Non è stato particolarmente apprezzato il servizio trasmesso domenica 20 giugno su Rai 1 per lo speciale Tg1 “Matera prima” di Nevio Casadio e dedicato alla città dei Sassi.
Chi non ha avuto la possibilità di guardarlo in tv potrà rivederlo cliccando qui ma intanto l’onorevol Cosimo Latronico di Forza Italia, d’intesa con il collega Giorgio Lainati, vice presidente della commissione di Vigilanza della Rai, ha inviato un’interrogazione parlamentare al presidente e al direttore generale della Rai “per stigmatizzare il taglio dello speciale di approfondimento del TG1”.
Un’interrogazione parlamentare al presidente e al direttore generale della Rai è stata presentata dall’on. Cosimo Latronico (FI), d’intesa con il collega Giorgio Lainati, vice presidente della commissione di Vigilanza della Rai per stigmatizzare il taglio dello speciale di approfondimento del TG1 dal titolo “Matera Prima”, andato in onda domenica sera su Raiuno che ha presentato “un’immagine distorta ed arretrata della Basilicata”. “Ci aspettavamo – è scritto nell’interrogazione – che un servizio pubblico qual è appunto la Rai offrisse una vetrina d’eccellenza per Matera all’indomani della nomina a Capitale europea della cultura per il 2019 e mettesse in evidenza il suo splendore. Così, invece, non è stato; si è trattato di un programma che non ha reso giustizia della bellezza della città e della regione intera”. A conferma di ciò, scrive Latronico, “ci sono le centinaia di critiche apparse sui social network di tanti materani che non si riconoscono in quelle descrizioni e in quelle immagini mandate in onda dalla Rai”. Alla luce di tutto ciò il parlamentare lucano chiede “ se la dirigenza della Rai fosse stata messa al corrente di tutto ciò e se ci sia stato un contributo economico da parte dei vari enti pubblici a cominciare dalla Regione Basilicata e dall’Azienda di promozione turistica della regione che hanno collaborato alla realizzazione dello speciale”.
CONCORDO,un servizio vergognoso e tendente ad allontanare i turisti dalla Basilicata,ma possibile che questa specie di registra non aveva altro da mostrare all’Italia intera ed al mondo visto che e’ stato visto anche su Rai Italia,evidentemente lo speciale aveva un fine ben definito e qualcuno dovra’ spiegarci perche l’hanno intitolato Matera prima e di Matera si sono visti appena alcuni flash in un’ora circa di trasmissione.
Dopo una serie di immagini (le peggiori) dei Sassi di Matera grigi e piovosi, ho sentito parlare 10 minuti una vecchina del comune di San Costantino Albanese che parlava di NULLA.. 3 minuti di canti popolari albanesi.. hanno parlato di Viggianello, hanno fatto vedere la Madonna nera di Viggiano senza dire di cosa si trattava, hanno fatto un gran mischione di paesini lucani senza dare loro un senso logico e delle radici culturali, hanno parlato di VOGLIA DI RISCATTO del popolo lucano, hanno parlato di una Basilicata al femminile che (ohimè) oggi parla solo al maschile nella politica e nelle istituzioni locali, hanno parlato della rabbia contro il petrolio, hanno parlato di Matera ancora di una città che ha voglia di emergere e di farsi notare! Un’autentica delusione..
Ebbene, questo filmato di Matera e della Basilicata poteva andare bene prima del 1993, prima che Matera diventasse Patrimonio UNESCO, prima che Matera venisse scelta da Mel Gibson, prima, da Morgan Freeman, dopo, e da Al Pacino, ora come ambientazione di colossal cinematografici, prima che Matera diventasse Capitale Europea della Cultura, prima che Matera venisse riconosciuta la città più sicura d’Italia, ora Matera E’, Matera C’E’, Matera E’ la più bella realtà del meridione d’Italia. La Basilicata non ha più bisogno di RISCATTO, ma deve solo diventare CONSAPEVOLE delle proprie forze e COMBATTERE PER FARSI RICONOSCERE CIO’ CHE LE APPARTIENE DI DIRITTO!
Nota positiva: ho sentito parlare di luoghi dell’anima e tra questi la bellissima Rabatana di Tursi, con il suo poeta cantore Paolo Popia, ho sentito cantare gruppi musicali nuovi e innovativi, la bellissima Casa Cava, fucina culturale di spessore e poco altro. Speriamo che in una prossima volta si parli di più di una BASILICATA CHE CE L’HA FATTA e non di una basilicata che vorrebbe farcela..
Dopo questo servizio vergognoso ,spero che il nostro nuovo sindaco scriva alla direzione generale della Rai per delle scuse pubbliche , visto che hanno trasmesso una immagine di Matera e della Basilicata distorta . Offendendo tutti noi materani .
e’ cominciata la ritorsione dei PiDioti che ,giorno dopo giorno, metteranno in atto la loro macchina del fango per far pagare cara la cocente sconfitta nelle elezioni amministrative; niente uomini, niente mezzi uomini, solo quaquaraqua’; arrendetevi siete preistoria , siete cenere, siete humus per la terra, anzi nò da humus sareste utili e invece siete delle nullità; addio !!!!
Gentile sig. Grieco,
premesso che sono d’accordo con la stupidità e miopia del servizio, ritengo che lei abbia letto troppi gialli che le hanno trasmesso una ingiustificata ansia da dietrologia. Le consiglio letture più leggere.
Comunque ritengo che per esprimere critiche bisogna aver visto quantomeno il servizio, e lei, per quanto ha dichiarato avanti, non lo ha visto. I commentatori a prescindere e per partito preso sono i più noiosi, e lei è senza dubbio annoverabile tra di essi.
Mi stia bene
ah, io sono fortunato a casa mia la Rai è bandita da almeno 20 anni !!!!
Tranquilli, tanto eccetto i materani curiosi, chiunque abbia tentato di vederlo nel resto d’Italia, dopo 5 minuti dormiva profondamente o, se insonne, ha cambiato canale disperato
Qui, al Nord, devono aver trasmesso un documentario sulla Basilicata diverso da quello che avete visto voi. Quello che ho visto io – sempre di Casadio – era commovente, e con immagini bellissime. Anche le facce, le musiche, i pensieri erano bellissimi – rivolti al passato e al futuro, con un grande amore per la propria terra. Come sapete, la Basilicata è poco conosciuta, e questo è stato non solo un vero omaggio ma una possibilità di farla conoscere degnamente.
Che non sia l’unica a pensarla in questo modo lo dimostrano i post pubblicati sul Corriere della Sera nella sezione ‘Televisioni’ di Aldo Grasso, tutti di elogio.
Io credo che i politici di cui si parla sopra non l’abbiano visto. E credo anche che alcuni di quelli che hanno scritto qui non l’abbiano visto. Per favore, basta con i piagnistei a priori: perché non ci date un’occhiata?