“Nelle due settimane di Expo, la Basilicata è stata rappresentata benissimo: da una parte, con uno spazio che interpreta il tema principale “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, parlando dell’acqua; dall’altra, associando la sua forte identità culturale del territorio”.
Così Alberto Mina, direttore “Relazioni esterne e istituzionali” del padiglione Italia il quale ha parlato di una Basilicata coraggiosa che avrà un’eco anche nelle prossime settimane, dato che un presidio resterà per tutti i sei mesi.
La rievocazione dell’attività di Pasolini e del suo film “Il Vangelo Secondo Matteo” a Matera, è ciò che di più ha colpito Mina. “ Un po’ per passione personale verso il regista – ha detto – un po’ perché credo sia un caso italiano. Ha raccontato, con una forza narrativa fortissima il nostro territorio, l’ha fatto diventare famoso nel mondo e in fondo ha anche preannunciato quello che adesso è accaduto con Matera: capitale della cultura 2019. Un’identità di cui siamo fieri”.
Arturo Semerari, segreteria tecnica del commissario generale di sezione, padiglione Italia, ha chiuso con Alberto Mina la presenza della regione lucana all’Expo 2015. “Se negli ultimi quarant’anni – ha deto Semerari – si è parlato di energia e petrolio, in futuro prevarrà acqua e alimentazione. L’Italia ha una sua capacità di produrre in modo sostenibile, legata alle tradizioni e alla storia dei territori; la Basilicata è una rappresentazione felice di questa caratteristica. L’importante è che attraverso la presenza all’Expo si riesca ad intercettare la domanda mondiale – ha concluso – e su questo si potrà misurare la capacità di imprenditori e istituzioni lucane per lo sviluppo della regione”.