Piano diritto allo studio, sì dal Consiglio regionale. Per l’anno scolastico 2014/2015 previsto uno stanziamento di 3 milioni e 225 mila euro. Approvato a maggioranza anche il Bilancio di previsione per l’esercizio 2015 dell’Agenzia di promozione territoriale.
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 11 voti favorevoli di Pd, Pp, Ri, Pdl-Fi, Psi; 3 voti contrari di M5s e Romaniello del Gm) una delibera di Giunta regionale riguardante il “Piano regionale per il Diritto allo studio – Anno scolastico 2014/2015” che prevede uno stanziamento complessivo di 3 milioni e 225 mila euro.
Il Piano annuale rappresenta lo strumento operativo per dare attuazione alla legge regionale n.21/1979 al fine di promuovere interventi finalizzati a rendere effettivo il diritto allo studio, rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e socio-culturale che limitano la frequenza e l’assolvimento dell’obbligo scolastico e concorrendo all’elevamento dei livelli di scolarità nella prospettiva dell’educazione permanente.
I fondi stanziati dal Piano sono destinati ai Comuni e alle scuole per i servizi di mensa e trasporto, per la convittualità degli studenti, per i centri rurali di raccolta e per la partecipazione alla spesa per i libri di testo. Previsti inoltre finanziamenti per far fronte a situazioni impreviste ed eccezionali (sostegno a progetti di ristrutturazione legati ai servizi di mensa e trasporto, acquisto di arredi e sussidi didattici, interventi integrativi per favorire l’inserimento di alunni disabili o che si trovano in particolari situazioni di disagio economico). Sulla base di un emendamento presentato dal consigliere Romaniello (Gm), è stata aumentata la soglia del contributo annuo per studente, che è passato da 1.000,00 a 1.200,00 euro per le spese di convitto e da 600,00 a 800,00 euro per le spese di semiconvitto. Approvato anche un emendamento proposto dai consiglieri Spada e Santarsiero (Pd) e sottoscritto dai consiglieri Robortella, Miranda Castelgrande, Giuzio e Cifarelli (Pd), Bradascio (Pp), Galante (Ri), Rosa (Lb-Fdi) e Pietrantuono (Psi) con il quale si stabilisce che il servizio di trasporto e di mensa debba essere garantito anche alle scuole paritarie.
Sono intervenuti nel dibattito oltre al presidente della quarta Commissione consiliare, Luigi Bradascio (Pp), i consiglieri Mollica (Udc), Romaniello (Gm), Santarsiero, Spada (Pd) e Perrino (M5s).
Precedentemente l’Assembleaha approvato a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Ri, Psi, Gr; 5 voti contrari di Pdl-Fi, M5s e Lb-Fdi; 1 astensione di Udc ) il disegno di legge concernente il Bilancio di previsione per l’esercizio 2015 dell’Agenzia di promozione territoriale (Apt). “In favore dell’Agenzia – ha precisato il presidente della seconda Commissione consiliare, Gianni Rosa (Lb-Fdi) nell’illustrare il provvedimento – previsto un finanziamento da parte della Regione di euro 2.600.000,00”.
Esprime tutta la sua soddisfazione il consigliere del Movimento 5 Stelle – Gianni Leggieri – per l’approvazione della mozione sul termovalorizzatore Fenice.
“Abbiamo dovuto penare quasi un anno e accorpare due mozioni presentate nei mesi scorsi, per ottenere finalmente l’attenzione della Giunta e della maggioranza”.
Con la mozione approvata oggi la Giunta regionale si impegna a sollecitare controlli maggiori da parte dell’ARPAB e monitoraggi; a costituire un tavolo di trasparenza che coinvolga oltre a tutte le istituzioni interessata anche le associazioni ambientaliste presenti sul territorio; ad avviare uno screening sanitario sulla popolazione dei comuni del Vulture e, infine, a predisporre apposito piano di bio-monitoraggio che coinvolga i residenti nell’area di ricaduta delle emissioni.
“Tutte proposte di buon senso che la politica lucana non poteva disattendere. Naturalmente non è normale dover attendere tanto per discutere una mozione così importante e soprattutto sarà mio impegno personale quello di vigilare affinchè la mozioni trovi compiuta applicazione e non resti lettera morta”.
Rifiuti, Pittella propone seduta Consiglio regionale ad hoc
Il presidente della Regione Basilicata ha proposto la convocazione di una seduta ad hoc del Consiglio regionale sul tema dei rifiuti. Pittella lo ha fatto oggi a Potenza, nel corso della riunione della massima assise territoriale, prima della votazione di una mozione del consigliere del M5s, Leggieri, sulla questione dell’inquinamento riscontrato nell’area del termovalorizzatore Fenice di San Nicola di Melfi, nel Vulture Melfese.
Prima di annunciare il suo voto favorevole alla mozione, il presidente ha evidenziato che “sarebbe necessario aprire in maniera ampia e organica una nuova discussione su tutte le questioni che riguardano il tema dei rifiuti in Basilicata, anche per verificare le cose che finora si sono riuscite a mettere in campo. Per questo – ha aggiunto – proporrei la convocazione di una seduta del Consiglio regionale della Basilicata interamente dedicata al tema”.
Expo 2015 – Carta di Milano, il Consiglio approva mozione
Con il documento presentato da Mollica, Polese e Napoli si chiede di garantire la qualità e le specificità delle produzioni agroalimentari territoriali e la sostenibilità dei consumi
Il Consiglio regionale ha approvato oggi a maggioranza (con 18 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Pdl-Fi, Udc, Gm, Psi, Lb-Fdi e il voto contrario dell’M5s) una mozione, proposta dal vicepresidente dell’Assemblea, Francesco Mollica (Udc) e dai consiglieri Mario Polese (Pd) e Michele Napoli (Pdl-Fi), concernente le iniziative dei Consigli regionali in relazione ad Expo 2015 e alla “Carta di Milano”.
Con la mozione si recepisce il contenuto di un analogo documento, approvato dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali lo scorso 14 maggio, con il qualesi sottolinea l’esigenza che tutte le Regioni inseriscano nei propri Statuti “il riconoscimento del diritto ad un cibo sano e sostenibile e che creino comitati regionali per la sicurezza alimentare e il diritto al cibo per l’individuazione dei punti deboli del sistema di sicurezza sociale”.
Il documento della Conferenza impegna inoltrei Consigli regionali a sottoscrivere la “Carta di Milano”, il manifesto “che i cittadini del mondo vogliono consegnare ai pianeta e alle generazioni future ed è stato concepito per vincere la sfida alimentare, attraverso l’individuazione delle azioni che guideranno, da qui in avanti, il processo di sensibilizzazione e sviluppo per una migliore qualità della vita”.
Con la mozione approvata oggi dal Consiglio regionale si impegna il presidente e la Giunta regionale “a mettere in campo tutte le azioni necessarie a realizzare gli obiettivi prefissati, in particolare individuando ed elaborando le idee e le proposte sull’argomento da portare nel prossimo incontro della Conferenza previsto a chiusura dell’Expo, nonché per garantire la realizzazione degli obiettivi della ‘Carta di Milano’, attraverso ogni proposta ed azione ritenuta utile”.
Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri Napoli, Cifarelli, Perrino.
Tasse casa italiani all’estero, approvata mozione Mollica.
Con il documento si impegna il presidente della Regione ad intervenire presso gli organi competenti per chiarire i termini di applicazione delle recenti norme, che permetterebbero il pagamento ridotto solo per le abitazioni principali dei pensionati.
Una recente legge (la n. 80/2014) modifica le norme per il pagamento delle imposte sulle abitazioni di proprietà di cittadini italiani residenti all’estero, permettendo il pagamento ridotto della Tari e della Tasi su “una sola unità immobiliare direttamente adibita ad abitazione principale posseduta da cittadini non residenti nel territorio dello Stato ed iscritti all’anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso”.
Per questo motivo il Consiglio regionale ha approvato oggi all’unanimità una mozione presentata dal consigliere Mollica (Udc), che impegna il presidente della Giunta regionale “a porre in essere tutte le iniziative necessarie affinché i Comuni della nostra Regione possano dare attuazione all’art. 9 della legge n. 80/2014 prima della scadenza degli imminenti adempimenti Imu”.
Con lo stesso documento si chiede inoltre a Pittella “di sollecitare gli organismi preposti a fornire chiarimenti circa le prerogative dei Comuni e precisare se gli enti territoriali, nell’ambito della loro potestà legislativa e regolamentare, nonostante la norma nazionale, possano emanare egualmente regolamenti che prevedano l’assimilazione ad abitazione principale delle unità immobiliari possedute in Italia dai connazionali residenti all’estero a prescindere dal possesso dello status di pensionato” e di attivarsi “affinché venga chiarito e specificato quali soggetti rientrano nella categoria di pensionati esentati dal pagamento e come i possibili beneficiari possono soddisfare l’onere della prova a loro carico circa la dimostrazione del possesso dello status richiesto nei rispettivi Paesi di residenza”.
PARTECIPATE: NAPOLI (FI), BATTAGLIA PER TRASPARENZA E RISPARMIO FA UN PASSO AVANTI.
“Con l’approvazione ieri in Consiglio di una mozione la battaglia ingaggiata da Forza Italia per restituire trasparenza alla finanza regionale – che oggi gestisce più del 60 per cento della spesa pubblica e anche la maggior parte della spesa pubblica di investimento – e contestualmente per eliminare sprechi e costi inutili fa un passo avanti”. E’ il commento del capogruppo di Forza Italia Michele Napoli evidenziando che la mozione impegna la Giunta regionale “a presentare un disegno di legge di riordino e razionalizzazione degli enti dipendenti e strumentali regionali nonché a dare concreta attuazione alle due diligence, di cui all’art. 11 della L.R. 26/2014 delle società, totalmente partecipate o controllate dalla Regione, allo scopo di garantire il contenimento della spesa pubblica, la razionalizzazione dei costi, il riaccertamento dei residui attivi e passivi e l’eliminazione degli sprechi, nonché al fine soprattutto di rendere più efficienti ed efficaci le politiche regionali con riferimento ai servizi e alle funzioni loro demandati”.
“E’ bene tenere sempre in mente – aggiunge – che le cosiddette partecipate regionali registrano debiti complessivi per 180 milioni di euro con un rapporto debito-patrimonio pari all’8,9%, un costo medio annuale per ciascuna unità di personale di 45.450 euro e spese di gestione (2013) di 22,3 milioni di euro. Abbiamo dunque affermato il principio che è ora di dire basta al continuo ricorso a ripianare deficit di società, aziende, organismi partecipati dalla Regione e contemporaneamente cercare di reperire risorse da destinare al welfare, all’occupazione e allo sviluppo. Per noi c’è una sola strada da percorrere: disboscare la giungla delle partecipazioni pubbliche, razionalizzare i costi delle società partecipate, interrompere i flussi finanziari tra Regione ed enti strumentali in modo da dismettere le partecipate e aprirsi al mercato erogando i servizi in regime di libera concorrenza secondo quanto prevede la legislazione statale.
Vigileremo in particolare – conclude il capogruppo di Fi – sugli impegni che il Consiglio ha affidato alla Giunta a “mettere in campo ogni azione necessaria per il riordino, la razionalizzazione e l’attuazione di due diligence, affidando specifico incarico ad una personalità di elevata professionalità, che dia garanzia di autonomia ed indipendenza, e a riferire periodicamente con specifiche relazioni al Consiglio sullo stato di attuazione della procedura di riordino, razionalizzazione e due diligence”.