L’associazione culturale Energheia, svolge la sua attività culturale nell’ambito della promozione della parola scritta, organizzando da oltre ventuno edizioni l’omonimo Premio letterario rivolto ai giovani italiani e di Paesi europei.
Alla base del progetto la constatazione che, a trent’anni dalla comparsa dei primi personal computer, tante cose siano cambiate, ma, nel contempo, si riconosce come non sia facile afferrare senso e direzione di questi cambiamenti nei modi abituali di leggere e scrivere se si usano le tecnologie oggi a disposizione: il computer, la tavoletta, il lettore di libri elettronici, il cellulare intelligente.
Occorre inventare nuovi modi d’uso per i vecchi e i nuovi attrezzi di scrittura e lettura, seguendo i sentieri non lineari dell’ipertesto e di internet, ma perfezionando anche la padronanza di una risorsa oggi diventata scarsa: l’attenzione.
Partendo da queste considerazioni, l’associazione Energheia ha promosso, nei mesi scorsi, una serie di incontri rivolti a scrittori e lettori, che hanno avuto come tema l’esplorazione dei nuovi e differenti modi di leggere e di scrivere il testo cartaceo e quello digitale.
L’esame del word processor e degli altri attrezzi informatici è stato il punto di partenza per tracciare una mappa delle attuali pratiche di scrittura e lettura. Attraverso questi incontri, si è giunti, infine, ad esaminare che cosa è un libro elettronico, come è fatto e come lo si realizza.
Nel dettaglio il progetto Scri(le)tture ibride intende coinvolgere la Biblioteca Provinciale “T. Stigliani”, la Biblioteca del Museo Archeologico “D. Ridola” e l’Archivio Storico Lello Giuralongo di Matera.
Accanto a queste istituzioni culturali, un particolare coinvolgimento verrà dato ad alunni e docenti di diversi istituti Superiori e Inferiori della nostra città, costruendo con loro un percorso teorico e pratico che veda, al termine, la realizzazione di uno o più libri elettronici, attraverso la conversione digitale di libri, saggi, articoli, disponibili in formato cartaceo.
Si realizzerebbe una partecipazione attiva di tutti i protagonisti di questo progetto, aiutandoli a compiere i passi necessari per essere lettori e scrittori attenti e non consumatori passivi di informazioni e dispositivi tecnologici. Si proporrebbero i rudimenti di una pratica disciplinata e riflessiva delle tecnologie, ben lontana e diversa dalla logica del fai da te a cui sembrano condannati i semplici utilizzatori di computer, Ipad, smartphone.
In tale maniera si intreccerebbero al meglio l’universo cartaceo del libro e delle biblioteche con quello immateriale del testo digitale e di internet, offrendo spunti per immaginare percorsi di approfondimento e apprendimento. Si assicurerebbe così, una seconda vita e una più ampia diffusione ad alcuni dei tanti documenti contenuti nelle biblioteche della nostra città.