Pianificazione urbanistica, spazi verdi, proposte concrete per contrastare la burocrazia. Ha riscosso un grande successo il primo confronto tra i sei candidati sindaco che si è tenuto sulla Terrazza dell’Annunziata, promosso dai Collegi e Ordini delle libere professioni tecniche. Lo sviluppo della città di Matera è strettamente correlato all’attività svolta quotidianamente dai professionisti materani: Agronomi, Architetti, Geologi, Ingegneri, Geometri, Periti Agrari ePeriti Industriali hanno ricordato a coloro che si candidano a guidare la città di Matera nei prossimi cinque anni le problematica che si trascinano da oltre vent’anni e che la lenta macchina dell’Amministrazione Comunali non è mai riuscita a risolvere. Il confronto è stato moderato dal giornalista del Quotidiano Piero Quarto.
In merito al confronto che si è svolto sulla Terrazza dell’Annunziata si registra un intervento del candidato sindaco Raffaello De Ruggieri rispetto alla “omologazione dei punti di vista”.
De Ruggieri dichiara: “Nessun appiattimento. Sin dall’inizio promuovo lo stesso progetto, forse sono gli altri che hanno cambiato idea finendo per condividere le nostre proposte”. Di seguito la nota integrale.
“Le differenze ci sono, eppure evidenti.” Il candidato sindaco Raffaello De Ruggieri non nasconde la simpatica sorpresa di ritrovarsi apprezzato e condiviso, per le proposte che da oltre due settimane promuove nel corso di incontri e comizi, dagli altri candidati sindaci e, soprattutto, dall’attuale primo cittadino in corsa per il secondo mandato.
Il riferimento è all’incontro con gli ordini professionali, svoltosi presso la terrazza dell’Annunziata mercoledì 20 maggio, nel corso del quale più che le differenze sono emerse le “vicinanze”: “le posizioni non sono affatto omologhe, poiché tra il dire e il fare c’è di mezzo l’operatività. A parole, infatti, il sindaco uscente si è armonizzato con le posizioni degli altri ma ha disinvoltamente ignorato di avere governato per cinque anni. Se si è d’accordo sulla priorità del piano strategico, – ha dichiarato il candidato sindaco Raffaello De Ruggieri – perché in questi 5 anni non è stato approvato? Se si è d’accordo sull’uso zero del suolo perché si sono fatte varianti massicce come Matera 90 che ha spostato di 52 ettari la città a sud e si sono fatte varianti illegali come quella di Mulino Alvino? Se si è d’accordo sullo slogan “Riuso, Recupero e Riciclo”, perché i progetti di rigenerazione urbana sono rimasti nel cassetto? Se si è d’accordo sul coinvolgimento degli ordini professionali nella definizione della pianificazione e del decoro urbano, perché gli atti preparatori di pianificazione sono rimasti prigionieri delle stanze del sesto piano senza che venisse realizzata alcuna alleanza esterna? E poi, perché sul verde pubblico non sono stati attivati processi ripetitivi di positive esperienze passate? In tal senso sarebbe stato utile proporre alla Regione una scelta programmatoria che, utilizzando i vistosi finanziamenti regionali e comunitari sulla forestazione (oltre 55 milioni di euro), valorizzasse interventi a sostegno di una politica del verde pubblico urbano.”
“Inoltre, – ha proseguito De Ruggieri – se il sindaco uscente ha convenuto sulla necessità di rimodulare la pianta organica del Comune, perché in questi cinque anni non solo non lo ha fatto, ma ha proceduto in direzione opposta all’incremento delle risorse umane sopprimendo il presidio strategico dell’ufficio Sassi e ignorando l’esigenza di un ufficio ambiente, determinante in un momento storico in cui l’inquinamento rappresenta uno dei fattori di rischio maggiori. Anche perché pur avendo in organico 4 posizioni dirigenziali non sono stati attivati concorsi pubblici per l’assunzione di tali profili professionali, preferendo “il reperimento” esterno di tali dirigenti.”
“Insomma, tutti d’accordo, ma allora quale corto circuito ha impedito che queste lapalissiane evidenze trovassero piena realizzazione? Sembra – ha concluso il candidato sindaco De Ruggieri – che la giunta uscente abbia vissuto anni sabbatici senza riuscire a ritrovare il senso della responsabilità, della progettualità, della efficienza e delle efficacia delle proprie azioni istituzionali.”
La fotogallery del confronto con i sei candidati sindaco (foto www.SassiLive.it)
ben detto! il problema è che Adduce dice senza sapere cosa dice. A ttacca una parola all’altra senza alcuna connessione, lo ha fatto da oltre 30 anni. La connessione, al massimo, è il mugugno!