Marina Bucci, delegata sindacale della FISASCAT CISL della segreteria di Bari,nonchè una dipendente di Coop Estense, in una nota inviata alla nostra redazione annunci una serie di scioperi e manifestazione per garantire ai lavoratori una serie di diritti previsti dal contratto di lavoro. Di seguito la nota integrale.
Non è bastata una lunga e intensa giornata di trattativa per trovare un accordo. Non è bastata la disponibilità delle organizzazioni sindacali ad intervenire in modo netto sul costo del lavoro. Il tavolo ha fatto un passo in avanti importante escludendo i licenziamenti, ma ha svelato le intenzioni della cooperativa: azzerare l’integrativo degli addetti e poi affidare comunque parte dell’attività ad una cooperativa esterna. Un percorso che non si può condividere. Non si può chiedere ai lavoratori della Puglia e della Basilicata di rinunciare al salario, di lavorare domeniche e festivi, di essere part time flessibili e disponibili e poi trasferire il lavoro su terzi che evidentemente saranno sottopagati. La salvaguardia dell’occupazione è una priorità ma non può essere un ricatto, la presenza della cooperazione al sud, dove i privati fuggono, è un tratto distintivo che le organizzazioni sindacali hanno sempre riconosciuto, ma non può essere un ricatto. Filcams CGIL , Fisascat CISL e UILTuCS ritengono che un accordo sia possibile, ma sono necessari ulteriori passi avanti: – escludendo le terziarizzazioni delle attività, anche sperimentali, durante la vigenza dell’accordo – recuperando parte delle maggiorazioni domenicali e in compensazione intervenire sulla parte variabile e su quella dei livelli più alti. Il 4 Giugno scadono i tempi della procedura di mobilità e se Coop vuole davvero fare un accordo rispettando la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori deve allungare i tempi della procedura, la legge lo permette. Coop Estense deve dimostrare di volere cooperare con i propri dipendenti, e cooperare non è mettere i lavoratori in un angolo minacciando i licenziamenti. Vista l’ennesima indisponibilità ad accogliere le proposte dei sindacati e considerato il rischio occupazionale per i lavoratori posti in procedura di mobilità, Filcams, Fisascat e Uiltucs proclamano lo sciopero per una intera giornata le cui modalità verranno decise nei prossimi giorni e metteranno in campo fin da subito tutte le azioni volte a salvaguardare l’occupazione, il salario e la dignità di chi rende possibile che la Coop sia la Coop: le lavoratrici ed i lavoratori! p. FILCAMS/CGIL p. FISASCAT/CISL p. UILTuCS/UIL Alessio Di Labio Vincenzo Dell’Orefice Ivana Verones