Intorno alle 22 di lunedì 29 giugno 2015 si è spento Nicola Buccolo, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno e già vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti della Basilicata. Giornalista e scrittore, Buccolo ha raccontato dalle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno il “miracolo” della città jonica, nata dalla Riforma fondiaria, sino ai giorni nostri. I giornalisti della Basilicata e dell’area jonica lucana lo ricordano come un autentico maestro.
Alla famiglia di Nicola Buccolo le condoglianze della redazione di SassiLive e del direttore responsabile Michele Capolupo
Domenico Notarangelo (Associazione Pier Paolo Pasolini) su morte Nicola Buccolo: “Scompare un giornalista di razza”
Se n’è andato in punta di piedi a 79 anni, la sua voce ha accompagnato per più di mezzo secolo la sua città adottiva, Policoro della quale ha raccontato la storia, le aspirazioni, le varie fasi del suo sviluppo e della sua crescita. Nicola Buccolo è stato un giornalista di razza, aveva il senso della notizia e la fede del pellegrino laico, sempre pronto a correre lì dove c’era da narrare un evento, seguire una vicenda. Le sue corrispondenze sono diventate pagine di storia e lui stesso è autore di numerosi libri che raccontanto della sua Policoro e dell’antica Eraclea sulle cui vestigia era sorta la nuova città.
Di estrazione cattolica è stato esponente di spicco della Democrazia Cristiana, aperto però al confronto e al dialogo con le sinistre e soprattutto coi comunisti. Si ricordano le sue aperture durante la sua carica di assessore alla cultura alla Provincia di Matera.
Sempre impegnato ad alimentare la crescita della sua Policoro e del Metapontino, nel 1970 diede vita al mensile Il Corriere Jonico, voce libera a sostenere le ragioni di dialogo e di rifiuto ad ogni tipo di settarismo. Riuscì a tenere in vita il suo giornale per ben sei anni, facendolo paladino di grandi battaglie in difesa dell’integrità del territorio e della crescita ecosostenibile della fascia jonica. Il primo numero del nuovo mensile usciva nel gennaio del 1970 e per cinque anni riusciva a essere puntuale con la periodicità di un numero al mese che andava a stampare nella tipografia Policarpo di Castellaneta.
Fu un lustro ricco di avvenimenti, anche per la storia lucana, quello in cui il giornale si trovò ad operare: per la prima volta si votava per eleggere il giugno 1970 i Consigli regionali, l’on, Emilio Colombo diventava nello stesso anno presidente del consiglio dei ministri, la Basilicata viveva la sua grande stagione di lotta del febbraio lucano, il maggio del 1972 si votava in anticipo per il rinnovo del Parlamento nazionale, il 15 giugno del 1975 si tornava ancora a votare per le elezioni amministrative, comuni e province, e per eleggere il secondo Consiglio regionale.
E non trascurò Il Corriere Jonico di impegnarsi sui problemi particolari, come l’autonomia comunale di Scanzano, le condizioni di isolamento delle zone interne come la valle del Sarmento su cui insisteranno, con una rubrica fissa Giuseppe Carbone, allora parroco di Terranova del Pollino, e Antonio Bellusci, prete ortodosso di San Costantino Albanese.
Ora un male inesorabile lo ha rapito all’affetto della famiglia e alla considerazione e stima dell’intera comunità. Sia lieve la terra nella quale Nicola riposerà in eterno.
CASTELLUCCIO (FI): CON BUCCOLO SCOMPARE INTERPRETE RIGOROSO REALTA’ POLICORO
“Nicola Buccolo è stato un interprete rigoroso della realtà sociale, civile, culturale, sportiva, storica e politica di Policoro estendendo l’attività di indagine all’intero Metapontino”. Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Castelluccio esprimendo le più fraterne e sentite condoglianze alla famiglia del decano dei giornalisti lucani morto ieri.
“Buccolo attraverso una sensibilità particolare – aggiunge Castelluccio – ha saputo raccontare negli articoli di stampa e in libri le radici profonde della città di Policoro e della sua gente a cui era fortemente attaccato condividendone i valori etici. Nella sua attività principale di dirigente comunale ha dato testimonianza di servizio alla città, quella città che ha visto negli anni crescere e svilupparsi e che con amore e passione è stata la prima molla della sua intesa attività pubblicistica e culturale”.
Castelluccio condivide l’idea del presidente della Provincia di Matera De Giacomo di affiancare al nome “Fermi” del Liceo Scientifico di Policoro quello di Buccolo e annuncia che solleciterà il Consiglio Regionale perché promuova un’iniziativa per commemorarlo e per tenerne viva la memoria specie tra i giornalisti più giovani.