I social network infiammano la campagna elettorale di Matera 2015. Evidentemente il tweet al veleno di Verri sul teatro Duni non ha insegnato nulla. Dopo il messaggio cinguettato dal direttore del comitato 2019 nei confronti dei proprietari del Duni e le pubbliche scuse successive per riparare all’errore commesso arriva il clamoroso errore su facebook di Marta Ragozzino, Soprintendente dei Soprintendente per i beni storico, artistici e Atnoantropologici della Basilicata.
Riportiamo di seguito il messaggio che probabilmente Marta Ragozzino pensava di inviare in modalità privata al suo amico Andrea Camorrrino e la lettera inviata dal candidato sindaco Raffaello De Ruggieri al Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini con la quale si chiedono le dimissioni di Marta Ragozzini per le offese gratuite a mezzo facebook.
Marta Ragozzino su facebook si rivolge ad Andrea Camorrino e scrive quanto segue:
“Ti ho postato questo obbrobrio successo ieri. De Ruggieri ha parcheggiato il suo camion davanti al museo, distanza un metro e mezzo dalle scale, completamente oscurato. Autorizzato dal comune il comizio. Stasera (sabato 16 maggio ndr) ritornano col comizio del vecchietto alle 20. Stasera ci sarà la Notte dei Musei, io ho l’apertura prolungata con 10 persone in sevizio straordinario e un gran programma speciale. Nessuno potrà vedere l’ingresso perchè il camion copre tutto. Salvatore (Adduce ndr) lo dirà al comizio suo, qualcuno sta postando e scrivendo commenti, loro si difendono dicendo che è autorizzato: il punto è uno che vuole fare il paladino della cultura può coprire nel modo che vedi l’ingresso del principale europeo della Basilicata la notte EUROPEA dei musei. Hai dei suggerimenti? Pare che sia meglio che io non parli in quanto direttore del polo museale data la mia partecipazione a questa campagna, che non è pubblica ma chi vuole sapere lo sa (e potrei essere messa in difficoltà). Che tipo di post o altro faresti? Qualcuno parla di interrogazioni parlamentari. Cosa dobbiamo fare”.
Di seguito l’immagine del messaggio posato su facebook da Marta Ragozzino
De Ruggieri non solo ha rimosso il palco mobile posizionato davanti all’ingresso di Palazzo Lanfranchi per tenere il comizio in serata nei pressi della libreria dell’Arco posizionandosi su un muretto e rivolgendosi al pubblico con un megafono ma ha pure chiesto formalmente le dimissioni della Ragozzino con una lettera aperta inviata al Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. Di seguito il testo integrale.
On. Dott. Dario Franceschini
Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo
Via del Collegio Romano, 27 00186 Roma
Illustre Ministro,
Le scrive chi oggi è uno dei candidati alla carica di Sindaco del Comune di Matera e che ha già avuto l’onore di essere componente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici e insignito dal Presidente della Repubblica del Diploma di Benemerito della Cultura.
Lo straordinario momento che sta vivendo la città di Matera insieme alla sua comunità a seguito della designazione a Capitale europea della cultura per il 2019, rischia di essere gravemente pregiudicato dal ruolo che stanno assumendo rappresentanti di alcune delle più alte istituzioni culturali.
Mi riferisco, in particolare, alla dichiarazione del Direttore del Polo Museale della Basilicata, dottoressa Marta Ragozzino, contenuta in un post pubblicato sul proprio profilo facebook alle ore 11,24 di oggi, sabato 16 maggio (che Le inviamo in allegato), nel pieno dello svolgimento della campagna elettorale per l’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale.
In questo post la dottoressa Ragozzino lamenta il parcheggio del “camion di De Ruggieri” davanti al Museo (Palazzo Lanfranchi). Sa – e lo dice – che la collocazione temporanea è per ragioni elettorali ed è regolarmente autorizzata. Ma non se ne lamenta con chi ha autorizzato né rappresenta allo scrivente l’inopportunità del luogo o del momento (oggi la Notte ei Musei).
Ne parla e chiede consigli per utilizzare l’episodio a fini elettorali (“che tipo di post faresti?”), contro lo scrivente, a tale Andrea Camorrino, responsabile dell’agenzia di comunicazione che cura la campagna elettorale del candidato sindaco Salvatore Adduce, concorrente di chi scrive.
Mai ci saremmo aspettati che il Direttore Ragozzino avrebbe piegato e asservito l’istituzione che dirige alle ragioni di parte del candidato Salvatore Adduce, confessando la sua attiva partecipazione alla campagna elettorale (“pare sia meglio che io non parli in quanto direttore del polo museale data la mia partecipazione a questa campagna, che non è pubblica ma chi vuole sapere sa, e potrei essere messa in difficoltà”), contattando direttamente il responsabile dell’agenzia che cura la comunicazione (tale Andrea Camorrino), elaborando strategie e azioni per indebolire altre candidature (“Qualcuno parla di interrogazioni parlamentari, Che dobbiamo fare?”), nella fattispecie quella del sottoscritto.
Sorvolerei anche sulla denigrazione e sul linguaggio utilizzato nei miei confronti (“uno che vuole fare il paladino della cultura”) e non mi dolgo se per il Direttore sono un “vecchietto”: ritengo, invece, che la dottoressa Ragozzino, prima che il sottoscritto, stia offendendo l”Istituzione che dirige, oltre che i cittadini materani.
Ma risulta intollerabile la pubblica dichiarazione di essere l’ ispiratore dei contenuti che il candidato Adduce sostiene nel corso dei suoi comizi (“Nessuno potrà vedere l’ingresso perché il camion copre tutto. Salvatore (Adduce, ndr) lo dirà al comizio suo”, previsto per stasera).
L’asservimento della funzione pubblica a ragioni politiche private e di parte è palese e insostenibile! La dottoressa Ragozzino agisce come una militante politica a servizio di una parte nell’esercizio del suo ruolo di Direttore del Polo museale, compromettendone autorevolezza e indipendenza.
Ritenendo che la sua concreta, evidente e confessata partecipazione allo staff del comitato elettorale del candidato sindaco Adduce sia assolutamente incompatibile con quello di Direttore del Polo Museale della Basilicata, mi rivolgo a Lei affinché assuma tempestivamente i provvedimenti del caso, non escludendo la sua immediata rimozione dall’incarico per difendere il prestigio dell’Istituzione, evitare ingerenze nella vita democratica della città, salvaguardare l’imparzialità della Pubblica Amministrazione, garantire il corretto svolgimento della campagna elettorale.
In attesa di un riscontro, Le porgo i più cordiali saluti.
Matera, 16 maggio 2015
Avv. Raffaello De Ruggieri
Noi Siamo l’Italia solidale con De Ruggieri: “Inqualificabile il comportamento della direttrice del polo museale della Basilicata”.
Noi Siamo l’Italia denuncia l’inqualificabile comportamento della soprintendente per i Beni storico, artistici e antropologici della Basilicata, Marta Ragozzino, che in un post pubblicato sul proprio profilo facebook offende il candidato sindaco Raffaello De Ruggieri e svela il proprio “debole” per il sindaco uscente, e in corsa per il secondo mandato, Salvatore Adduce.
“Non è accettabile che un funzionario dello Stato utilizzi termini irrispettosi e denigratori nei confronti di una persona, tanto più se questa persona si chiama Raffaele De Ruggieri e ha speso 50 anni della propria esistenza per valorizzare il patrimonio di una città (proprio quello che la soprintendente dovrebbe tutelare), e, inoltre,– ha dichiarato il vicepresidente nazionale di NSI, Franco Stella – metta la sua funzione pubblica a servizio di una campagna elettorale.”
“Questa mancanza assoluta di professionalità viola i dettami contenuti nello stesso Codice etico del MiBAC: “La reputazione e la credibilità del MiBAC è una risorsa immateriale inestimabile, la cui immagine può essere lesa da comportamenti e attività incompatibili con il presente Codice. Chi opera presso il Ministero, tenendo conto dei ruoli, delle posizioni organizzative e delle relative responsabilità rivestiti, assicura, con i comportamenti e nell’espletamento delle attività, l’integrità e l’accrescimento della credibilità e reputazione del MiiBAC…I principi e le norme di comportamento a cui deve adeguarsi chi opera presso il Ministero sono i seguenti: Trasparenza e integrità…Chi opera presso il Ministero è tenuto ad avere un comportamento rispettoso della persona e della dignità altrui.” Basterebbe questo punto – ha sottolineato il vicepresidente di NSI – per rimuovere la soprintendente, se non fosse che la sua esplicita “simpatia” per Adduce ripropone quel conflitto di interesse assolutamente vietato dal Codice etico del Ministero: “Chi opera presso il Ministero, nello svolgimento dei propri incarichi o funzioni, deve evitare qualsiasi situazione che possa dar luogo a conflitti di interesse.”
Oltre all’indecoroso atteggiamento assunto, la soprintendente ha palesemente violato i principi del Codice etico del Ministero per il quale presta servizio e per il quale avrebbe dovuto essere esempio autorevole e prestigioso. Al ministro Franceschini non resta che prendere atto della gravità di quanto accaduto e rimuovere, come ha scritto il candidato sindaco Raffaele De Ruggieri, la funzionaria dal suo incarico perché inadeguata.
Aldo Chietera, già presidente del Consiglio provinciale di Matera e candidato alla carica di consigliere comunale nella lista “Matera per De Ruggieri”, torna sulla “gaffe” della soprintendente Marta Ragozzino per aggiungere ulteriori elementi.
“L’evento gravissimo di cui la dottoressa Ragozzino è stata protagonista – ha evidenziato Aldo Chietera – è l’ultimo di una serie di dubbi comportamenti che la stessa ha adottato nel corso di questi anni. Io stesso, quando rivestivo la carica istituzionale di presidente del Consiglio provinciale di Matera, ho dovuto fronteggiare atteggiamenti non consoni al ruolo di cui era portavoce e che hanno impedito alla comunità di beneficiare di percorsi di valorizzazione artistica importanti (come il GAI, per esempio). Ma senza entrare nel merito di vicende passate, sento il dovere di sottolineare che chi riveste una pubblica funzione di tale rilevanza dovrebbe – a mio parere – osservare una prudente equidistanza dai diversi schieramenti in campo e mostrare un doveroso rispetto nei confronti di tutti.
Non mi sembra che questo sia stato l’atteggiamento della dott.ssa Ragozzino che, nel suo post su facebook, ha apertamente preso posizione per uno schieramento politico, ironizzando per di più sull’età del candidato De Ruggieri.
“In queste prime due settimane di campagna elettorale – ha proseguito il già presidente del Consiglio provinciale, Aldo Chietera – l’atmosfera che si respira è inquinata da voci su pressioni che impedirebbero il libero voto.
Se queste voci corrispondessero a realtà, si starebbero minando i presupposti stessi della democrazia. Certo non si potrebbe votare liberamente se si fosse più o meno velatamente minacciati di perdere il posto di lavoro…
Sono certo che, se ci fossero persone che subiscono ricatti e vessazioni mirate ad estorcere voti, queste sapranno reagire denunciandolo all’autorità giudiziaria, così come sono certo che una amministrazione a guida dell’avv. Raffaele De Ruggieri saprà tutelare gli interessi ed i diritti di tutti i lavoratori agendo nella massima trasparenza e legalità.
Aldo Chietera, già presidente del Consiglio provinciale di Matera
Marta Ragozzino sul suo profilo facebook pubblica intorno alle 16 di domenica 17 maggio un messagio per scusarsi che ha provocato il disappunto del candidato sindaco De Ruggieri, definito un “vecchietto”.
Scrivo per scusarmi con chiunque si sia sentito offeso per le mie parole inopportune. Ieri mattina ho sbagliato, ero agitata e preoccupata per la serata importante che avevamo programmato per la Notte dei Musei e che pensavo fosse compromessa dal grande palco elettorale che venerdì sera bloccava l’ingresso di Palazzo Lanfranchi, tra l’altro senza garantire alcuna sicurezza e via di fuga. Gli organizzatori, che ho fatto chiamare, mi avevano detto che anche sabato sera ci sarebbe stato lo stesso palco mobile e io ero in grandissima difficoltà: ho chiesto di spostarlo, mi hanno detto che c’erano tutte le autorizzazioni, non c’era modo di verificare venerdì a quell’ora e naturalmente ho predisposto una richiesta di informazioni al Comune.
Da casa, sabato mattina, ho scritto con foga un messaggio personale a un amico prima che a un professionista, non avrei dovuto farlo. Ho completato il pasticcio, di cui davvero mi scuso, pubblicando erroneamente il messaggio personale sulla mia pagina pubblica di Facebook invece che privatamente. Si vede che mi occupo d’altro, e non sono esperta di queste cose.
Mi dispiace davvero molto per il clamore che questo mio post ha provocato, addirittura si chiedono le mie dimissioni. Una richiesta in questo senso è stata mandata al Ministro.
Se verrà ravvisato un danno da me commesso con questo messaggio e sarà ritenuto opportuno, rassegnerò le mie dimissioni. Se ho sbagliato pagherò il conto.
Ma, in fondo, cosa ho detto, mossa dalla passione per il lavoro che faccio e dall’amore per questa città, dove vivo oramai da cinque anni? Ho detto che in coincidenza della Notte dei Musei, un appuntamento europeo importante che ha l’obiettivo di avvicinare le persone ancora di più all’arte e alla storia, una notte bellissima che ancora una volta ha visto Matera invasa da persone interessate alla cultura e alla creatività, una notte in cui anche il nostro museo aveva un bel programma (e soprattutto otto persone in servizio straordinario come previsto dal progetto ministeriale), un candidato avesse deciso di mettere il suo camion proprio di fronte all’ingresso oscurando tutto. Ero arrabbiatissima e mi sentivo del tutto impotente.
Ho chiesto al sindaco uscente come fosse stato possibile aver dato questa autorizzazione, e lui mi ha risposto che nessuno poteva prevedere che sarebbe stato piazzato un camion, e che ne avrebbe parlato anche al suo comizio, perché era scandalizzato quanto me.
Non fossimo stati in campagna elettorale avrei potuto alzare la voce, e invece mi veniva consigliato di stare zitta perché sarebbe parso inopportuno ogni mio intervento.
Evidentemente, il mio inconscio non ha voluto tacere, e mi ha fatto parlare fin troppo pubblicamente.
Nel chiedere consiglio su cosa potessi fare, difendevo il museo, difendevo la notte europea dei Musei, difendevo Matera, difendevo un percorso fatto insieme che vedevo inficiato, e pensavo (ironia della sorte!!!) a come comunicare al meglio tutto, senza fare sciocchezze (che ho fatto da sola: si vede che avevo bisogno di una mano!)
Venerdì sera un grosso camion nascondeva l’ingresso del museo e i responsabili mi comunicavano che sabato sera sarebbe tornato. Ieri sera il camion non c’era più, la vista del museo era sgombra, la piazza visibile in tutta la sua bellezza. Le persone fluivano liberamente attratte dalla porta aperta e dal corridoio illuminato.
Il comizio è stato tenuto in un altro modo, senza quel grande camion. Forse quella mia richiesta così mal espressa non aveva tutti i torti.
La fotogallery del comizio che De Ruggieri ha tenuto con un megafono in una posizione diversa rispetto a quella prevista sul palco mobile posizionato davanti a Palazzo Lanfranchi, scelta contestata con un messaggio facebook di cattivo gusto nei confronti del candidato sindaco Raffaello De Ruggieri (foto www.SassiLive.it)
Ben fatto! a giorni chiederemo l’allontamento della Ragozzino. E’ un dirigente valido e per Matera è una eccezione ma le Istituzioni vanno salvaguardate a qualsiasi costo
Ieri ho sentito Benedetto e dal palco ha detto chiaramente che De Ruggieri deve fare il nonno!!! Menomale che esiste un funzionario pubblico che si preoccupa di tutelare il bene pubblico anche privatamente.. Altro che!
Benedetto ha ancora il coraggio di farsi vedere a Matera. Tortorelli ha fatto un clamoroso autogol.
La Ragozzino poi. De Ruggieri all’anagrafe sarà pure un nonnetto, ma sisuramente di anni ne dimostra meno di lei.
mi meraviglio che nonostante la brutta figura in Piazza Pascoli, quel mega palco sia stato montato anche in Piazza Sedile (area pedonale) davanti al Conservatorio, sinceramente …non ho parole!