Pietro Sanchirico commenta l’espulsione a suo carico da parte del Centro Democratico: “Espulsione in perfetto stile bolscevico, continuerò a fare politica coerente con il mio pensiero e la mia esperienza”.
La nota dell’ufficio stampa nazionale di Centro Democratico con la comunicazione, in perfetto stile bolscevico, della mia espulsione conferma l’ isolamento in cui si è voluto ricacciare un partito che usa l’ufficio stampa per decidere l’espulsione dei suoi dirigenti. Nella mia dichiarazione ho espresso valutazioni politiche e il dissenso nel metodo e nel merito della scelta di archiviare troppo frettolosamente il risultato delle amministrative, compreso quello di Matera che ha segnato invece grandi novità tutte ancora da analizzare. Prendo atto che nel Cd non c’è spazio per il dissenso democratico e non per questo rinuncio a far politica coerente, senza scheletri negli armadi, con il mio pensiero, la mia esperienza di moderato nel solco della tradizione del popolarismo democratico, insieme a chi mi consentirà di farlo.
Sanchirico espulso dal Centro Democratico, nota Fabio Dapoto, già dirigente provinciale dei Giovani di Centro Democratico.
L’affrettata espulsione di Pietro Sanchirico denota una visione da parte del gruppo dirigente nazionale di Centro Democratico che non riconosco nel mio modo di intendere la politica, in quanto assolutamente poco democratico. A noi giovani il presidente Tabacci in occasione delle diverse visite a Potenza e a Matera ha sempre chiesto un contributo ideale per far crescere il partito sul territorio e tra le giovani generazioni che sono il futuro della politica. Quanto è accaduto va nel senso diametralmente opposto e allontana ulteriormente i giovani dalla politica. Sono fortemente deluso perché sin dalla scelta di candidarmi nella lista del Cd al Comune di Potenza ho creduto in un cambiamento democratico. Nel corso del tempo ho dovuto riscontrare un atteggiamento di ostilità da parte di gruppi dirigenti locali del partito, non più giovani, proprio nei confronti dei giovani che con il loro entusiasmo e la loro passione hanno portato significativi consensi elettorali e sono stati visti invece come concorrenti e nemici da scoraggiare sino a negarci la possibilità di utilizzare la vecchia sede per confronti. Ma la passione per la politica non mi è venuta meno. La trasferirò, dopo aver abbandonato Cd, tra chi mi darà la possibilità di continuare un’esperienza di servizio per i giovani.