La XIX sagra dell’albicocca di Rotondella ha scelto come tema l’influenza del clima sulla produzione con lo sforzo ad individuare quali possono essere le tecniche e le operazioni colturali per mitigare i fenomeni negativi in sintonia con gli “Stati generali sul clima” convocati dal Governo per ribadire l’importanza di agire nella prevenzione con la ricerca e il contrasto ai cambiamenti climatici, promuovendo modelli di produzione e consumo più sostenibili. A sottolinearlo è Rudy Marranchelli, presidente Agia-Cia Basilicata evidenziando che non solo l’albicocco, ma tutte le principali coltivazioni del Made In Italy dall’olivo al castagno, dal pomodoro agli agrumi, dalla frutta al miele hanno subito pesanti ridimensionamenti produttivi. Da non trascurare il fatto che i cambiamenti climatici (dal surriscaldamento al moltiplicarsi di eventi estremi, “sfasamenti” stagionali, precipitazioni brevi, ecc.) hanno favorito anche l’adattamento e l’aumento di parassiti provenienti da altri continenti, che hanno trovano in Italia un habitat favorevole. Ricordo la Xylella fastidiosa che sta facendo strage di ulivi nel Salento, il cinipide del castagno (la produzione è scesa al minimo storico), l’Aethina Tumida (insetto killer delle api che mangia il miele, il polline e la covata); il punteruolo rosso che sta sterminando le palme e il patrimonio ornamentale (pubblico e privato) dei nostri comuni marini (ricordo il bellissimo passeggio verso il mare di NovaSiri, ormai memoria storica); alla batteriosi del Kiwi ecc… Danni al comparto agricolo – ha aggiunto – “inquantificabili”. Sicuramente importante, il via libera della Camera al decreto legge agricoltura, che fa rientrare alcune fitopatie tra gli eventi per i quali puo’ essere dichiarato lo stato di calamità ai sensi delle norme sul fondo di solidarietà nazionale con misure di sostegno in favore degli imprenditori agricoli colpiti. In proposito – ha detto ancora il presidente Agia-Cia – è positivo l’impegno dell’assessore Luca Braia che nel suo intervento, in occasione della sagra, ha ribadito la volontà di liquidare entro poche settimane le somme a 413 aziende colpite dalle alluvioni del 2005 e di accelerare il lavoro per gli eventi calamitosi che si sono susseguiti nel nostro territorio dal 2010 al 2013.
“I cambiamenti climatici, l’uso efficiente delle risorse, il risparmio energetico, l’economia verde – continua Marranchelli – sono tematiche strategiche per un’agricoltura proiettata verso Europa 2020. Rotondella è tra i comuni europei firmatari del Patto dei Sindaci, quindi impegnato nella mitigazione degli effetti conseguenti al cambiamento climatico. Con un corretto uso delle tecniche colturali (fertilizzazione, gestione del suolo, irrigazione) e promuovendo la ricerca in campo agricolo si potrebbe contribuire alla mitigazione delle emissioni di CO2. In linea con questo principio, si propone l’utilizzo di parte dei fonti di compensazione ambientale (derivanti dalla presenza di siti nucleari in dismissione) quale forma incentivante, per dare applicazione concreta a un protocollo tra comune, associazioni di categoria, aziende agricole interessate e enti di ricerca per attuare politiche sul territorio a favore di tutta la collettività, che richiedono all’agricoltore una funzione socio/ambientale oltre che economica. Una vera filiera del trasferimento delle conoscenze -conclude Marranchelli- in grado di concludere il proprio ciclo virtuoso migliorando le performance ambientali delle aziende agricole e capace di proporre strategie di comunicazione in ottica di ecodesign”.