatori hanno festeggiato con noi e, poi, si sono recati tutti in piazza, con un ordine e una educazione mai viste in Italia, ma con un entusiasmo travolgente. È stato lo spot più bello per Matera, candidata a ‘Capitale Europea della Cultura 2019’.
Sono stati mesi bellissimi, perché vincere un campionato in piazze esigenti e affamate di calcio, come quella di Matera, non è mai semplice. Quando ci riesci, dunque, l’emozione è fortissima.
Non nego che, quando sono tornato a gennaio, avessi un pizzico di timore, perché i tifosi nella prima parte del campionato, nonostante i buoni risultati (18 punti in 10 partite), non avevano capito la mia vera natura. Il timore, però, è passato appena rimesso piede allo stadio, perché ho subito percepito che si era creato attorno a me un sano, ma vincente, entusiasmo. I supporter e l’intera città non ci hanno fatto mai mancare il proprio apporto e supporto, nemmeno dopo la pesante sconfitta casalinga nel derby contro il Francavilla. In quel momento ho capito che avremmo vinto il campionato.
Ci sono dei momenti che non dimenticherò mai: l’affetto dei tifosi, della città, il clima dell’ultima partita contro il Manfredonia, la premiazione in Comune del sindaco Adduce. Resteranno nei miei ricordi anche tutte le persone che mi hanno fatto sentire il proprio sano e disinteressato affetto: quello degli amici veri. Sarebbe lungo elencare tutti coloro che sono stati importanti in questi mesi, ma non posso dimenticare l’amicizia nata con il massaggiatore Pasquale Smaldone e con tutto lo staff medico e sanitario. Ringrazio, ovviamente, anche tutti i calciatori, protagonisti della cavalcata vincente e, anche, coloro dello staff, il cui lavoro è stato importantissimo, che hanno condiviso la prima parte della stagione, decisiva, ai fini della vittoria del campionato.
Avrei voluto scrivere altre pagine di storia biancazzurra, ma il calcio è bello anche per questo. Un saluto a tutti i cittadini di Matera e, in particolar modo, a tutti gli sportivi e i tifosi della gloriosa ‘Città dei Sassi’. Spero che possiate rivivere i momenti che abbiamo condiviso insieme nella storica stagione 2013/2014.
Vincenzo Cosco
allenatore del Matera 2013/2014
Il ricordo di Carlo Abbatino
Vincenzo Cosco ossia lo sportivo, l’allenatore, e prima di ogni cosa l’uomo, il marito, il padre ha salutato la vita terrena per assurgere nell’alto dei Cieli accompagnato certamente dalla figura santificata e santificante di Padre Pio a cui era particolarmente e intensamente legato, per giungere al supremo valore assolto: Dio. L’ho conosciuto, in virtù della mia professione di giornalista, grazie al presidente del Matera calcio Saverio Columella che lo ha posto alla guida tecnica della squadra, sempre dinamico, disponibile, eccellente nei rapporti umani. E’ stato colui che ha “traghettato” il Matera alla vittoria del campionato di Serie D, successo che ha permesso al Matera di ritrovarsi oggi ad un passo dai play-off per la serie B. Un obiettivo che una volta raggiunto potrebbe rappresentare anche un regalo per il carissimo Cosco. Una persona di cui voglio sottolineare un aspetto che non rientra nei canoni di una intervista generica.Da osservatore attento delle dinamiche umane nel corso di una intervista ho chiesto all’uomo Cosco “come mai nel corso di una partita mentre di solito li allenatori richiamano i giocatori gesticolando a più non posso con le mani lui teneva sempre le mani in tasca” .Mi rispose così: “Carlo mi hai fatto una domanda molto speciale e io ti rispondo con l’intensità del mio animo. Avevo le mani in tasca perché stringevo nelle stesse il rosario”. Lo prende e me lo fa vedere. Era bianco e mi aggiunge: “Sono un devoto e un miracolato di Padre Pio. Pensa che per questa mia devozione ho aggiunto ai nomi dei miei figli anche quello di Pio per il maschietto e Pia per la femminuccia”.
Avevo qualche lacrima agli occhi mentre lui respirava con una certa partecipazione ed emozione. La domanda mi aveva commosso e nella risposta ho ammirato un Vincenzo Cosco con occhi diversi, con questi occhi che cercano di guardare avanti nella vita per coglierne effetti straordinari.
“Caro Carlo- spiegava- mi auguro che un giorno possa presentarti i miei figlioli e la mia carissima moglie”.
Vincenzo Cosco mantenne la parola e il giorno della promozione del Matera in Serie D si presentò nella sala stampa con i suoi carissimi gioielli e con la sua amatissima moglie. Ho parlato con la signora qualche mese fa quando il carissimo Vincenzo Cosco era reduce da un intervento chirurgico. Lasciai alla stessa i miei saluti. Oggi la notizia mi lascia sgomento e mi permette di dire quanto la vita sia preziosa in tutte le sue manifestazioni. Bisogna cogliere l’essenza della vita ed essere umili e Vincenzo Cosco lo era. Occorre essere sempre attivi, comprensivi e soprattutto disponibili al dialogo perché dialogare con gli altri avvicina a quella che io sottolineo sempre la dimensione umana. Ciao carissimo sportivo, allenatore, uomo, marito, religioso di grande spessore e soprattutto padre dei bellissimi figli Luigi Pio e Gaia Pia ai quali va il mio più significativo abbraccio. Abbiate sempre la carica straordinaria di vita di papà Vincenzo e come sul dirsi in termini sportivi “in bocca al lupo” a voi e alla cara mamma.
Carlo Abbatino
R.I.P. grande mister e grande uomo.
Noi tifosi del Matera ti saremo per sempre riconoscenti.riposa in pace grande mister.
La morte di Cosco per tutti i tifosi del Matera lascia un grande dolore. Ci ha lasciato un grande allenatore che ci ha dato tantissima gioia per la conquista della Lega Pro. Sarebbe opportuno che oggi pomeriggio in occasione della partita con l’Aversa il Matera giocasse con il lutto.al braccio. Alla famiglia siamo vicini con immenso affetto in questo crudele momento.
Onore a te grande mister,sarai per sempre nei nostri pensieri,nessuno di noi potra’ mai dimenticare il tuo autentico capolavoro…..riposa in pace.
E’ stato un uomo che, con estrema serietà ed umiltà, ha scritto la storia della Matera calcistica e pertanto resterà per sempre nei nostri cuori. Sentite condoglianze a tutta la sua famiglia a cui voglio ribadire che i grandi Uomini non si dimenticano MAI!!
Non ci sono parole….solo occhi lucidi…..grazie per averci portato in lega pro.unico.
Immenso dolore e sconforto x un grande uomo dai grandi valori umani ed un grandissimo tecnico con carisma e carattere da guerriero. La notizia che non volevamo si é materializzata. Rimarrai nella storia della Matera calcistica e nei cuori di tutti i tifosi, sopratutto quelli che ti erano molto legati come me. Ciao Mister.
R.I.P. grande uomo, persona leale, semplice, piena di entusiasmo, combattivo a cui tutti noi compresi i giocatori hanno stimato e voluto un gran bene……solo una persona come te poteva avere tutto il bene di questo mondo….ci mancherai MISTER…….