Il PD si ritrova al Piccolo Duni per presentare ufficialmente i candidati della lista a sostegno del candidato Sindaco Salvatore Adduce, schierato in prima linea assieme alla deputata Maria Antezza, ai due assessori regionali Achille Spada e Roberto Cifarelli, al segretario Provinciale Pasquale Bellitti, al segretario regionale Antonio Luongo e al segretario cittadino dimissionario Cosimo Muscaridola. La scelta di alcuni “cavalli di razza” del PD di andare a sostenere alcune liste civiche del candidato sindaco De Ruggieri ha abbassato di conseguenza l’età media dei candidati che hanno deciso di misurarsi in questa prima campagna elettorale con lista del Partito Democratico. In apertura Maria Antezza ha sottolineato il grande lavoro svolto negli ultimi anni dal governo cittadino senza però negare quello che non è stato fatto. In ogni caso la politica non è la causa del problemi come pensano alcuni cittadini ma il luogo che può offrire soluzioni. Un discorso apprezzato da Salvatore Adduce, primo cittadino nonchè candidato sindaco per guidare Matera anche nei prossimi anni, fino al 2019, anno in cui sarà celebrato il titolo di capitale europea della cultura conquistato il 17 ottobre scorso.
Ancora una volta Adduce si è scagliato contro le due coalizioni civiche con cui dovrà confrontarsi domenica 31 maggio, quella di Tortorelli e quella di De Ruggieri. A Tortorelli ha contestato la scelta di puntare in modo sbagliato sulla “materanità”: “A mio avviso è una cretinata perchè non si possono chiudere le frontiere nella città che è diventata capitale europea della cultura. La materanità è dell’Italia, dell’Europa. Quando abbiamo scommesso su Matera 2019 il sogno era quello di coinvolgere tutta la città. Eppure come avete visto c’erano coloro che speravano in una nostra sconfitta per poi utilizzare questo insuccesso in campagna elettorale. Noi abbiamo vinto e a quel punto potevo mettere la Coppa nella bacheca della mia casa. Invece ho deciso di continuare e mi sono ricandidato. E’ un omaggio che ho fatto al mio partito che ha voluto a sua volta la mia ricandidatura. Voglio ricordare ancora una volta che la vittoria di Matera 2019 è il frutto di una grande operazione politica da parte del nostro partito e pertanto nei prossimi 20 giorni di campagna elettorale deve risorgere l’orgoglio politico e civico di questo grande risultato raggiunto. Matera 2019 ha permesso a tutti di appropriarsi definitivamente della parola “cultura”, che oggi non appartiene più al club esclusivo o ad alcuni ceti sociali ma a tutto il popolo, alle casalinghe, ai giovani, agli anziani. Sul turismo sono già sotto gli occhi di tutti gli effetti di Matera 2019: abbiamo incrementato le presenze del 51%, sono state create altre 73 strutture ricettive tra b&b e albergi e ci sono 580 posti letto in più. Certo, ci sono i problemi legati ad un flusso maggiore di turisti ed è chiaro che dobbiamo trovare soluzioni per non avere i cestini sempre pieni e per migliorare i problemi legati alla mobilità urbana, sopratutto rispetto alla presenza di numerosi autobus. Se guardo alla nuova lista composta dal PD noto con piacere la presenza di tanti ragazzi giovani che si sono messi in gioco. Sono loro il futuro della nostra città. Loro hanno capito che la politica si fa nelle sedi dei partiti. Mentre mi chiedo quali saranno i luoghi democratici in cui si incontreranno i civici. Noi almeno sappiamo dove litigare, loro invece dove si troveranno? A casa di Tosto, a casa di De Ruggieri, al circolo La Scaletta? Attenzione perchè la poliica è una cosa seria ed è una questione di dignità. La città ha il dovere di sapere queste cose. In quale scantinato prenderanno le decisioni per amministrare la città di Matera nei prossimi cinque anni? Che cosa racconteremo al resto dell’Italia se vince De Ruggieri? In proposito devo dire che nei suoi confronti ho mostrato disponibilità a 360 gradi mettendolo sempre in prima fila. In proposito devo dire anche che abbiamo un concetto di arte differente da quello di De Ruggieri. L’arte non è solo appendere qualcosa a muro ma condividerla con tutti. Per questo abbiamo pensato allo slogan Open future, una scelta che ha fatto luccicare gli occhi ai giurati quando abbiamo affrontato l’esame orale a Roma per la candidatura di Matera 2019. Nel nostro programma è scritto chiaramente: Matera è un capoluogo di area vasta e deve diventare il centro di riferimento per un’area molto grande del Mezzogiorno”.
Ecumenico l’intervento di Antonio Luongo, segretario regionale del PD: “Era nostro dovere tenere insieme il panorama politico di questa città. Il PD non é diviso. Il PD è qui. Chi non è qui è fuori dal PD. Non esistono più ambiguità. Noi siamo qui, tutti. Invece le risposte degli altri sono ambigue, sono contro Matera. Pensare che una élite sia in grado di rispondere a questo percorso è una follia. Noi, siamo in grado di trovare una soluzione pur se soluzione difficile. Ma dall’altra parte c’è solo improvvisazione e questo sarà il danno di Matera
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione della lista del PD (Foto www.SassiLive.it)
al #santosubito, li piace dispensare chiachiere, ma la sfida di venire a pranzo dal sottoscitto non l’ha accettata. Gli piace al #santosubito vantarsi di meriti non scaturiti da questa ELITE CULTURALE, ma dai nostri PADRI che non sapendo ne leggere e scrivere ci hanno lasciato un PATRIMONIO CULTURALE inestimabile.