Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, scopre i Sassi di Matera grazie al convegno organizzato dalla Cisl Basilicata nel pomeriggio all’auditorium del Conservatorio Duni sul tema “L’Italia al Lavoro. Dalla rinascita della Fiat agli esodati, i mille volti di un paese in transizione. Il caso Basilicata: idee per fare”. Poletti, ricevuto in piazza Vittorio Veneto anche dal segretario provinciale Amatulli, ha potuto ammirare il panorama degli antichi rioni Sassi dal belvedere Guerricchio e poi ha raggiunto a piedi un ristorante del centro cittadino per il pranzo di lavoro con il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan, il deputato del Pd, Roberto Speranza, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e il presidente di Confindustria Basilicata, Michele Somma.
“Non c’è una ricetta per il lavoro da Roma – ha precisato il Ministro durante un’intervista concessa in anteprima in piazza Vittorio Veneto. Ogni territorio deve lavorare per rafforzare le imprese esistenti e intercettare nuovi investimenti per creare occupazione e sviluppo. In questo territorio un sostegno importante può arrivare dal turismo, è evidente. Noi a Roma stiamo lavorando per mettere a punto la nuova legge sugli ammortizzatori sociali e in questo ambito si dovrà discutere del reddito minimo di inserimento”
A Matera i lavori del convegno sono coordinati dal giornalista Oreste Lo Pomo e introdotti dal segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico.
Sul tavolo, ovviamente, i temi caldi del momento che tengono banco nel dibattito politico nazionale e locale: dai decreti attuativi del Jobs Act alla riforma delle pensioni, dalla proposta di legge di iniziativa popolare lanciata dalla Cisl per una vera riforma fiscale al reddito minimo di inserimento, fino alle tante vertenze che popolano quotidianamente le cronache regionali.
“La Cisl lucana chiama a raccolta le energie migliori della politica, del sindacato e delle imprese per avviare una discussione sulle contraddizioni del modello lucano in cui convivono realtà in forte espansione e la crisi di interi settori produttivi con il loro lascito di cassintegrati e disoccupati”, anticipa il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, secondo cui “anche primi segnali di crescita si presentano nella nostra regione in maniera disomogenea. Alla ripresa produttiva registrata nel settore automotive, grazie ai nuovi nuovi modelli prodotti a Melfi, fanno da contraltare la crisi perdurante delle costruzioni e il cattivo andamento dei servizi, nonché la riduzione degli investimenti fissi e degli investimenti per le infrastrutture. Il nostro obiettivo – spiega ancora il segretario della Cisl – è contribuire a realizzare una nuova stagione di riforme con una serie di proposte concrete che abbiano l’ambizione di tenere insieme efficienza del mercato ed equità sociale”.
Tra le priorità che la Cisl rilancerà nel convegno lo sblocco del reddito minimo di inserimento per dare una risposta alle migliaia di disoccupati che stanno uscendo dal “purgatorio” degli ammortizzatori sociali; potenziamento delle infrastrutture per legare la Basilicata all’Europa; un meccanismo di convenienze localizzative per attrarre nuovi investimenti produttivi; saperi e innovazione al servizio delle fabbriche intelligenti; nuovi strumenti di finanza pubblica; sburocratizzazione. “La Cisl riparte dal piano del lavoro – conclude Falotico – e rilancia l’impegno per fare della Basilicata un ecosistema in grado di attrarre nuovi investimenti e nuova occupazione”.
L’intervento del presidente Pittella al convegno della Cisl a Matera
Illustrati al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, i risultati e le sfide per il futuro della Basilicata: “Con Matera Capitale della Cultura nel 2019, Melfi leader europea nel settore dell’automotive e con la città di Potenza impegnata, con l’aiuto di tutti, a superare il difficile momento di crisi che sta attraversando per offrire quei servizi avanzati che sono propri di un capoluogo di regione ci sono tutti i presupposti per lavorare con maggiore lena, con una visione chiara di sviluppo, avendo di mira solo il bene dei lucani”.
E’ la Basilicata dei 7mila nuovi occupati, con le persone in cerca di occupazione che sono passate da 35 a 32 mila, e il tasso di disoccupazione che è calato di quasi 2 punti (passando dal 16,8% del 2014 al 14,9% del primo trimestre 2015, a fronte di una media nazionale molto più bassa), la regione che il presidente Marcello Pittella ha presentato al ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
Il presidente della Regione Basilicata e il ministro Poletti sono intervenuti, questo pomeriggio a Matera, al convegno organizzato dalla Cisl Basilicata: “L’Italia al Lavoro. Dalla rinascita della Fiat agli esodati, i mille volti di un paese in transizione. Il caso Basilicata: idee per fare”.
Ai lavori, che hanno trattato i temi più caldi del momento: dai decreti attuativi del Jobs Act alla riforma delle pensioni, dalla proposta di legge di iniziativa popolare lanciata dalla Cisl per una vera riforma fiscale al reddito minimo di inserimento, oltre a Pittella e Poletti hanno partecipato: il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, l’ex ministro del Lavoro, Tiziano Treu, il deputato del Pd, Roberto Speranza e il presidente di Confindustria Basilicata, Michele Somma. I lavori sono introdotti dal segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico. Il dibattito, all’Auditorium del Conservatorio Duni, è stato coordinato dal giornalista Oreste Lo Pomo.
Per il ministro Giuliano Poletti il tema lavoro è una partita che tutti, oggi in Italia, devono giocare: “Nessuno può stare in tribuna a guardare – ha detto il ministro del Lavoro – ogni comunità deve portare un proprio contributo e collaborare al sistema Paese, i destini locali e nazionali sono comuni: se la Basilicata soffre, soffrirà l’Italia intera. Bisogna produrre le condizioni per favorire la crescita dell’attività economica solo così avremo lavori stabili. Sburocratizzare – ha ricordato Poletti – è una di queste condizioni, le comunità locali poi devono essere capaci di diventare attraenti per gli investitori e occorre collegare la scuola con l’impresa. E’ un lavoro complesso da fare. Noi cerchiamo di farlo con le riforme, cerchiamo di liberare le energie. Tutti, però, devono collaborare per la riuscita”.
“La Basilicata, in tema di Lavoro, deve impegnarsi su tre sfide – detto il presidente Pittella – la prima è di accompagnare il nostro modello produttivo verso una maggiore capitalizzazione e una crescita della dimensione media di impresa; la seconda è di creare le condizioni affinché la ricerca applicata e l’innovazione tecnologica pubblica si riconnetta con il sistema imprenditoriale e la terza sfida è di riconfigurare il modello di specializzazione produttiva, di saper innovare nella continuità, di portare nel futuro le radici storiche. L’Europa ci chiede concentrare le risorse su asset strategici: per noi lucano questi asset sono la cultura, il turismo, la creatività e la chimica verde.
Con la piena consapevolezza che ci sia ancora molto da fare per uscire definitivamente da una delle crisi più lunghe della storia italiana – ha proseguito Pittella – credo di poter dire in tutta coscienza che Giunta e Consiglio regionale di Basilicata abbiano fatto nell’ultimo anno un buon lavoro, approvando provvedimenti anti-crisi a sostegno della occupazione e per la ripresa del sistema produttivo. Nelle prossime ore partirà il bando per il Reddito Minimo d’Inserimento, accompagnato da un sostegno finanziario del FSE, in attesa che il ministro e il Mef predispongano e approvino il decreto interministeriale che consegna le poste finanziarie e le modalità di erogazione e utilizzo. Complessivamente ci sono 130 milioni di euro, solo per il Reddito Minimo ce ne sono 45 milioni di euro a cui si aggiungono le poste sulle politiche attive del lavoro. C’è poi la posta sulla Social card che si aggiunge al Reddito minimo d’inserimento: potremo avere più di qualche migliaio di cittadini che sarà concretamente aiutato. Sono poi convinto che anche nella nostra regione, oltre che nel resto del Paese, le azioni poste in essere dal Governo Renzi, a partire dal jobs act, si siano rivelate vincenti e stiano cominciando a dare i primi frutti.
Con Matera Capitale della Cultura nel 2019, Melfi leader europea nel settore dell’automotive e con la città di Potenza impegnata, con l’aiuto di tutti, a superare il difficile momento di crisi che sta attraversando per offrire quei servizi avanzati che sono propri di un capoluogo di regione – ha concluso Pittella – ci sono tutti i presupposti per lavorare con maggiore lena, con una visione chiara di sviluppo, avendo di mira solo il bene dei lucani.”
Automotive, Turismo, Petrolio: La Basilicata riparte da qui.
L’intervento del Presidente di Confindustria Basilicata, Michele Somma, al convegno promosso dalla CISL Basilicata.
“Abbiamo in Basilicata la fortunata coincidenza di poter contare su tre settori strategici non solo per la nostra regione, ma per l’intero Paese: automotive, turismo, petrolio. Per questo occorre uno sforzo sinergico di istituzioni, imprese e sindacati. Proprio perchè si tratta di leve strategiche per l’intero Paese, occorre sostenere concretamente queste opportunità con il con-tributo delle risorse nazionali ed europee”.
È quanto ha dichiarato Michele Somma, Presidente di Confindustria Basilicata, intervenendo al convegno “L’Italia al lavoro”, organizzato dalla CISL Basilicata, al quale ha preso parte il Ministro del Lavoro, Poletti, oltre al segretario generale della CISL, Furlan.
“L’esempio virtuoso della FCA di Melfi – ha aggiunto Somma – è la dimostrazione che è possibile portare i prodotti della nostra manifattura sui mercati del mondo. Per questo chiedo al Presidente della Regione Basilicata di promuovere una azione istituzionale perchè Melfi diventi la “capitale europea” dell’automotive. Analogamente, Matera va adeguatamente supportata in vista del 2019, perchè questa opportunità possa generare ritorni diffusi e concreti, capaci di alimentare la cultura dell’accoglienza e l’economia del turismo”.
“In ultimo – ha aggiunto Somma – va rimarcato che il petrolio è una risorsa straordinaria, con ritorni diffusi anche in termini occupazionali. La tutela della salute e dell’ambiente rappresentano un prerequisito dell’agire industriale. Stop alle polemiche strumentali e fuorvianti. Oggi occorre una profonda analisi di coscienza: nulla può più essere come in passato. Il mondo è cambiato e disegna prospettive nuove ogni giorno. Tra pochi giorni, le decisioni della Grecia potrebbero cambiare nuovamente le regole dell’economia. Ecco perchè l’unica certezza è che non esistono più certezze. Per questa ragione, occorre un’azione responsabile di ciascuna componente sociale”.
Poletti a Matera, nota Latronico (Forza Italia)
“Interessante il confronto sui temi del lavoro in Basilicata che si è tenuto a Matera tra governo nazionale, regionale e rappresentanti delle parti imprenditoriali e soali. Quello del lavoro e’ il tema su cui si misurano i fallimenti clamorosi delle politiche pubbliche di questi anni che godono di complicità diffuse”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico ( FI ). ” Investimenti senza sviluppo e senza lavoro raggiungono il vertice in questa regione che ha avuto il demerito di impiegare interi cicli di programmazione ed una mole significativa di risorse pubbliche senza generare presupposti di sviluppo stabile e produttivo. Questo e’ il caso Basilicata da cui bisognerebbe partire per invertire la rotta nella definizione delle nuove misure e dei nuovi strumenti di azione . Purtroppo dobbiamo constatare che non si vedono all’orizzonte reali inversioni di tendenza, presi dalle pressione del contingente e dalla manutenzione dei reticoli di spesa assistenziale ed improduttiva che hanno rappresentato la cifra di questi anni. Senza un progetto di rilancio produttivo intersettoriale, accompagnato da strumenti finanziari innovativi, il futuro della nostra regione non marcherà una discontinuità di sui c’è assoluto bisogno se non si vuole accompagnare la nostra terra verso il declino. Temiamo alla luce dei fatti e delle scelte di questo primo anno di governo regionale e nazionale, che non vi siano atti in controtendenza con i fallimenti del passato”.
Convegno Cisl a Matera con il Ministro Poletti, nota Giordano (Ugl)
“In questo momento l’Italia è un Paese in una fase di cambiamento. Affinché però questa trasformazione vada a migliorare la vita dei lavoratori e delle loro famiglie è necessario che si mettano dei punti fermi della discussione. Non ci può essere occupazione se prima non si parla di infrastrutture o unità sindacale, così come non ci può essere rilancio della Basilicata se non si pensa ad esempio a Matera con una sua ferrovia o un serio progetto di rilancio del settore del mobile imbottito, ormai fermo da anni”.
È questa l’analisi di Giuseppe Giordano, segretario provinciale dell’Ugl Matera, a margine del convegno della Cisl dal tema ‘L’Italia al lavoro’.
“Apprezziamo l’analisi del Segretario provinciale di Matera, Pino Amatulli e di quello Regionale della Cisl, Nino Falotico ma restiamo molto critici sulle cose non veritiere che il Ministro Poletti ha raccontato alla platea ossia che il Governo intende creare occupazione ai giovani con contratti a tempo indeterminato. Poletti fa bene a sapere che sul Jobs act l’Ugl è molto critica poiché Renzi ha unilateralmente deciso senza che le parti sociali avessero la possibilità di un sereno e costruttivo confronto. Dal contratto a tempo indeterminato che una volta il lavoratore godeva – spiega Giordano – si è passati a quello a tutele crescenti, e certamente proprio il Ministro Poletti ha fortemente avvallato con Renzi la scelta di rendere ancora più precario il lavoro che ad oggi, abbiamo solo registrato proclami elettoralistici e propagandistici. Per non parlare di tutte quelle correzioni sul decreto che sono stati sbandierati dal governo come effetto positivo dell’applicazione del Jobs Act che hanno rappresentato contratti di lavoro a titolo collaborativo a tutele crescenti. La Basilicata oggi è automotive, turismo, petrolio, temi ottimamente centrati da Michele Somma, Presidente di Confindustria Basilicata ma – prosegue Giordano – vanno ancor più sviluppati e sostenuti da veri programmi con tempi certi e chiari sul cosa nell’immediato si deve, si può e và fatto. L’effetto di Melfi noi dell’Ugl lo ribadiamo, convinti, che Fca non ha mai scherzato, lo dimostrano gli investimenti e le assunzioni con il conseguente incremento occupazionale anche nelle aziende dell’indotto. E’ chiaro che se l’azienda ha promesso e messo del suo, realizzando investimenti straordinari ma soprattutto mettendo in atto una chiara e lungimirante politica industriale e finanziaria, la politica regionale è stata e continua ad essere dormiente. Mentre Fca corre e stupisce tutti nel mondo con investimenti speciali nella nostra Regione, noi ancora siamo fermi al punto di capire quali sono ad esempio le esigenze a livello infrastrutturale. Allora nel sottoscrivere grande e condivisa affermazione della segretaria generale della Cisl, Anna Maria Furlan che oggi serve un sindacato unitario non un sindacato unico, sosteniamo che per fortuna in Italia e in Basilicata esistono anche esempi positivi dove la concertazione tra sindacato e azienda ha portato a nuove assunzioni, rilancio degli stabilimenti e aumento della produzione, come avvenuto con la Fiat di Melfi. Non basta però una grande realtà per rilanciare l’intera regione. Servono investimenti in infrastrutture e progetti seri per Matera Capitale della Cultura nel 2019, Melfi leader europea nel settore dell’automotive e con la città di Potenza capoluogo di regione impegnata a superare il difficile momento di crisi che sta attraversando . Non solo proclami ma idee e fare, ci sono i presupposti per lavorare tutti, sindacato, politica, imprenditori. Per questo – conclude Giordano – il Governo deve rimettere al centro della sua agenda la Basilicata, di cui sembra ricordarsi solo quando c’è da parlare di petrolio”.
La fotogallery dell’arrivo in piazza Vittorio Veneto di Giuliano Poletti (foto www.SassiLive.it)
Spero che la CISL di Matera, ha chiesto al ministro Poletti come mai, ancora non si DIMETTE, visto che tutte le COOPERATIVE ROSSE , che esso presiede, sono tutte nella C……..a, i in mano a delinquenti di mafia capitale….
Prendete le distanze e fatelo dimettere…… o non c’è il fattore MORALE ????????????