“La costa jonica è una risorsa importante per la crescita economica del territorio e va preservata” è quanto dichiara il consigliere della Provincia di Matera Gianluca Modarelli. La stagione turistica sembra non esser mai cominciata per alcuni stabilimenti balneari di Scanzano Jonico. Il destino si è accanito nei confronti di una città vessata dai numerosi fatti criminosi, inclusi i furti di rame che hanno lasciato al buio (per giorni) le spiagge Scanzanesi. In località Terzo Madonna è palese uno stato di degrado dell’arenile dovuto al materiale di riporto proveniente da accumuli di rifiuti quali: fronde di alberi, bottiglie di plastica, frammenti di vetro, per citarne alcuni. Non è la prima volta che accade. Al mattino gli operatori devono armarsi di santa pazienza e buona volontà per ripulire il bagnasciuga dai numerosi rami e rifiuti che, soprattutto negli ultimi due weekend, hanno causato non pochi disagi ai bagnanti. Inoltre, nella medesima località, il mare sembra essere avanzato velocemente tanto da non consentire più ad un operatore balneare di allestire il suo lido.” In qualità di Consigliere Provinciale ho il dovere di raccogliere le istanze che giungono da parte dei cittadini della nostra provincia” a dichiararlo è il Consigliere Provinciale per FI Gianluca Modarelli, il quale continua” Molto probabilmente gli accumuli di arbusti provengono dalla vicina pineta. Vorrei ricordare che quest’ultima subì, nel 2012, un incendio che portò alla perdita di numerosi ettari di verde. Ciò che maggiormente preoccupa è l’avanzare del mare. Non è possibile puntare su progetti unitari di sviluppo turistico della costa se nessuno adotta seri provvedimenti” in conclusione “ Per tali ragioni, mi sono rivolto al Presidente della provincia di Matera Francesco De Giacomo al fine di denunciare lo stato di degrado nella quale verte un tratto importante della costa jonica, addirittura considerato, fino a qualche tempo fa, a dimensione di bambino. La crisi economica che sta attanagliando l’Italia ha messo in ginocchio molti operatori turistici e proprietari di stabilimenti balneari lucani, non posso non tener conto del disagio che subiscono, alla crisi non si può aggiungere anche il degrado ambientale”.