Salvatore Nicoletti. ingegnere e candidato nella lista Matera Cultura con Adduce, in una nota spiega la scelta di sostenere il candidato sindaco Salvatore Adduce.
Di seguito la nota integrale.
Perché io scelgo Adduce
Le elezioni comunali si avvicinano e ognuno di noi dovrà scegliere quale proposta politica sostenere. Oggi, più che mai, è di fondamentale importanza partecipare al voto. Per Matera è l’inizio del futuro e se non vogliamo che questo futuro sia diverso da quello che desideriamo, dobbiamo partecipare alla sua costruzione e scegliere da che parte stare. Per quel che mi riguarda ho fatto la scelta di sostenere Adduce, mettendoci la faccia. Vi spiego il perchè. Partiamo dalle proposte politiche in campo e cosa esse rappresentano. Vespe e Materdomini esprimono posizioni che, per quanto legittime, non hanno alcuna possibilità di successo. Scegliere loro equivarrebbe a non votare, aderendo a una protesta che oggi non possiamo permetterci. La posta in gioco è troppo alta. Cappiello con noi Salvini, è assolutamente inconciliabile e lontano anni luce dalla sensibilità di tutti i materani, pertanto la sua proposta non merita alcuna considerazione. Restano i tre antagonisti principali. Tortorelli, al netto dei giochi di alcuni pezzi del PD che ufficialmente appoggiano Adduce ma che potrebbero decidere, in base alle proprie convenienze del momento, di far confluire i propri voti su di lui, rappresenta un outsider senza un progetto preciso al quale non è pensabile affidare la città e che nel migliore dei casi si candida a svolgere il ruolo di ago della bilancia in un eventuale ballottaggio. Discorso a parte meritano De Ruggeri e Adduce, i veri contendenti della partita. A mio parere l’analisi è abbastanza semplice. De Ruggeri rappresenta il vecchio, non tanto o non solo per la sua età, ma perché esprime la visione di una cultura superata ed elitaria, fatta nel chiuso dei circoli. Come questo possa trasformarsi in occasioni di sviluppo economico e creazione di posti di lavoro è tutto da vedere. Ma c’è di più; la sua coalizione raccoglie una parte cospicua della destra materana camuffata sotto sigle civiche, nemmeno tanto nascoste, e ciò che è peggio in essa sono presenti, con proprie liste, esponenti del PD che hanno deciso di schierasi contro il candidato del proprio partito per difendere interessi del tutto personali. Con tale operazione mi sembra si sia riusciti ad andare addirittura oltre il renzismo, formando una coalizione di destra-centro-sinistra. Come tale sarabanda possa amministrare la città, nella malaugurata ipotesi esca vincente dalle elezioni, resta un mistero visto che aggrega sensibilità eterogenee e posizioni difficilmente conciliabili in una visione unitaria e coerente di sviluppo. L’unico collante è l’essere anti Adduce e con questo sarà difficile costruire il futuro della nostra città. A questo punto non resta che il sindaco uscente. Si potrebbe pensare che scelgo Adduce perché lo ritengo il male minore. Non è così. Adduce rappresenta la visione di una cultura nuova, fresca, moderna e popolare. La sua coalizione è omogenea e figlia di una visione condivisa e innovativa di sviluppo. Il suo metodo di lavoro è stato già sperimentato e ne abbiamo un brillante esempio nel percorso verso il titolo di capitale Europea della Cultura. E’ incredibile come alcuni non riescano ancora a comprendere che la vera rottura con le politiche del passato la si è già realizzata in questo cammino di successo, che per la prima volta ha visto tutti i cittadini protagonisti insieme alle istituzioni e ai rappresentanti del mondo culturale. Bisogna solo continuare su quella strada fatta di condivisione, competenza e innovazione, evitando strumentali contrapposizioni che non contribuiscono a realizzare il sogno di una città, che oggi ha la possibilità di diventare un modello per qualità di vita, cultura aperta e sostenibilità. Oggi siamo realmente ad un bivio: o scegliamo di continuare il cammino verso il futuro, o ci fermiamo e scegliamo la restaurazione di una vuota contemplazione di noi stessi.
Ovviamente è necessario che i fenomeni in atto e le trasformazioni che interesseranno ampi settori della città, vengano governati con consapevolezza, massima condivisione e avendo ben chiari gli obbiettivi.
Al netto di quanto si dovrà fare per la cultura, i suoi contenitori e i progetti strettamente connessi con il 2019, tra i temi da affrontare ci saranno il turismo e le infrastrutture di trasporto. Questi due aspetti meritano un attenzione particolare perchè incideranno profondamente sui cambiamenti della città.
E’ giunto il momento di decidere che tipo di turismo vogliamo e quindi che città vogliamo anche, e soprattutto, dopo il 2019. E’ indispensabile che i flussi turistici vengano gestiti in modo coerente per evitare che snaturino l’identità cittadina. Matera non deve trasformarsi in una vetrina per turisti, più o meno consapevoli. E’ necessario ad esempio organizzare l’intera filiera dell’accoglienza e della fruizione della città: segnaletica, terminal autobus, aree camper attrezzate, servizi navetta, punti di informazione e guide autorizzate. Il faro che deve guidare questa operazione deve essere quello di concepire il turista, non come mera risorsa economica da spremere, ma come “cittadino temporaneo” che diventa parte integrante di uno sviluppo consapevole e sostenibile della città.
In tema di infrastrutture è indubbio che oggi Matera abbia un potere contrattuale mai avuto, che difficilmente potrà riavere. Bisogna sfruttarlo al massimo, per ottenere ed attrarre investimenti da parte del governo centrale. Senza immaginare interventi faraonici di difficile realizzazione, ritengo ci si debba concentrare su quei pochi interventi realmente necessari per migliorare il sistema di accesso alla città.
1)Adeguamento e velocizzazione delle FAL per raggiungere la stazione centrale di Bari in meno di un’ora, e quindi l’aeroporto di Bari, senza utilizzare l’auto. Ad aprile sono stati pubblicati i bandi per il tratto pugliese. Si tratta di impegnarsi, con la prossima amministrazione, per reperire i fondi necessari per eseguire i lavori anche nel tratto Altamura Matera 2) Il completamento delle 4 corsie sull’intero tratto della SS 96 tra Altamura e Bari (lavori interamente appaltati ed in corso di esecuzione la cui tempistica dovrà essere attentamente monitorata). 3) La ripresa dei lavori ed il completamento della Bradanica. 4) La realizzazione delle 4 corsie sulla SS7 almeno fino allo svincolo per Metaponto e la velocizzazione, con rettifiche di tracciato e messa in sicurezza, del tratto sino alla Basentana.
Salvatore Nicoletti. ingegnere e candidato nella lista Matera Cultura con Adduce