Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gianni Perrino commenta la notizia diffusa dall’Asm che premia gli oltre 300 infermieri preselezionati nel concorso: è stata infatti revocata la delibera che “duplicava” la selezione.
Di seguito la nota integrale.
Incredibili notizie giungono dall’ASM, l’azienda sanitaria della provincia di Matera. Una volta tanto, però, sono buone, anzi ottime per gli oltre 300 infermieri in attesa (da quasi un anno) di concludere la procedura concorsuale iniziata nel dicembre 2013 e finalizzata all’assunzione di 37 unità presso l’Ospedale “Madonna Delle Grazie” di Matera.
Il M5S Basilicata, attraverso apposita interrogazione, aveva sollevato in Consiglio Regionale le macroscopiche anomalie presenti nella delibera ASM con la quale, a fine 2014, si “riapriva” la possibilità di partecipare al concorso, aggiungendo ulteriori 20 posti, proprio alla vigilia delle elezioni comunali materane: il tutto, in barba non solo ai diritti di chi era già stato preselezionato nel primo concorso ma anche in violazione di una serie di norme che impediscono la duplicazione (per di più nell’arco di pochi mesi) di procedure concorsuali per l’assunzione delle stesse figure professionali.
Con la delibera n. 771 del 18 Maggio 2015, l’ASM, dopo aver comunicato, attraverso l’Assessore Franconi in Consiglio Regionale, che era “tutto regolare” e che si potevano benissimo duplicare i concorsi, fa una clamorosa marcia indietro: adesso per i vertici ASM non c’è più bisogno di ulteriori 20 unità!
Forse qualcuno ai piani alti dell’ASM si sarà improvvisamente accorto dell’illegittimità della delibera con la quale veniva “varato” il secondo concorso per ulteriori 20 posti da infermiere, mentre era in corso di (lentissimo e farraginoso) svolgimento un altro precedente per l’assunzione di 37 infermieri. Come paventato nella nostra interrogazione, evidentemente l’ASM si è magicamente resa conto che l’iter procedimentale del nuovo concorso, bandito a pochi mesi dalla competizione elettorale materana, c’era più di qualche problema: allora, i dubbi di legittimità sollevati dal M5S Basilicata non erano proprio infondati? Basti vedere i quesiti che erano rimasti privi risposta. Chissà, qualche dirigente ASM avrà avuto sonni agitati pensando e ripensando alle sentenze del Consiglio di Stato che pretendono una dettagliata motivazione, necessaria e indefettibile, al fine di bandire un ulteriore concorso del tutto identico a quello in corso di espletamento oppure a cui si riferisce una graduatoria in corso di validità. Non solo: qualcuno, come sostenevamo nella nostra interrogazione, avrà notato la carenza di un piano delle assunzioni per il 2015 e, in atto di “resipiscenza operosa”, avrà suggerito la revoca della delibera illegittima.
Comunque sia andata, una cosa è certa: tutto ad un tratto è magicamente caduta anche la foglia di fico rappresentata da Matera 2019 – Capitale Europea della Cultura,diventata una sorta di passe-partout per giustificare tutto e il contrario di tutto.
In questa storia emergono, ancora una volta, da un lato, il tentativo prepotente e arrogante di imporre decisioni in cui non si intravede alcun interesse pubblico; dall’altro, la totale indifferenza nei confronti dei criteri meritocratici, della trasparenza, dell’imparzialità che dovrebbero guidare sempre le procedure di assunzione negli enti pubblici. Ci chiediamo: ma è mai possibile che oltre trecento persone debbano essere in balia dei capricci del megadirettore galattico di turno?
Ovviamente siamo felici dell’epilogo dell’ennesima incresciosa situazione che riguarda una selezione pubblica e auguriamo a tutti i partecipanti e all’ASM di condurre serenamente in porto la procedura concorsuale.
Tuttavia ci permettiamo di rivolgere un appello a coloro che muovono le fila all’interno delle aziende sanitarie lucane e a tutti coloro che vi “orbitano” attorno: non vi fate irretire dalle tristi e trite logiche clientelari. I cittadini iniziano, finalmente, a capire che il merito e la competenza possono garantire una sanità di qualità: che contrastare la malasanità spesso significa frustrare pretese o mire professionali di rampolli, figli di papà (o mammà) incompetenti e raccomandati dal potente di turno. Per favore, dirigenti ASM affiggete un cartello sulle porte dei vostri uffici con su scritto: “La meritocrazia salva la vita!’”.
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