Il presidente di Confapi Matera, Enzo Acito, ha inviato una nota ai 6 candidati alla carica di sindaco del Comune di Matera per chiedere di assumere un impegno sostanziale per la realizzazione delle complanari di accesso all’area produttiva Venusio sulla S.S. 99.
“Come è a Voi noto – scrive Acito – l’ampliamento della Matera-Altamura, realizzato dal’Anas su progetto del Comune, è stato compiuto senza creare lo svincolo di accesso ad una decina di aziende produttive e commerciali ubicate nella più antica area industriale della città”.
È evidente che questa strana e inopportuna interclusione stradale danneggia aziende che operano da decenni in quell’area e che pensavano di trarre beneficio dal raddoppio della strada, porta d’accesso alla Puglia e alla città metropolitana di Bari.
“A Voi, Candidati alla carica di Sindaco, Confapi chiede di assumere un impegno sostanziale, da mantenere successivamente in qualunque veste ricopriate in seno al Comune di Matera, per la predisposizione di un nuovo progetto per il completamento della viabilità del 3° lotto della S.S. 99, ridando dignità alla zona produttiva”.
Confapi chiede al futuro sindaco anche l’impegno a reperire le risorse necessarie per la costruzione dello svincolo, risorse che con la nuova programmazione comunitaria e con Matera 2019 non dovrebbero mancare.
Complanari statale 99 Matera-Altamura, Castelluccio chiede conferenza di servizi.
“La lettera dell’imprenditore materano al Presidente della Repubblica per rivendicare il diritto a continuare a fare impresa è solo la punta dell’iceberg della situazione che “fotografa” il Rapporto Istat diffuso ieri: al Sud non c’è l’Alta velocità ferroviaria, crollano i viadotti, le infrastrutture sono sempre più carenti, la raccolta dei rifiuti non funziona, gli aeroporti sono insufficienti (su quello di Pisticci si registrano nuovi ritardi), i porti non funzionano, i servizi lasciano a desiderare, le scuole cadono a pezzi e… si potrebbe continuare all’infinito”.
E’ il commento del consigliere regionale Paolo Castelluccio (Forza Italia) per il quale “il gap infrastrutturale è diventato ormai da decenni il primo ostacolo insormontabile che si oppone all’ “’altro Sud” che esprime forti potenzialità, localizzato in aree non caratterizzate da eccessiva edificazione, elevato pregio naturalistico e ricco patrimonio storico-culturale, di produzioni alimentari e di artigianato di qualità. Un ostacolo che nell’area commerciale e industriale di Matera si scarica sulle piccole e medie imprese, che resistono alla crisi, proiettate verso la Puglia e che continuano a sperare nel raddoppio della strada statale per Bari. Sui problemi specifici della SS 99 Matera-Ferrandina, sono sin troppo evidente le responsabilità dell’Anas che, realizzando il progetto redatto dal Comune di Matera per il 3° lotto, ha intercluso l’accesso alle aziende mettendo a repentaglio il futuro di centinaia di famiglie di operai e impiegati. Purtroppo anche i tentativi di individuare una soluzione, come nuovamente sollecitato da Confapi con la realizzazione delle complanari, si sono impantanati nel ritualismo burocratico dei vertici in Prefettura e in Regione. L’auspicio – afferma Castelluccio – è che questa volta la lettera al Presidente della Repubblica abbia l’effetto di squarciare il velo del formalismo di impegno politico-istituzionale imprimendo una svolta che si può realizzare con il semplice ricorso alla Conferenza di servizi, istituto della legislazione italiana, è bene ricordarlo, finalizzato alla semplificazione amministrativa dell’attività della P.A. in tutte le sue articolazioni. Con una differenza: non basta mettere intorno allo stesso tavolo i soggetti istituzionali responsabili. Questa volta occorre uscire dall’incontro con un cronoprogramma di azioni da mettere in campo ciascuno per la sua parte di responsabilità, di cui periodicamente chiedere conto.
Quanto alla Regione dopo che la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, riunitasi lo scorso 7 maggio 2015, ha espresso in riferimento al “Programma delle Infrastrutture Strategiche – Allegato al Documento di economia e finanza 2015”, viva preoccupazione sulla posizione del Governo in merito a tale argomento – continua il consigliere di Forza Italia – l’Assessore Berlinguer e la Giunta Pittella facciano pesare i problemi delle nostre imprese e non si limitino alla protesta formale. La Regione, inoltre, deve chiedere al Governo di poter avere voce in capitolo sulla nuova strategia di programmazione , soprattutto nella misura in cui quest’ultima vada attuata non solo all’interno del contesto delineato dalla Legge Obiettivo, ma anche nell’ambito dei contratti di programma, del PON, dei POR, del Piano Aeroporti e del Piano Porti”.
L’ADICONSUM BASILICATA E L’ASSOCIAZIONE ECONOMIA SOLIDALE CHIEDONO PIU’ ATTENZIONE PER L’IMPREENDITORIA LOCALE
Non può rimanere inascoltata la richiesta fatta all’Anas dall’imprenditore materano Emanuele Paolicelli, titolare della ditta Lady Cucine, affinché sia previsto un innesto stradale che colleghi la SS 99 Matera-Altamura con il suo opificio e quello degli altri imprenditori operanti nella zona.
L’ampliamento della precitata strada da due a quattro corsie, come è stata progettata, penalizza le attività produttive perchè non prevede svincoli in prossimità dell’area industriale di Matera che permettano, a imprenditori e lavoratori, l’accesso alla suddetta area.
In questo grave periodo di crisi economica e sociale – ha affermato Angelo Festa, Presidente Adiconsum – è importante sostenere gli sforzi dei nostri imprenditori, eliminare insostenibili criticità e difendere l’importanza di un collegamento fra la SS. 99 e la zona industriale. Bisogna evitare la chiusura delle imprese, il conseguente licenziamento dei lavoratori, la perdita dell’economia imprenditoriale e il rischio di povertà per numerose altre famiglie.
L’Adiconsum di Basilicata e l’Associazione Economia Solidale, nel far presente che il raddoppio delle corsie sulla strada statale Matera-Altamura deve rappresentare un’opportunità di crescita e non una penalizzazione per l’intero territorio, chiedono agli Amministratori e alle Autorità competenti che venga rettificato il progetto dell’Anas, prevedendo giusti raccordi stradali per assicurare alle imprese locali la possibilità di continuare l’attività lavorativa e la stessa crescita del territorio.