Gianni Leggieri, consigliere regionale Movimento 5 Stelle, ha inviato una interrogazione per fare chiarezza sulla situazione del Pozzo Monte Grosso.
Il Movimento 5 Stelle condivide le preoccupazioni delle popolazioni e delle associazioni ambientaliste che hanno deciso di darsi appuntamento domenica 7 giugno per una giornata di mobilitazione, ma soprattutto di sensibilizzazione e di partecipazione.
Proprio perché comprendiamo le ragioni dei manifestanti e delle associazioni ambientaliste che hanno promosso l’iniziativa, questa mattina il Movimento 5 Stelle di Basilicata ha depositato una interrogazione diretta al Presidente della Regione e all’assessore all’ambiente per conoscere i progetti che interessano la zona.
In particolare, vogliamo capire fino in fondo cosa intenda fare la Rockpopper Italia Spa, ma soprattutto vogliamo chiarimenti dalla Regione Basilicata su alcuni passaggi che ci appaiono poco chiari.
E’ giusto ricordare che il pozzo Monte Grosso 1 è stato classificato incidentato dall’UNMIG, che sono incorso indagini da parte della magistratura (di cui non si conoscono ancora i risultati) e che con il provvedimento adottato dall’Autorità di Bacino della Basilicata, presieduto dal Presidente della Regione, Marcello Pittella, si è proceduto alla “declassificazione di una porzione dell’area a rischio molto elevato “R4”, elevato “R3″ e medio “R2″ del territorio di Brindisi di Montagna.
“A questi già importanti interrogativi, si aggiunge il dato politico altrettanto importante. Il Presidente Pittella aveva assicurato che non ci sarebbero state nuove trivellazioni e nuovi pozzi in Basilicata, oggi invece ci troviamo a dover lottare per scongiurare proprio questo rischio” – afferma il consigliere del Movimento 5 Stelle – Gianni Leggieri.
Gianni Leggieri, consigliere regionale Movimento 5 Stelle