Filippo Massaro, Csail – Indignati Lucani: col pozzo Montegrosso i potentini si renderanno conto cosa significa convivere con il petrolio e morire di tumori.
Chi sa che adesso che avranno a che fare con le attività di petrolio vicino casa i potentini finalmente si renderanno conto direttamente di cosa significa convivere con il petrolio: è il commento del Csail affidato ad una nota a firma del presidente Ing. Filippo Massaro in merito alla vicenda del pozzo di Montegrosso.
Quante volte in occasione di nostre iniziative – aggiunge – siamo stati derisi dai potentini con la motivazione che “esageravamo” e che eravamo prevenuti rispetto all’impatto salute-ambiente-territorio. Bene, si provi adesso a verificare se le nostre sono solo “esagerazioni”. Perchè al di là del caso diplomatico una cosa ci sembra certa: se il Comune di Potenza vorrà superare il dissesto finanziario al quale non basta l’aiutino della Regione – dice Massaro – non potrà fare a meno delle risorse di idrocarburi di Montegrosso. Se c’è chi vuole investire 4 miliardi di euro per estrarre alle porte del capoluogo avrà pure accertato la quantità di petrolio e gas che esiste e pertanto sarà ben disponibile ad erogare qualcosa al Comune di Potenza come accade da tempo con l’Eni a favore del Comune di Viggiano. Gli affari dell’oro nero sono questi e lo sa bene l’on. Folino che solo adesso si scandalizza con la scoperta dell’acqua calda mentre in tutti questi anni da assessore regionale e presidente del Consiglio evidentemente ha avuto occhi ed orecchie tappati oppure sta sempre in letargo . Per noi che conosciamo la “storia” della colonizzazione petrolifera della Val d’Agri e del Sauro nessuna meraviglia. Il cerchio è destinato a chiudersi intorno a Potenza non appena il Governo Renzi deciderà di dare attuazione allo Sblocca Italia e accontenterà le società petrolifere a ricercare ed estrarre ovunque. E non ci sarà Parco della Grancia o altro che potrà impedirlo. I potentini se ne facciano una ragione.
Filippo Massaro, Csail – Indignati Lucani