La decisione del Tar di Basilicata di rinviare all’8 luglio l’udienza per discutere il ricorso presentato dai commercianti ambulanti contrari al trasferimento del mercato del sabato dal quartiere di San Giacomo alla zona Paip 2 ha scatenato una nuova reazione da parte dell’associazione Unimpresa Bat, che aveva deciso di coinvolgere nella vicenda anche il Prefetto di Matera.
Il Prefetto Bellomo,si legge nella nuova nota di Unimpresa Bat, non ritiene di convocare le parti, essendo ancora in piedi il giudizio del Tar Basilicata ma comunque rassicura un intervento presso il Sindaco che sull’argomento non ha inteso intervenire, nonostante le “accuse” pubbliche dell’Associazione di Categoria sulle modalità con le quali sono state redatte le graduatorie degli aventi diritto all’assegnazione dei posteggi nella nuova area e alle lamentate discriminazioni tra Operatori dello stesso mercato. Di seguito la nuova nota di Unimpresa Bat, che ha pensato di scrivere anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e non esclude un ricorso all’Unione Europea.
Mercato di Matera, il Prefetto risponde ad Unimpresa Bat ma il Comune, di fronte alle “accuse” di non aver rispettato le regole per la Graduatoria, tace. Dopo l’imprenditore materano Emanuele Paolicelli, anche il Presidente di Unimpresa Bat Montaruli scrive al Presidente Mattarella e dice: “gli Ambulanti sono disperati, non si attenda il peggio. Noi disposti anche a presentare Ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a Strasburgo”.
E’ giunta a stretto giro di posta certificata la risposta del Prefetto di Matera all’ennesima nota di Unimpresa Bat sulla questione relativa al mercato settimanale del sabato. Il Prefetto Bellomo, non ritiene di convocare le parti, essendo ancora in piedi il giudizio del Tar Basilicata ma comunque rassicura un intervento presso il Sindaco che sull’argomento non ha inteso intervenire, nonostante le “accuse” pubbliche dell’Associazione di Categoria sulle modalità con le quali sono state redatte le graduatorie degli aventi diritto all’assegnazione dei posteggi nella nuova area e alle lamentate discriminazioni tra Operatori dello stesso mercato. Per nulla soddisfatto di come stiano procedendo le cose e raccogliendo le fortissime lamentele e tensioni da parte dei commercianti ambulanti relegati nelle piazzole, discriminanti con danni economici enormi ma anche psicologici e morali, è stato il Presidente di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, a fare la stessa identica cosa già fatta dall’imprenditore materano Emanuele Paolicelli, che ha segnalato le difficoltà della sua azienda Lady Cucine e di tante altre che rischiano di chiudere per colpa dell’ampliamento della strada da 2 a 4 corsie da parte dell’ANAS che, realizzando il progetto redatto dal Comune di Matera per il 3° lotto, ha intercluso l’accesso alle aziende mettendo a repentaglio il futuro di centinaia di famiglie di operai e impiegati, quindi ha preso carta e penna ed ha scritto al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella la seguente lettera:
Al Sig. Presidente della Repubblica
Prof. Sergio Mattarella
Presidenza della Repubblica Italiana
Palazzo del Quirinale
00187 Roma
Matera, 21 maggio 2015
Egregio Signor Presidente,
Sono il Presidente dell’Associazione Nazionale di Categoria UNIMPRESA – Unione Nazionale di Imprese, Provinciale Bat, che ha raccolto le legittime lamentele di numerosi Operatori del Commercio su Aree Pubbliche, concessionari di posteggio nel mercato del sabato di Matera.
Decine e decine di Operatori che, con l’indotto, significa una massa di centinaia di Persone che si ritengono discriminate e oltraggiate da un trasferimento di mercato effettuato sulla base di graduatorie redatte senza tenere conto dell’anzianità maturata dagli aventi diritto quindi in palese violazione di norme scritte e codificate.
Centinaia di Commercianti, piccolissime Imprese che comunque sviluppano un valore sociale ed economico importantissimo quindi da tutelare e salvaguardare.
Queste Imprese rischiano di perdere il mercato di Matera che, tradizionalmente, era, quando si svolgeva nel Rione San Giacomo e, ancor prima, in numerosi Rioni cittadini, uno dei più importanti e produttivi dell’intera Italia Meridionale.
Con il trasferimento del mercato nell’estrema periferia, a ridosso di un’area industriale inadeguata e addirittura posto sotto enormi tralicci dell’alta tensione, il risultato è che, nonostante un’enorme spesa pubblica per realizzare opere che probabilmente risultano anche essere poco utili alla collettività, quel mercato ha perso tanto e quei Commercianti penalizzati dalla mancata applicazione delle regole sono disperati e chiedono aiuto, anche a Lei, Signor Presidente.
Alla presente alleghiamo tutta la documentazione sinora da noi prodotta dalla quale si evincono con chiarezza riferimenti normativi ma anche le richieste legittime degli Operatori e contestualmente ci chiediamo e Le chiediamo: perché tutto questo è accaduto? Perchè così frettolosamente in un delicato periodo elettorale? Chi ha tratto vantaggi da questa situazione abnorme e così discriminante?
Noi continuiamo a credere che la soluzione sia quella di far tornare il mercato nel Rione San Giacomo, come chiedono tutti gli Operatori del mercato, dove nessun problema causava e anzi era elemento di vanto anche per i residenti che usufruivano di un servizio reale sotto casa.
Anche se si dovesse considerare l’attuale nova area, però, non sarebbe tollerabile la discriminazione subita quindi le cose devono essere riportate immediatamente nel solco della legalità e del rispetto delle regole.
L’alternativa a questo sarebbe attendere il giudizio del Tar fino a luglio prossimo o forse chissà quando, in caso di ulteriore rinvio, ma al di la di qualunque giudizio il buon senso e la norma devono immediatamente essere applicati perché non è giusto che si operi con strumenti discriminatori come hanno fatto gli Uffici del Comune di Matera che ben conoscono la situazione ma che non hanno voluto recepire le numerose istanze prodotte nel corso degli incontri e delle riunioni.
Riteniamo, Presidente Mattarella, che un Suo autorevole intervento sia urgente e necessario anche perché è intenzione della scrivente utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per tutelare i Diritti acquisiti dagli Operatori del mercato quindi dai Lavoratori, in un Italia dove chi cerca il lavoro non lo trova e dove chi un lavoro lo ha e se lo è guadagnato con fatica e sacrificio, nei decenni, non può perderlo per inefficienze, per capricci o peggio per abusi altrui.
Conosciamo la Sua sensibilità e serietà quindi attendiamo con fiducia certi che sarà fatto di tutto per evitare il peggio perché le cronache quotidiane, del peggio, sono già piene e non devono scrivere di altre tragedie.
Le saremmo altresì grati se della questione fosse investito anche il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti il quale ben conosce la condizione di precarietà in cui versa anche questa importante e tradizionale Categoria di Lavoratori Autonomi Italiani.
Con stima
Savino Montaruli
Non intasate la posta dl Mattarella che ha un ufficio di relazione con il pubblico abbastanza schifoso- così era all’epoca di Napolitano- c’è ancora una volta il TAR!!!!!!!!!!!!
Scusate, ma anch’io devo scrivere al Presisdente della Repubblica. Sono due mattine che aMatera Piove. Non è più tollerabile. Sono disposto a ricorrere alla corte di giustizia europea.
Basta, con questa storia del mercato. I cittadini materani non ce la fanno più.
Povero Presidente… cosa gli tocca leggere ad una certa età