Damiano Laterza, in una nota spiega le motivazioni che lo hanno spinto a presentare la sua candidatura a consigliere comunale per la lista Cambiamo Matera.
Damiano Laterza: “Quelli del fare…Cultura!”
Mi chiamo Damiano Laterza ho 38 anni, sono nato e cresciuto a Matera, padre di due figli adolescenti e giovane imprenditore. Sono già stato consigliere comunale, il più giovane d’Italia, nel 1998. Mi sono candidato nella lista Cambiamo Matera e sostengo Angelo Tortorelli come sindaco perchè credo nel programma di questa coalizione e nel risveglio della coscienza civica della nostra città che non puó permettersi in questo momento storico di rimanere silente ne di farsi trovare impreparata.
Nei primi cento giorni di attività dell’amministrazione sarà pertanto indispensabile mettere in campo tutte le forze e risorse a nostra disposizione per recuperare il tempo perso dalla cattiva gestione degli anni passati.
Penso ad esempio al progetto chiamato “CY.RO.N.MED” (Cycle Route Network of the Mediterranean) al quale ha già aderito la Regione Puglia.
Il progetto è molto ambizioso e prevede la realizzazione di una “Rete ciclabile transnazionale” costituita dagli itinerari di lunga percorrenza della Rete europea “EuroVelo” e di quella italiana “Bicitalia”, che attraversano i territori interessati, per un totale complessivo di circa 10.000 Km. Il fine è quello di sviluppare il cicloturismo in area mediterranea.
È chiaro che Matera non può, e non deve, perdere un’occasione del genere per la promozione della mobilità sostenibile attraverso questo progetto di finanziamento europeo che al momento pare sia fermo alla città di Gioia del Colle. Nel programma del candidato sindaco Angelo Tortorelli si parla prevalentemente di un innalzamento della qualità della vita dei cittadini senza escludere la possibilità di realizzare infrastrutture che permettano l’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto abituale e sicuro: contribuendo così allo sviluppo di forme di mobilità sostenibile, riducendo i consumi energetici e le emissioni di CO2 valorizzando i territori e la nostra economia locale al fine di promuovere uno stile di vita sano ed ecologicamente corretto.
Non è quindi solo l’opportunità economica di entrare in un circuito che coinvolge 10 milioni di europei che ogni anno trascorrono le vacanze in bicicletta, ma una vera e propria rivoluzione culturale e Matera, capitale europea della cultura 2019, ha bisogno di progetti di questa levatura al fine di adeguarsi nel più breve tempo possibile agli standard nord europei dimostrando, in questa maniera, di poter essere il fiore all’occhiello del Mediterraneo e di tutto il sud Europa.
Un altro tema importante del quale mi faccio carico sin da ora è la verifica, attraverso il dialogo con la regione Basilicata, dell’operato della Lucana Film Commission. Trovo inconcepibile ed inammissibile che gli operatori del settore da diversi anni contestino l’attività di questa fondazione che, vorrei ricordare, è stata fondata allo scopo di promuovere bandi ed iniziative per lo sviluppo di alte professionalità locali nell’ambito cinematografico e per promuovere i paesaggi lucani quali set naturali.
Ad oggi ci risulta che tale fondazione non sia stata in grado di realizzare nemmeno un elenco ufficiale degli operatori, che lamentano il mancato dialogo con i professionisti nazionali.
Secondo l articolo 8 dello statuto della “Lucana Film Commission” gli organi della Fondazione sono: − il Consiglio Generale; − Il Consiglio d’Amministrazione; − Il Presidente; − Il Direttore; − L’Assemblea di partecipazione; − Il Collegio dei Revisori.
Manca, secondo il mio modesto parere, un “UFFICIO CINEMA” presieduto da addetti ai lavori competenti, capaci e che conoscano le reali problematiche di questo settore. L’ufficio dovrebbe fungere da filtro per chiunque intenda realizzare le proprie opere cinematografiche o televisive a Matera al fine di incentivare, tutelare e supervisionare le trattative oltre ad offrire tutti i servizi necessari alle produzioni attraverso la creazione di un database specifico e dettagliato che riunisca i professionisti del settore televisivo, cinematografico, della fotografia e di tutti i settori correlati (scenografi, esperti in trucco e parrucco, sarti, fonici…); dovrebbe creare le occasioni di incontro fra questi professionisti locali e le aziende di produzione interessate a lavorare a Matera, i professionisti locali e gli sponsor, i professionisti locali tra loro; dovrebbe gestire i servizi logistici ed amministrativi per supportare i casting e la loro gestione così come la reperibilità di attrezzature tecniche; dedicare parte delle risorse economiche, già presenti, per la formazione professionale e l’acquisizione di attestati riconosciuti dalle stesse case di produzione. Sarebbe inoltre necessario che l’Ufficio avesse un reale potere contrattuale con le case di produzione garantendo organizzazione e servizi che favoriscano gli operatori locali in cambio di benefici reali.
Altra cosa interessante: una modifica ed un ampliamento del regolamento “writer” per favorire e ripetere l’esperienza di street art al fine di avviare una degna rigenerazione del decoro urbano: sono tante le zone della città che potrebbero essere interessate ed abbellite.
C’è, inoltre, bisogno di rivedere il regolamento del decoro urbano e quindi l’occupazione di suolo pubblico. Esiste un gap troppo elevato tra le attività commerciali del centro storico e quelle delle zone limitrofe e della periferia (ad esempio le tabelle TOSAP). È necessario rivedere la delibera del 2000 che trasforma gli esercenti delle attività di somministrazione di alimenti e bevande in veri e propri sceriffi: la delibare che bolla la musica come mostro e non come espressione dell’anima. Nel rispetto delle norme nazionali va rivista in tempi strettissimi.
Si puó fare e lo faremo.
Damiano Laterza, lista Cambiamo Matera