Matera 2019-Metapontino 2019: una proposta di sviluppo turistico integrato che coinvolga la provincia. De Ruggieri: “Se non cresce la provincia, non cresce la Basilicata e non cresciamo noi”.
Matera si muove, con i suoi rappresentanti Pasquale Di Lorenzo e Domenico Palombella, insieme al candidato sindaco Raffaello De Ruggieri e al sindaco di Policoro, Rocco Leone, hanno promosso un incontro sul turismo integrato.
“Oggi tracciamo la bozza di una intesa tra Matera e il Metapontino per il 2019, nella consapevolezza che per costruire un comparto ricettivo all’altezza delle aspettative sia indispensabile coinvolgere quest’area, così come l’intera provincia. Sarà necessario, poi – ha dichiarato Pasquale Di Lorenzo – recuperare forza e protagonismo sull’assegnazione dei fondi per dirottarli sulle infrastrutture che mancano a queste due aree sempre fortemente penalizzate.”
Domenico Palombella ha voluto ribadire il valore del: “legame tra Matera e la sua provincia, in quanto elemento distintivo di una identità di cui Matera si muove ha sempre inteso farsi portavoce. Punto di forza di un progetto politico che elabora idee non fine a se stesse, ma finalizzate alla creazione di occupazione, e cha ha trovato in De Ruggieri il proprio autorevole rappresentante.”
Il sindaco Leone ha ricordato il patrimonio culturale e professionale di Policoro: “Il nostro può e deve essere un contributo importante allo sviluppo di Matera e della Basilicata. Garantire 20 mila posti letto e offrire una diversificazione della offerta turistica penso possa essere un valore aggiunto di non trascurabile interesse. Malgrado questo nostro valore e malgrado la designazione di Matera a capitale europea della cultura siamo stati ignorati in ogni forma di collaborazione dall’attuale governo della città di Matera.”
“Dobbiamo registrare, ancora una volta, – ha concluso il candidato sindaco Raffaello De Ruggieri – come Policoro, città modello non solo nel settore turistico ma anche in quello ambientale (la raccolta differenziata si è attestata al 70%), sia stata esclusa da ogni rapporto istituzionale con la città di Matera incapace, così, di interpretare il proprio ruolo di capoluogo di provincia. Considerare la provincia una protesi, arroccarsi su un protagonismo, questo sì autoreferenziale, significa frantumare la nostra identità e indebolirci. Il potere del magnete Matera, invece, non può esaurirsi nel proprio recinto, per quanto straordinario, ma deve poter contare sui patrimoni attigui che le offriranno la possibilità di espandersi anche attraverso la creazione di itinerari culturali. Nel Metapontino è nato il seme della civiltà e non capire il peso specifico di questo luogo, la Magna Grecia, significa non avere compreso il senso di cosa significhi Matera2019.”