Pio Abiusi per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità fa il punto sulla vicenda che riguarda il permesso a costruire in Via Dante previo abbattimento e delocalizazzione di volumi in essere a Mulino Alvino dopo l’udienza pubblica del 26 maggio presso la sezione 4 del Consiglio di Stato in cui è stato discusso nel merito il ricorso in presenza dell’appellante, la società di costruzione, il contro interessato ovvero Adduce e la sua giunta e l’appellato, ovvero i cittadini che autotassandosi hanno inteso resistere. Di seguito la nota integrale.
Pio Abiusi (Ambiente e Legalità): “Ancora un po’ di pazienza!”.
Il 26 Maggio scorso vi è stata udienza pubblica presso la sezione 4 del Consiglio di Stato circa l’annullamento del permesso a costruire rilasciato dal Comune di Matera. Il Comune di Matera rilasciò l’8 Ottobre del 2012 un permesso a costruire in Via Dante previo abbattimento e delocalizazzione di volumi in essere a Mulino Alvino. Il permesso venne rilasciato dal dirigente previo cambio di destinazione d’uso dell’area interessata alla nuova costruzione. Un gruppo di cittadini si oppose ed adì al Tar della Basilicata che annullò il predetto permesso ritenuto illegittimo in quanto sarebbe occorso il preventivo vaglio del progetto da parte del Consiglio Comunale. I lavori di costruzione vennero sospesi. La ditta titolare del permesso si appellò al Consiglio di Stato il 10 Luglio del 2014 e con ordinanza cautelare urgente chiese anche la sospensione della sentenza di annullamento emessa dal Tar. I cittadini si appellarono il 25 dello stesso mese e con essi anche Adduce e la sua giunta ma controinteressati e cioè a fianco del titolare del permesso e non già dei cittadini.
Il 30 Luglio 2014 il Consiglio di Stato riunito in Camera di Consiglio e con ordinanza cautelare respinge l’istanza e condanna l’appellante al pagamento delle spese ribadendo ancora una volta che il permesso di costruire in deroga è di competenza del Consiglio comunale. Si giunge così, al 26 Maggio 2015, data in cui il ricorso viene discusso nel merito in presenza dell’appellante, la società di costruzione, il contro interessato ovvero Adduce e la sua giunta, chissà perchè- e l’appellato, ovvero i cittadini che autotassandosi hanno inteso resistere.
Si è in attesa della sentenza, non mancheremo di diffonderla appena verrà emessa.
Pio Abiusi – Associazione Ambiente e Legalità