Regione Basilicata e Comuni interessati hanno vagliato alcune soluzioni per far fronte al numero non sufficiente di impianti di trattamento nel territorio. Presto altri incontri per valutare gli eventuali passi in avanti.
Rendere operativi gli impianti di trattamento di Colobraro, Pisticci, Lauria, portandoli a poter accogliere almeno 60 tonnellate di rifiuti al giorno; realizzare una nuova impiantistica a Matera-La Martella e accelerare la procedura di caratterizzazione; avviare l’esercizio dell’impianto di Tricarico; implementare i diversi progetti di raccolta differenziata. Sono alcune delle proposte presentate oggi a Potenza, dai rappresentanti della Regione Basilicata, in un incontro dell’Osservatorio regionale rifiuti, organizzato per far fronte alla situazione di emergenza che si sta vivendo in Basilicata e che potrebbe peggiorare, a causa dell’insufficienza di impianti di trattamento presenti nel territorio.
Convocati alla riunione i rappresentanti delle amministrazioni provinciali di Potenza e di Matera, dei Comuni capoluogo, dei Comuni di Atella, Colobraro, Pisticci, Sant’Arcangelo, Tricarico, Venosa, il Commissario della conferenza interistituzionale, i rappresentanti del termovalorizzatore Fenice, la dirigente generale del Dipartimento Ambiente, Territorio e Infrastrutture e i dirigenti degli uffici Prevenzione e controllo ambientale e Compatibilità ambientale della Regione Basilicata.
Diverse, le soluzioni prospettate, fra cui quella dell’ampliamento degli impianti di Venosa, Tricarico e Pomarico, i cui sindaci saranno riconvocati nelle prossime ore perché oggi assenti. L’intento, quello di formulare ipotesi per la ripartizione dei flussi di rifiuti solidi urbani presso gli impianti presenti nel territorio di competenza e su quello regionale per i prossimi sei mesi.
Altri incontri – per verificare le ipotesi e le soluzioni avanzate territorio per territorio ed il rispetto degli impegni presi da ciascun ente interessato – saranno convocati a stretto giro (il primo dei quali il 3 giugno) su proposta del presidente della Regione, secondo il quale “non è più possibile giocare al rinvio, ma bisogna agire dal politico al funzionario assumendosi le proprie responsabilità”.
“Il sistema di trattazione dei rifiuti in Basilicata – ha commentato l’assessore regionale all’ambiente – ha il fiato cortissimo. L’impiantistica è minima: dobbiamo fare scelte radicali che ci consentano di guardare al futuro attraverso una pianificazione”.
Nel corso dell’incontro è stato evidenziato che in Basilicata sono in funzione soltanto tre impianti in provincia di Potenza ed uno a Pisticci, nel materano (oltre al termovalorizzatore Fenice di San Nicola di Melfi) a fronte di 205 mila tonnellate di rifiuto prodotto all’anno e di una raccolta differenziata che si attesta intorno al 25 per cento.
che delusione! che Adduce ed i suoi siano degli incapaci anche a trattare i rifiuti è un fatto ma che tutte quelle teste di uovo dicano str…….è preoccupante! L’ho scritto con sms ad uno ad uno. Appena ho tempo intervengo.