Grazie al lavoro coordinato del Comune di Matera,della Regione Basilicata e del Ministero dei Beni e delle attività culturali con le sue strutture centrali e periferiche sarà possibile aprire la scuola di restauro per il prossimo anno accademico. Così dice il sindaco, Salvatore Adduce, dopo aver ricevuto la lettera firmata dall’architetto Gisella Capponi, direttore dell’Istituto superiore per la conservazione ed il restauro che invita i firmatari della convenzione, sottoscritta per la istituzione della sede distaccata di Matera, a incontrarsi nei prossimi giorni a Roma.
“Per questo obiettivo – dice Adduce – abbiamo lavorato con tenacia e serietà, superando ostacoli e difficoltà di carattere finanziario.Infatti, il Comune ha fatto fronte a tutte le necessità del cantiere compreso l’anticipazione di fondi che ha consentito la prosecuzione dei lavori, condizione necessaria per completare il restauro del grande contenitore di S. Lucia Nova. La Soprintendenza ai beni artistici e storici ha messo a disposizione i laboratori di restauro. Per parte sua va riconosciuto alla Regione Basilicata, al Presidente Pittella e ai nostri consiglieri regionali di aver mantenuto a loro volta l’impegno assunto di finanziare parte della gestione della scuola. A tal proposito la legge finanziaria regionale del 2014 ha previsto lo stanziamento di euro 180.000,00 che si aggiungeranno ai fondi ministeriali”. La riunione si terrà nei prossimi giorni.
Il direttore dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro ha ufficializzato la concreta possibilità dell’avvio dei corsi della Scuola di alta formazione nella sede di Matera per l’anno accademico 2015-2016. Questa disponibilità è stata comunicata ai soggetti istituzionali e al presidente della fondazione Zetema, sottoscrittori della convenzione che garantisce l’apertura del qualificato presidio formativo.
L’avvio dei corsi è condizionata, però, dalla presenza di fondi per la gestione e per il funzionamento della sede materana e al completamento dei lavori di ristrutturazione degli spazi e degli ambienti. Un inizio vincolato anche alla selezione degli allievi, le cui prove concorsuali devono essere pubblicate entro e non oltre il 15 giugno. Ragioni urgenti che hanno spinto il direttore dell’Istituto, l’architetto Gisella Caponi, a programmare un incontro, presso il ministero, per verificare se esistano le suddette garanzie.
Il presidente della Fondazione Zetema, l’avvocato Raffaello De Ruggieri, in presenza di tale positiva notizia ha dichiarato la propria disponibilità a partecipare all’incontro romano, augurandosi che possano essere superate le attuali incertezze e le relative difficoltà, soprattutto in ordine al completamento dei lavori nell’ex convento di Santa Lucia alla fontana.
“Forse, – ha concluso De Ruggieri – siamo alla conclusione di un percorso iniziato nel lontano 2008 e che darà alla città di Matera e alla regione Basilicata un ruolo esclusivo a servizio del Mezzogiorno d’Italia e della più vasta area mediterranea.”
BENE. Ora speriamo che mettiate da parte la dialettica politica per mettervi al servizio della città. Ed è quello che i cittadini speravano con la proclamazione diMatera Capitale Europea per il 2019. Invece assistiamo ad una atroce speculazione a vantaggio di una o l’altra fazione politica.
Non dimenticate MAI la piazza esultante del 17 Ottobre, quando il ministro Franceschini pronunciava la parola MATERA. I materani ci hanno creduto e ci credono. Se Matera è stata proclamata il merito è anche dei materani, perché la loro partecipazione è stata fondamentale, è stato l’elemento in più rispetto alle altre candidate. Del resto il motto non era INSIEME? Noi materani continuiamo a portarlo avanti tutti INSIEME, non fate che resti solo un motto, non rovinate tutto con gli egoismi della politica. Chiunque dovesse vincere la competizione politica deve chiamare a raccolta tutti gli altri, così la città sarà con voi e si potranno raggiungere gli obiettivi, tutti INSIEME.
Ah ah! Novità 2015, promesse di coppia!