Chi dovesse accusare un’insofferenza crescente nei confronti del numero di automobili in circolazione in Basilicata, col conseguente strascico di aria densa di gas di scarico, traffico e incidenti, troverà conferma nei dati appena resi noti dall’Osservatorio Promotec. La Lucania infatti si trova tra le Regioni d’Italia al top della classifica per numero di automobili in rapporto alla popolazione: 62 veicoli ogni 100 abitanti, appena sopra la media nazionale di 61. Tale rapporto è stato calcolato in base a dati ACI registrati nel 2014. Al Sud soltanto Abruzzo e Molise possono vantare una quantità di macchine ancora più consistente, rispettivamente 64 e 65. Se consideriamo che la densità media europea è pari a 51, si capisce come anni e anni di uso e abuso delle quattroruote ci abbiano portati fino a questo punto.
Infatti, se stessimo parlando di autovetture nuove fiammanti, con i dispositivi più avanzati in termini di sicurezza dei passeggeri e di riduzione delle emissioni inquinanti, il panorama – e l’aria che respiriamo – sarebbe ben diverso. Purtroppo però uno studio precedente dell’Osservatorio, uscito alla fine dello scorso anno, ci aveva già allertati del fatto che, in Basilicata e nel Meridione in generale, le automobili sulle strade non sono altro che vecchi catorci con un’età media, per la Regione dei Sassi, di 12 anni e 2 mesi; insomma, alla domanda “quanto vale la mia auto”, la risposta sarebbe prossima allo zero.
Si potrebbe obiettare che con mezzi pubblici che a stento rispettano le corse giornaliere e pochi soldi in tasca, fare a meno dell’automobile sia a dir poco impossibile. Eppure una vettura vecchia e malandata, oltre ad essere una mina vagante dal punto di vista della sicurezza, rappresenta un costo notevole sul budget familiare. L’Osservatorio Promotec ha stimato in 27,4 miliardi di euro la spesa degli italiani nel 2014 per riparazione e manutenzione della propria quattroruote, una cifra superiore a quella versata per l’acquisto di veicoli nuovi di zecca. I soldi investiti in manutenzione sono tornati a salire dopo anni di crisi, in cui anche ricorrere all’officina era un lusso di cui fare a meno. La notizia però può far gioire solo chi lavora nel settore: finché in Basilicata la maggior parte delle autovetture continuerà ad essere omologata Euro 0, 1 e 2, i suoi abitanti, con bambini e anziani in testa, dovranno fare i conti con polveri sottili ed emissioni nocive sopra il livello di guardia.