Grandissimo successo e numerosa la partecipazione, più di 100 i presenti, all’iniziativa di domenica 26 aprile “Muoviamoci per un mondo migliore” che si è svolta grazie alla collaborazione tra la struttura polifunzionale “Aqvaworld” di Matera e l’ A.S.D. “Matera Cammina” svoltasi al fine di promuovere l’attività motoria, contrastare gli stili di vita sedentari e l’obesità infantile, all’interno della manifestazione podistica sponsorizzata da Aqvaworld “Corritalia 2015”,
Un bellissimo flash mob a suon di musica rilassante ha avviato la splendida e soleggiata giornata in piazza Vittorio Veneto. Dopo alcuni esercizi di riscaldamento eseguiti dai professionisti dello staff di Matera Cammina, si sono attraversati i Sassi, potendone ammirare i suoi meravigliosi scorci paesaggistici ed oltre a calarsi completamente all’interno degli antichi rioni, si è potuto godere appieno dell’esecuzione di altri esercizi nel piazzale di Santa Lucia Alle Malve da cui si ammirava gran parte della murgia materana e che nei secoli addietro era una necropoli di cui oggi è possibile osservare i resti delle numerose tombe scavate nel tufo ed i cui materiali archeologici sono conservati nei magazzini del Museo Ridola di Matera. Ad apprezzare l’iniziativa anche la presenza di tantissimi turisti che incuriositi hanno assistito all’esecuzione degli esercizi complimentandosi dell’operato. Bellissimo lo spirito di condivisione che ha caratterizzato l’intera mattinata, che si è conclusa con una splendida foto di gruppo in via Ridola.
Domenica scorsa, invece, 3 Maggio, è stata la volta di una nuova e suggestiva camminata/escursione rinominata “il percorso del brigante” in ricordo di una storia tramandata negli anni che vedeva protagonista il brigante “Chitarrid” che, a causa dei continui maltrattamenti subìti a causa di un padre violento, iniziò a vagabondare nelle campagne circostanti la grotta e da qui seguirono poi le tante vicissitudini di cui pare Chitarrid fosse stato protagonista e che per moltissimo tempo hanno turbato i cittadini materani.
Partiti dalla chiesa di “S. Maria della Palomba”, interessante complesso costruito a strapiombo sulla gravina e il cui nome, che nel dialetto locale vuol dire “colomba” ha assunto un significato religioso ed evoca lo Spirito Santo, la camminata è poi proseguita verso la suggestiva grotta del sopra citato “Chitarrid” e successivamente è continuata nell’esplorazione della località Murgecchia o piccola Murgia circondata da un paesaggio suggestivo e silenzioso ricco di chiese rupestri, come quella della Madonna della Scordata, un sacello dedicato alla Beata Maria Vergine, protettrice dei derelitti, dei disperati e degli abbandonati: la chiesa è scavata nella roccia e ha una facciata moderna. Seguendo il percorso, si è attraversato un interessante villaggio rupestre con un lungo cunicolo che giunge sul piazzale della chiesa della Madonna delle Vergini che presenta una facciata in tufo che risale al XVIII secolo; l’interno, ad una navata, mostra i segni di continue ristrutturazioni che hanno alterato la struttura ipogea originale. A rendere ancora più interessante la visita in questa caratteristica chiesa è stata l’esibizione canora della cantante Desirè Colangelo che con la sua splendida e calda voce ha nuovamente sorpreso tutti i partecipanti intonando una meravigliosa “Ave Maria”. Sulla strada del ritorno è stato possibile visitare il villaggio Neolitico a forma circolare e osservare la cava da cui si estrae, ancora oggi, il tufo.
Al termine del percorso sono stati eseguiti gli esercizi di stretching e respirazione per rilassare la muscolatura di braccia, gambe e schiena molto sollecitate durante il percorso condotti dalla professionisti Mariella Pisciotta e Francesco Rotondella che li ha supervisionati.
Prossimo appuntamento: domenica 10 maggio con raduno alle ore 9,00 presso Porta Postergola ( più nota come Porta Pistola).
Qui avrà inizio l’attività che proseguirà con una camminata verso Murgia Timone e si concluderà nel piazzale del Belvedere. Da Porta Postergola si scenderà poi verso il torrente Gravina che sarà attraversato per dirigersi verso la chiesetta di Monteverde posta tra la collina della Madonna degli Angeli e la Murgecchia, quasi nascosta da mandorli e fichi d’india. La cappella presenta una facciata in tufo provvista di un campanile, tre finestrelle rettangolari ed un architrave sul quale è scolpito un angelo dalle ali aperte. L’interno, a pianta rettangolare, presenta un altare con al centro l’immagine della Madonna di Monteverde e, sul fondo della cripta, una Crocifissione. Entrambi gli affreschi sono di epoca recente. Si continuerà a camminare verso la chiesa di San Vito in prossimità della quale sarà interessante osservare una cisterna protetta da una cupola di tufo. L’ingresso si presenta a forma di C, dovuto al crollo della parete centrale della volta e poiché era luogo di culto di congregazioni monastiche, proprio sulle pareti di queste absidi, i monaci affiggevano immagini sacre o croci di legno costruite con arbusti del territorio intrecciati tra loro.
Si proseguirà verso la piccola chiesa di Sant’Agnese, a pianta irregolare, corredata da piccole nicchie e dall’ affresco di Sant’Agnese e a circa tre metri dall’ingresso della cripta sarà possibile osservare un sistema di raccolta di acque composto da canalette che convogliavano l’acqua piovana in successive vasche di decantazione fino ad un sistema di cisterne comunicanti tra loro.
Dalla chiesetta si camminerà verso il Santuario di Madonna delle Tre Porte che prende il nome dai tre ingressi, oggi crollati e che, una volta, immettevano in tre oratori, interessante per la presenza di un ambone (prominenza su cui si poggiavano i libri sacri da leggere), croci graffite e affreschi che hanno reso l’ipogeo uno dei santuari più significativi per le comunità pastorali che, un tempo, frequentavano la murgia. Le piccole cascate dello Julio, sulla via del ritorno, “rinfrescheranno” la ormai giunta al termine ricca camminata.
Il rientro in città avverrà ripercorrendo lo stesso tragitto dell’andata o, a scelta, con auto previa organizzazione della persona interessata. Abbigliamento consigliato: tuta, scarponcini, cappello e come sempre non dimenticare una bottiglia d’acqua.