Sabato 20 giugno 2015 alle ore 18,30 presso il Palazzo Viceconte in Via San
Potito, 7 di Matera, sarà presentato il libro “Monaci, cavalieri e pellegrini al Santuario di Picciano”, scritto da dom Donato Giordano o.s.b. olivetano, con interventi del prof. Cosimo Damiano Fonseca, accademico dei Lincei, il prof. Ferdinando Mirizzi, dell’Università della Basilicata, del don Michelangelo Tiribilli, abate generale emerito o.s.b. olivetano. Modera Pasquale Doria, giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno” e conclude i lavori mons. Salvatore Ligorio, arcivescovo di Matera-Irsina.
Il colle di Picciano, interessato dalla presenza umana sin dalla preistoria, è stato per molti secoli punto di riferimento dei grossi centri urbani della regione apulo-lucana. Nella parte più alta del colle, grazie alla presenza di un monastero benedettino fondato attorno all’anno mille, si è sviluppato un santuario che ha ospitato i cavalieri Templari e Giovanniti, i quali vi stabilirono un Feudo che durò circa cinque secoli. In questo periodo, le strutture sul colle si amplificarono e la devozione alla miracolosa vergine
di Picciano si diffuse in molte regioni del circondario, dall’Abruzzo fino a
Malta.
Dom Donato Giordano, nel suo volume, ha riportato le accurate ricerche fatte
sul ruolo del Santuario di Picciano, sulle forme di religiosità popolare sviluppatesi intorno all’affresco della Madonna, sul fenomeno della transumanza, sulla rinascita della comunità benedettina della Congregazione
olivetana e su altro.