A ricordare che fosse un circolo ricreativo, vi era solo un’insegna: al suo internoinvece era stata avviata una vera e propria attività commerciale di somministrazione di alimenti e bevande, con ingresso libero e non limitato ai soli soci.
Questa è la conclusione a cui sono giunti i militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Matera altermine di una verifica fiscale eseguita nei confronti di un circolo sito nel comune di Ferrandina, in provincia di Matera, nel cui contesto, come detto, è stata rilevata l’assenza di quei requisiti amministrativo-contabili che avrebbero consentito al soggetto giuridico verificato di qualificarsi come ente “non commerciale” e, conseguentemente, di poter beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa di settore.
In particolare, attraverso una serie di riscontri basati sul controllo dei prezzi praticati alle diverse prestazioni rese – basti pensare che agli alimenti ed alle bevande somministrate, anche agli associati, veniva applicato un ricarico medio dell’80% rispetto al prezzo di acquisto – e svariate anomalie emersequali, ad esempio, l’assenza di partecipazione alle assemblee da parte dei soci e la mancanza di sottoscrizione dei relativi verbali, è stataacclarata la finalità lucrativa, con il conseguente assoggettamento dell’attività verificata alle vigenti disposizioni normative in materia fiscale e tributaria prevista per i bar e gli esercizi similari.
Attesa la decadenza della qualifica di ente non commerciale, sono stati constatati ricavi sottratti a tassazione per oltre 500.000,00 euro e il circolo è stato segnalato al competente Ufficio Finanziario per l’omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi per gli anni dal 2010 al 2013.