Trm network risponde a Salvatore Adduce sottolineando come non si sia “lucrato” su Matera 2019. Un impegno professionale e tecnico assicurato in due anni, con contratti debitamente sottoscritti con il Comitato Matera 2019 per € 262.617, 30 IVA inclusa, ma anche significative quote di co-finanziamento presenti nei progetti approvati (oltre € 350.000,00 fra mediapartnership e progetto speciale canale tematico TRM Art) e numerosi servizi aggiuntivi non contabilizzati lungo il percorso che dimostrano il generoso contributo alla causa.
Salvatore Adduce può permettersi di dire quello che pubblicamente afferma in merito al lavoro trasparente e generoso svolto da TRM Network che si è spesa in prima linea, ed oltre ogni perimetro contrattuale, per il conseguimento dell’obiettivo Matera 2019? Già in diverse occasioni Adduce si è espresso con termini precisi e toni accusatori dicendo: “Tosto ha lucrato su Matera 2019” ma ancor più l’8 giugno scorso quando, nel confronto col competitor De Ruggieri su RAI TRE, si è permesso di dichiarare:“abbiamo pagato…abbiamo speso 300 mila euro che Tosto ha incassato senza battere ciglio!”.
La risposta la affidiamo ai cittadini, offrendo evidenze che l’azienda, fino ad oggi, non ha volutamente divulgato.
L’emittente, mediapartner del comitato Matera 2019 sin dagli inizi del percorso di candidatura, ha fortemente voluto, sostenuto e promosso con convinzione, impegno e dedizione la sfida collettiva del territorio per il conseguimento del prestigioso traguardo, sottoscrivendo sì contratti specifici di fornitura servizi ma andando sistematicamente oltre le prestazioni concordate, mettendo in campo – senza contabilità di sorta – spazi, uomini e mezzi dell’azienda ma anche, e soprattutto, passione nel raccontare quanto insieme si andava costruendo, oltre a significative quote di cofinanziamento sia per le mediapartnership che per i progetti speciali come TRM Art.
Per solo amor di trasparenza – principio inderogabile per noi ma forse non per tutti – va detto che la somma totale di più contratti sottoscritti con il comitato Matera 2019 (che sono disponibili per chi volesse approfondire) è pari a € 262.617,30 IVA INCLUSA. Allo stato attuale, però, di tale monte economico, sono stati corrisposti SOLTANTO € 124.836,30 mentre le restanti fatture per € 137.781,00 risultano ancora non saldate, nonostante siano stati erogati e rendicontati tutti i servizi correlati e, da tempo, siano scaduti i termini di pagamento.
Occorre aggiungere che, calcolando le ore di produzione e diffusione effettivamente assicurate alle iniziative e ai protagonisti di questa sfida, supereremmo di gran lunga la soglia concordata nei contratti (come è possibile immaginare solo scorrendo la documentazione video relativa ad oltre 3.000 ore di produzione dedicata), così come il valore economico delle prestazioni erogate è sempre stato ben al di sotto dei valori di listino commerciale.
Un esempio è il canale tematico sulla candidatura, promosso dal nostro network e poi rientrato anche nel dossier, con programmazione in italiano e inglese diffusa su digitale terrestre di Basilicata e Puglia ma fruibile worldwide via streaming, ovvero “TRM Art per Matera 2019”, presentato il 2 luglio dello scorso anno, che ha assicurato fino all’8 dicembre 2014 – ben oltre i 4 mesi stabiliti contrattualmente – produzione e diffusione di contenuti, il tutto per un accordo contrattuale, sottoscritto con Regione Basilicata e Comitato Matera 2019, di 100 mila euro IVA inclusa, a fronte dei 307 mila euro di costi vivi preventivati, e quindi con una quota di cofinanziamento di TRM Network, pari a ben 207 mila euro, senza considerare gli altri canali del network coinvolti contemporaneamente nelle attività di diffusione. A dimostrazione di come l’impegno sia stato e sia ancora ben più che sentito si sottolinea come TRM network, attraverso i suoi canali e la sua programmazione, in primis con Trm Art, continui la missione di racconto, documentazione e confronto con investimenti totalmente indipendenti e per nulla pubblicamente sostenuti. Fra questi si annoverano le trasferte internazionali nelle capitali europee della cultura Riga, Pilsen e Mons, ed i numerosi video e reportage speciali presenti fra i tanti sui canali YouTube di TRM Art e TRM h24, canale all news tutto lucano oggi presente su SKY al canale 519 (numero non certo casuale e non certo banale nel bouquet!) raggiungibile in Italia, in Europa e nel bacino del Mediterraneo, traguardo questo raggiunto con un investimento interamente privato e anch’esso senza alcun pubblico supporto, divenuto motivo d’orgoglio per tantissimi lucani fuori Regione.
Salvatore Adduce, insomma, mente strumentalmente, non solo rinnegando il ruolo e la funzione svolta da TRM Network, ma sottacendo sia l’importante quota di investimento privato assicurata lungo il cammino sia il fatto che gli impegni contrattualmente assunti ad oggi non sono stati onorati del tutto, arrivando, al contrario, addirittura ad affermare che si sia “lucrato”.
Possiamo assicurare che ciò non corrisponde al vero e che invece – con grande sforzo economico – tutti i dipendenti, i collaboratori, i fornitori di servizi, le prenotazioni satellitari, i costi vivi aziendali, gli impegni di spesa legati alle trasferte ed ai collegamenti tecnici per le dirette sono stati tutti onorati senza che di contro fossero corrisposti tutti gli impegni contrattuali assunti.
Sono forse da comparare in termini di peso specifico e di valore economico tutte le attività gestite da TRM network di documentazione, racconto, promozione e sensibilizzazione realizzate in tanti mesi con continuità e capillarità territoriale, unendo la Basilicata ed i lucani nel mondo, con altre interamente finanziate con danaro pubblico e durate semmai pochi giorni come ad esempio “Materadio” di Radio 3?
A Salvatore Adduce si ricorda che TRM network è un’azienda privata che, dal 1976 svolge, nei fatti, un servizio di pubblica utilità pur non essendo obbligata a farlo, e che, tra le motivazioni di designazione di Matera da parte della Giuria ECOC 2019, vi è un esplicito riferimento, che lui non cita volutamente, al canale televisivo digitale disponibile anche on-line, insieme ad altre iniziative digitali della strategia promossa.
Un invito dunque a ben pesare, prima di pronunciarle, parole che buttano fango sul lavoro, sulla professionalità e sulla sensibilità di quanti si sono spesi in prima linea per raccontare un cammino – felicemente vittorioso – di comunità, senza lucrarci in alcun modo. L’azienda è disponibile in ogni momento ad argomentare le ragioni di una scelta editoriale voluta difesa ed onorata con convinzione da sempre, ma Salvatore Adduce ha argomentazioni per controbattere a queste pubbliche evidenze di impegno a favore del territorio profuse da un soggetto privato come TRM Network?
mai avrei pensato che adduce potesse scendere a un livello cosi’ infamante di accuse nei confronti di avversari politici, in particolare deruggeri e tosto.
poichè le risposte di questi mi sono sembrate precise e convincenti (come quelle di confapi, tutte notizie che leggo da spettatore su SASSILIVE CHE RINGRAZIO) e quindi le accuse le giudico infondate, devo pregare, io MATERANO QUALSIASI, il sindaco di offrire uno spettacolo un po’ piu’ decente e visto che ci sono gli voglio dire pubblicamente che ho trovato assolutamente indecente anche questa smania di lavori fatti a pochi giorni dal voto dopo un sonno di cinque anni.
adduce, la prego di avere rispetto per la popolazione materana. grazie.
bene ha fatto TRM che ha puntualizzato per rispetto degli utenti e degli elettori. Diverso è il Salvatore Adduce che dopo aver smesso di emettere solo suoni gutturali spara cavolate a mitraglia offendendo. Certo il giornalino parrocchiale non gli chiederà mai di presentare il bilancio finale relativo al 2014 del Comitato Matera 2019 nè le fonti di finanziamento della sua campagna elettorale che risulta essere costosa per es. i manifesti alla Berlusconi 6x 3 né il costo della operazione fallita coordinata dal gruppo di Marianella Sclavi Una volta il PCI parlava con la gente attraverso gli iscritti e le sezioni con il porta a porta adesso non avendo né gli uni né le altre si avvale dei facilitatori ma chi li ha pagati? Senza pensare male è lo stesso gruppo che contribuì, a spese del Mibac, ad animare le tre tornate che servirono poi a redigere, alla buon ora e con fatica, il piano di gestione del sito Unesco.
Gentile Pabiusi,
a beneficio suo e dei lettori vorrei ricordare che il Comitato Matera 2019 ha appaltato a pagamento i servizi a TRM senza alcuna forma di selezione pubblica, nonostante i fondi del Comitato siano pubblici. Se ciò fosse avvenuto, infatti, sono certo che TRM ne avrebbe dato notizia nel suo comunicato, ma deduco che così evidentemente non è. Vorrei altresì informarla ed informare gli elettori, che a Matera siamo in pochi ad aver letto il famoso Dossier di candidatura a Capitale Europea della cultura. Io che l’ho fatto ho subito evidenziato la stranezza del fatto che nel documento si dichiara come TRM sia individuata (da chi?) come la società più qualificata per gestire tutti i servizi di comunicazione dell’evento per un importo che, se la memoria non mi tradisce, si aggira intorno ai 4 milioni di euro. Mi sono chiesto come sia possibile incaricare di fatto sin da ora, e senza alcuna selezione pubblica, un soggetto dalla funzione così delicata e per importi così rilevanti. E come mai nel Dossier si sia sentita la necessità di indicare nominativamente una impresa?
Può darsi che non abbia compreso bene qualcosa nella lettura, e se è così faccio ammenda sin da subito, ma gradirei qualche commento sul tema da parte sua che mi sembra molto informato. Mi stia bene.