L’assessore regionale è intervenuto domenica 28 giugno alla manifestazione a S. Martino D’Agri. L’evento rientra nelle antichissime tradizioni e attività rurali lucane e potrebbe divenire un evento di richiamo nazionale
La transumanza lucana tenuta sul Monte Raparo a S. Martino D’Agri potrebbe divenire un evento di richiamo nazionale.
E’ quanto hanno auspicato ieri dal palco gli amministratori regionali e locali oltre agli organizzatori della grande festa, rientrante nel cartellone della Regione Basilicata “Da Expo ai Territori” e realizzato in collaborazione con l’Oce -Officina della competitività europea e gli Allevatori del Parco- Briganti custodi del Territorio.
La grande mandria di circa 600 bovini podolici partiti sabato da S. Arcangelo è giunta a destinazione ieri a mezzogiorno, in località contrada Monte, tra lo stupore dei tantissimi lucani ma anche di visitatori e turisti provenienti soprattutto dalla Calabria, dalla Campania e dalla Puglia che hanno potuto assistere ad un singolare evento che rientra nelle antichissime tradizioni e attività rurali lucane.
Nel corso della giornata si sono tenute varie attività: dalla santa Messa officiata da Monsignor Rocco Favale, vescovo emerito di Vallo della Lucania, che ha anche benedetto gli animali; a quelle sportive di tiro con l’arco e di onoterapia per disabili organizzate dall’Associazione Onda Libera di Matera; al trekking e alle passeggiate a cavallo e in bicicletta. Interessanti pure le attività di divulgazione delle caratteristiche delle produzioni tipiche lucane curate dagli studenti dell’Istituto tecnico agrario di Marconia e dagli Amici del cuore che nel loro stand hanno parlato di alimentazione come prevenzione alle malattie cardiache. Sino alle esibizioni folcloriche, la mostra mercato delle produzioni tipiche; le degustazioni di carne podolica da parte dell’Unioni cuochi di Basilicata; allo straordinario concerto di musica etnica tenuto del maestro Antonio Infantino con i suoi Tarantolati Rotanti.
Nel pomeriggio si sono svolte le premiazioni.
Nel corso del suo saluto l’assessore regionale alle Politiche agricole, Luca Braia, si è innanzitutto complimentato con gli organizzatori i quali hanno dato vita ad una festa popolare che è un esempio da seguire.
Ha quindi fatto presente la necessità di recuperare il ruolo di centralità all’agricoltura lucana e in particolare alla zootecnia sia come attività più propriamente economica sia come presidio e tutela del territorio. In questo quadro la transumanza sarà ulteriormente valorizzata per far conoscere la Basilicata interna. Braia ha aggiunto che il prossimo Programma di sviluppo rurale darà adeguato spazio all’attività di allevamento. “Tutti dovranno svolgere al meglio i proprio ruolo- ha aggiunto – a partire dall’apparato della Pubblica amministrazione che dovrà rendere più celeri e snelle le procedure, riducendo anche il numero dei controlli in azienda. Ma anche per i produttori e gli allevatori sarà necessario cambiare la mentalità e mettersi insieme per formare le Organizzazioni di produttori in modo che possano andare uniti sui mercati”. In seguito, tra gli altri, sono intervenuti i consiglieri regionali Gianni Rosa, il quale ha chiesto il massimo impegno per i giovani allevatori e coltivatori, e Vincenzo Robortella che ha richiamato l’attenzione sull’importanza di valorizzare le produzioni e il latte lucano.
Il dirigente generale del Dipartimento Politiche agricole, Giovanni Oliva, si è soffermato sul programma che la Regione Basilicata sta attuando per portare dall’Expo di Milano alla Basilicata i visitatori. Mentre il sindaco di S. Chirico Raparo, Claudio Borneo, ha chiesto alla Regione di far rientrare tra le maggiori feste lucane quella appunto della transumanza di S. Martino D’Agri. Domenico Totaro presidente del Parco Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese ha evidenziato l’importanza dei Parchi nella politica di valorizzazione del territorio lucano. Carlo Cosentino dell’Università di Basilicata ha parlato del valore delle produzioni zootecniche lucane e anche della possibilità di ottenere prodotti cosmetici. Infine, Giovanni Grieco presidente dell’Oce ha posto l’accento sulla necessità per gli allevatori di unirsi in Organizzazioni di produttori e in ciò ha chiesto il sostegno regionale.
In chiusura l’assessore Braia e il dirigente Oliva hanno omaggiato l’allevatore Giovanni Palazzo e l’artista Antonio Infantino del ‘Corno podolico’ per essersi distinti nell’impegno e nella valorizzazione del territorio rurale e delle tradizioni lucane.